28 - La grande corsa: la strage del virus H1N1_ep.2
Feb 16, 2023 ·
21m 8s
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Description
Che territorio era l’Alaska negli anni dell’influenza spagnola? E come reagirono le popolazioni, nel periodo immediatamente successivo, quando la difterite si abbatté su Nome? Il grande gelo che aveva solidificato...
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Che territorio era l’Alaska negli anni dell’influenza spagnola?
E come reagirono le popolazioni, nel periodo immediatamente successivo, quando la difterite si abbatté su Nome?
Il grande gelo che aveva solidificato i mari a nord-ovest e l'isolamento dell’arcipelago delle isole Aleutine erano stati i principali ostacoli alla corsa del virus, in particolar modo durante la terza ondata che caratterizzò l’inverno 1918-1919.
Ma quelle due muraglie, apparentemente invalicabili, avevano cominciato a sgretolarsi.
Era soltanto una questione di tempo e quando le acque divennero nuovamente navigabili lasciando passare i pescherecci, la grande malattia bussò alle porte dei locali.
Le stagioni miti cominciarono infatti a scaldare e sciogliere, a crepare e a far collassare il ghiaccio che impediva gli spostamenti sul mare di Bering.
E con l’arrivo dei pescherecci le probabilità di contagio esplosero anche in Alaska occidentale.
Quelle imbarcazioni attrezzate con bobine di reti a strascico, arpioni e verricelli, inseguite dai volatili affamati dagli scarti della lavorazione di bordo del pescato, arrivarono a ridosso della terraferma trasportando un killer invisibile.
Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.com
Music by Epidemic Sound
Crediti immagine: https://discoveryhuskies.wordpress.com/chi-era-togo/
Newsletter: https://andataeritornopodcast.substack.com/
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E come reagirono le popolazioni, nel periodo immediatamente successivo, quando la difterite si abbatté su Nome?
Il grande gelo che aveva solidificato i mari a nord-ovest e l'isolamento dell’arcipelago delle isole Aleutine erano stati i principali ostacoli alla corsa del virus, in particolar modo durante la terza ondata che caratterizzò l’inverno 1918-1919.
Ma quelle due muraglie, apparentemente invalicabili, avevano cominciato a sgretolarsi.
Era soltanto una questione di tempo e quando le acque divennero nuovamente navigabili lasciando passare i pescherecci, la grande malattia bussò alle porte dei locali.
Le stagioni miti cominciarono infatti a scaldare e sciogliere, a crepare e a far collassare il ghiaccio che impediva gli spostamenti sul mare di Bering.
E con l’arrivo dei pescherecci le probabilità di contagio esplosero anche in Alaska occidentale.
Quelle imbarcazioni attrezzate con bobine di reti a strascico, arpioni e verricelli, inseguite dai volatili affamati dagli scarti della lavorazione di bordo del pescato, arrivarono a ridosso della terraferma trasportando un killer invisibile.
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Author | Sebastiano Frollo |
Organization | Goal Pub |
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