26* Episodio Peter_il_cigno_reale__seconda_parte

Mar 16, 2024 · 12m 39s
26* Episodio Peter_il_cigno_reale__seconda_parte
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Buona giornata!!! Ecco oggi: Peter il cigno reale, seconda parte Lettrice, la dolcissima Samantha L'immagine del Cigno richiama la situazione attuale, racchiusa nella Fiaba: " I sei Cigni". L'incontro tra...

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Buona giornata!!! Ecco oggi: Peter il cigno reale, seconda parte

Lettrice, la dolcissima Samantha

L'immagine del Cigno richiama la situazione attuale, racchiusa nella Fiaba: " I sei Cigni".
L'incontro tra il Femminino e il Maschile, che vanno integrati.

Se non la dovessi ricordare te la riportiamo, per poterla condividere anche con i piccoli di casa...

                                                                      ⭐⭐⭐
I SEI CIGNI
Una volta un re, mentre stava cacciando, si perse in un grande bosco. Vide una vecchia
e le chiese: "Puoi mostrarmi la strada per uscire dal bosco?"
"Oh, certamente, ma a una condizione” Rispose la vecchia- "Ho una figlia, così bella,
che è fatta per diventare vostra moglie; se lo farete, vi mostrerò la via d'uscita dal
bosco."
Il re acconsentì e la vecchia lo portò alla casetta in cui la figlia sedeva accanto al fuoco.
Lui vide che era davvero bellissima; però non gli sembrava sincera. Non appena ebbe
fatto salire a cavallo la fanciulla, la vecchia gli mostrò la strada e il re raggiunse il
palazzo, in cui furono celebrate le nozze.
Il re aveva sette figli, sei ragazzi e una ragazza, che amava più di ogni altra cosa al
mondo. Siccome temeva che la matrigna potesse far loro del male, li condusse in un
castello solitario che sorgeva in mezzo a un bosco. Il re si recava così spesso dai suoi
bambini che la regina si incuriosì e volle sapere che cosa facesse da solo nel bosco.
Diede ai suoi servitori un bel po' di monete e loro le rivelarono il segreto. La regina non
ebbe pace finché non scoprì dove il re nascondeva i figli, poi fece alcune camicine
bianche e, come aveva imparato dalla strega sua madre, gettò un incantesimo su
ciascuna di esse. Un giorno prese le camicine e andò nel bosco.
I bambini la videro arrivare in lontananza e pensando che fosse il padre, gli corsero
incontro. Allora lei gettò a ciascuno una delle camicine che, appena toccarono i loro
corpicini, li trasformarono in cigni che volarono via oltre la foresta. La regina tornò a
casa soddisfatta, pensando di essersi sbarazzata dei figliastri; ma la bambina non le
era corsa incontro con i fratelli e non seppe nulla di lei.
Il giorno seguente il re andò a visitare i bambini, ma trovò solo la figlia.
"Dove sono I tuoi fratelli?" chiese il re. “Sono andati via" E raccontò che aveva visto i
suoi fratelli volare oltre il bosco sotto forma di cigni.
Una notte, la povera fanciulla pensò, "Andrò a cercare i miei fratelli" e fuggì nella
foresta. Corse per tutta la notte finché non vide una capannuccia, entrò e trovò una
camera con sei lettini. Aveva paura di sdraiarsi su uno di essi, così vi si nascose sotto.
Quando si levò il sole, udì un rumore e vide sei cigni volare dentro dalla finestra.
La fanciulla riconobbe i suoi fratelli e, felice, uscì da sotto il letto. "Non potete tornare
al castello?” chiese loro. "No," le risposero, "perché possiamo abbandonare il nostro
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aspetto di cigni solo per un quarto d'ora a notte, poi torniamo ad essere cigni." Allora
la sorellina pianse e disse, "Non potete essere liberati?" "Oh, no," dissero, "le condizioni
sono troppo dure. Non dovresti parlare o ridere per sei anni e nel frattempo dovresti
fare per noi sei camicine di stellaria." Quando i fratelli ebbero detto ciò, finì il quarto
d'ora e volarono via dalla finestra sotto forma di cigni.
La fanciulla, decisa a liberare i fratelli anche a costo della vita, lasciò il piccolo capanno,
andò nella foresta, si arrampicò su un albero e vi passò la notte. Il mattino dopo andò
via, raccolse le stellarie e cominciò a cucire. Non avrebbe parlato con nessuno e non
aveva nessuna voglia di ridere, così sedette, intenta solo al proprio lavoro.
Viveva così da parecchio tempo quando accadde che il re del paese stesse cacciando
nella foresta e i suoi cacciatori giungessero all'albero sul quale stava la fanciulla. La
chiamarono e le chiesero: "Chi sei?" Non diede risposta. "Vieni con noi," le dissero, "non
ti faremo alcun male." Lei scosse la testa in silenzio.
I cacciatori si arrampicarono sull'albero, la tirarono giù e la condussero dal re. Il re
chiese: "Chi sei?" Che cosa fai sull'albero?" Ma lei non rispondeva nulla.
Comunque il re fu colpito dalla ragazza. L'avvolse nel proprio mantello e la portò al
castello. Il suo atteggiamento così modesto e il suo comportamento gli piacquero tanto
che pochi giorni dopo la sposò.
Ma il re aveva una madre malvagia alla quale dispiacque quel matrimonio e diceva cose
orribili della giovane regina finché fu stabilito che fosse arsa viva. Quando fu il giorno
in cui doveva essere eseguita la sentenza, avvenne che fosse anche in grado di liberare
i fratelli dal potere dell'incantesimo. La sesta camicina fu terminata.
Quando fu condotta al palo, si mise le camicine su un braccio e si guardò attorno, vide
i sei cigni che volano nel cielo. I cigni volteggiarono intorno a lei e si librarono in basso
affinché potesse gettare su di loro le camicine. Quando li toccarono, i suoi fratelli furono
di nuovo com'erano prima, sani e belli. Si abbracciarono e si baciarono gli uni con gli
altri, la regina andò dal re, che era rimasto sbalordito, e cominciò a parlare.
Gli raccontò della falsità della vecchia regina madre.
Così il re e la regina con i sei fratelli vissero per molti anni nella felicità e in pace. 
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Author Sotto un Arcobaleno di Luce
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