Un sogno che nasce a qualche decina di chilometri da Kiev, che rischia di essere interrotto a causa di un disastro nucleare, una passione che porta ad attraversare la città ogni giorno per potersi allenare e poi…

Gli sforzi estenuanti sotto l’attenta guida del generale Lobanovski, la musica della Champions che sin da giovane lo porta a scardinare le difese dei top club europei.

Un biglietto di sola andata per il calcio che conta con direzione la scala del calcio, lì dove ormai tutti lo amano, dove dopo nemmeno una stagione è diventato l’idolo indiscusso.

E poi…la coppa Italia, la Champions League, la supercoppa Europea, il Pallone d’oro e la supercoppa italiana…tutto a suon di gol, tutto così in fretta perché il vento freddo dell’est ha travolto San Siro, Milano è rimasta ipnotizzata, affascinata dal volo dell’usignolo di Kiev.

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