3' grezzi Ep. 597 Ma lo sai che anche questo è sessismo?
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3' grezzi Ep. 597 Ma lo sai che anche questo è sessismo?
Description
Quando una donna viene a lavorare in Italia dall'estero, la prima cosa che colpisce è lo strisciante sessismo di tutta la società e in particolare sul posto del lavoro. TRASCRIZIONE...
show moreTRASCRIZIONE [ENG translation below]
Quando una donna viene a lavorare in Italia dall'estero, la prima cosa che colpisce è lo strisciante sessismo di tutta la società e in particolare sul posto del lavoro. Perché ve ne sto parlando? In parte per uno scambio che ho avuto di recente sui social, in parte perché ho appena finito di ascoltare l'ottimo podcast di Jonathan Zenti Estadeli, che vi consiglio caldamente di seguire vi metto anche il link poi nelle note del programma.
Cosa succede in Italia? In Italia succede che c'è questa percezione che certi commenti sia lecito farli. Anche all'estero si fanno questi commenti, ma la differenza è che se tu fai un commento del genere in Australia sul posto di lavoro te ne vai, o comunque vieni sottoposto a un processo, nel senso una procedura disciplinare. Ecco, in Italia invece no, perché c'è la percezione che certi commenti non solo non siano offensivi ma siano 'neutri'? Quindi che so io dico guarda quella là che brutta come le sta male quell'abito, guarda quella è grassa eccetera o faccio commenti sulla sua presunta disponibilità sessuale, perché io li metto sullo stesso livello i commenti sull'abbigliamento, sulle forme di una donna o sulla sua disponibilità per passare fino alle molestie, ecco, penso che sia il grado neutro di espressione, cioè non sto offendendo nessuno, mi sto semplicemente limitando a dire quello che è, a descrivere la realtà.
Io penso che la gente sia convinta di questo perché altrimenti non farebbe certe affermazioni che ne so, sulla televisione pubblica, penso a certi commenti di commentatori sportivi, appunto, che facevano degli orribili commenti sull'aspetto fisico delle atlete e lo facevano pubblicamente, non facevano nemmeno finta di nascondersi perché pensavano, non sto facendo niente di male, sto semplicemente commentando quello che vedo.
Ecco, questa è la cultura tossica che c'è in generale nella società italiana e che poi naturalmente, perché c'è dappertutto, si trova anche sul posto di lavoro.
Che fare? Quello che possiamo fare è non tollerare e quando vediamo che vengono fatti questi commenti, soprattutto quando non sono rivolti a noi, dovremmo intervenire, dovremmo dire qualcosa dovremmo farlo notare. Perché soprattutto quando non sono rivolti a noi? Perché spesso la persona che si trova al centro di questi commenti ci rimane malissimo, non sa come rispondere sul momento, una cosa umiliante, è una cosa che fa male, non sempre sia la prontezza di riflessi, quindi invece noi che ce ne rendiamo conto dovremmo intervenire e non dovremmo farne passare una, perché solo così si cambia la cultura tossica sessista che dilaga in Italia. E credetemi, è veramente così. Se si raschia sotto sotto anche le persone insospettabili fanno il commentino del cavolo.
TRANSLATION
When a woman comes to work in Italy from abroad, the first thing that strikes her is the creeping sexism throughout society and particularly in the workplace. Why am I telling you about this? Partly because of an exchange I had recently on social, partly because I just finished listening to Jonathan Zenti Estadeli's excellent podcast, which I highly recommend you follow I will also put the link then in the program notes.
What is happening in Italy? What happens in Italy is that there is this perception that certain comments are permissible to make. You make these comments abroad as well, but the difference is that if you make such a comment in Australia in the workplace you leave, or at any rate you are subjected to a process, in the sense of a disciplinary procedure. Here, in Italy it is not, because there is a perception that certain comments are not only not offensive but are 'neutral'? So, e.g., one says look at that one there how ugly that dress looks on her, look at that one she's fat and so on or one makes comments about her alleged sexual availability, because I put them on the same level comments about clothing, about a woman's shape or her availability to go all the way to harassment, that's it, they think that's the neutral degree of expression, they think they are not offending anybody, that they are simply stating what it is, describing the reality .
I think people are convinced of this because otherwise they would not make certain statements, I don't know, on public television, I think of certain comments of sports commentators, who were making horrible comments about the physical appearance of female athletes and they were doing it publicly, they were not even pretending to hide because they thought, I'm not doing anything wrong, I'm simply commenting on what I see.
Here, this is the toxic culture that there is in general in Italian society and then of course, because it is everywhere, it is also found in the workplace.
What to do? What we can do is not to tolerate and when we see these comments being made, especially when they are not directed at us, we should intervene, we should say something we should point it out. Why especially when they are not directed at us? Because often the person who is at the center of these comments is left feeling terrible about it, they don't know how to respond in the moment, a humiliating thing, it's a hurtful thing, you don't always have the quick thinking, so instead we, who are aware of it, should intervene and we shouldn't let one pass, because that's the only way to change the toxic sexist culture that is rampant in Italy. And believe me, it really is. If you scrape underneath even unsuspected people make the offensive comment.
LINK
Estadeli di Jonathan Zenti (e vi consiglio di ascoltarvi anche tutti gli altri suoi podcast)
https://open.spotify.com/episode/7lfmc1uMhCzEI346mQ3lk7
Information
Author | M. Cristina Marras |
Organization | M. Cristina Marras |
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