Border Nights, puntata 289 (Fabio Mini, Maurizio Martucci 20-11-2018)

Nov 21, 2018 · 4h 13m 57s
Border Nights, puntata 289 (Fabio Mini, Maurizio Martucci 20-11-2018)
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Nona stagionale per Border Nights - La notte ai confini in diretta dalle 22 su Web Radio Network  e poi in podcast su Spreaker, YouTube, Spotify, Itunes.  Con noi il...

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Nona stagionale per Border Nights - La notte ai confini in diretta dalle 22 su Web Radio Network  e poi in podcast su Spreaker, YouTube, Spotify, Itunes.  Con noi il generale Fabio Mini per parlare di guerra climatica e scenari internazionali e Maurizio Martucci sui possibili pericoli della tecnologia 5G.

GUERRA CLIMATICA IN CORSO: IL GEN. FABIO MINI
Primo ospite della serata sarà Fabio Mini. Generale di corpo d’armata dell’esercito italiano, è stato capo di Stato maggiore del comando Nato del Sud Europa e comandante della missione internazionale in Kosovo. Tra i suoi libri ricordiamo, per Einaudi, «Soldati» (2008), «Mediterraneo in guerra. Atlante politico di un mare strategico» (2012) e «La guerra spiegata a...» (2013); per il Mulino, «Eroi della guerra. Storie di uomini d’arme e di valore» (2012) e «I guardiani del potere. Eunuchi, templari, carabinieri e altri corpi scelti» (2014).Negli ultimi anni ha preso posizione anche sulla cosiddetta geoingegneria. Ecco alcune sue dichiarazioni di qualche anno fa: "“La guerra ambientale non è più solo una ipotesi: è già in atto. Ma guai a dirlo, si passa per pazzi. Negare l’informazione è già un atto di guerra. Non c’è solo la disinformazione ma c’è una pratica militare che si chiama ‘denial of service’ ovvero si stabilisce che è necessario non solo negare la realtà o l’evidenza, ma negare l’informazione. E questo è già un vero e proprio atto di guerra. Determinate persone o paesi non devono venire a conoscenza delle informazioni e questo può causare catastrofi di proporzioni bibliche, come il devastante tsunami dell’Indonesia. L’informazione sul suo arrivo era disponibile, ma interruzioni nella trasmissione, a causa di anelli mal funzionanti o volutamente non funzionanti, ne ha impedito la comunicazione. La bomba climatica è la nuova arma di distruzione di massa a cui si sta lavorando in gran segreto per acquisire vantaggi inimmaginabili su scala planetaria. Alluvioni, terremoti, tsunami, siccità, cataclismi. Uno scenario che purtroppo non è più fantascienza.”
“La maggior parte delle persone ritiene inconcepibili certi scenari, in quanto non è al corrente delle progettazioni in materia di tecnologie militari e quindi delle conseguenti implicazioni.”
Il Generale racconta che nel lontano 1946, lo scienziato neozelandese Thomas Leech, lavorò in Australia per conto dell’Università dell’Auckland, con fondi americani  e inglesi, per provocare piccoli tsunami. Il “Progetto Seal” ebbe successo, spaventò lo scienziato che interruppe gli esperimenti, e che poi sicuramente sono stati ripresi e perfezionati. I militari hanno già la capacità di condizionare l’ambiente: tornado, uragani, terremoti e tsunami alterati o addirittura provocati dall’uomo sono una possibilità concreta. Nell’ambito militare non esiste una moralità che possa impedire di oltrepassare un certo punto. Basti pensare allo sviluppo e le applicazioni degli ordigni atomici. Non esiste vincolo morale, ciò che si può fare si fa. La voglia di conseguire un vantaggio spinge ad usare le tecnologie senza fare test a sufficienza. Una possibilità viene messa in atto per verificarne il funzionamento, sperimentandone direttamente sul campo gli effetti. Con l’articolo su Limes, il Generale aveva già divulgato il progetto dell’Aereonautica Militare Statunitense del 1995. In “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025” si delineavano i piani non “di possedere il clima”, ma di controllare il meteo, lo spazio atmosferico e condurre operazioni belliche in sicurezza, dice sempre il Generale. “Per esempio, irrorando le nubi con ioduro di argento, altre sostanze chimiche o polimeri, per dissolverle o spostarle. Oggi siamo piuttosto vicini al traguardo del 2025.”

I PERICOLI DEL 5G: MAURIZIO MARTUCCI
Nella seconda parte sarà con noi Maurizio Martucci, giornalista e scrittore autore del libro-inchiesta “Manuale di autodifesa per elettrosensibili” (Terra Nuova Edizioni). "Sentite un leggero formicolio all'orecchio quando usate il vostro smartphone? Vi capita di provare un po' di capogiro in un caffè, o in treno, circondati da wi-fi più o meno free? E quel fastidioso senso di nausea ha iniziato a manifestarsi proprio quando una compagnia telefonica ha installato un ripetitore sul tetto della casa di fronte? Nel libro troverete le risposte a queste e a tante altre domande sulle caratteristiche e i pericoli dell'Era Elettromagnetica, la nostra era. Numerosi studi indipendenti - indipendenti perché non sono finanziati da grandi gruppi industriali - sostengono che l'elettrosmog fa male, o che per lo meno dovremmo fare nostro il principio di precauzione, cioè tutelarci fino a che non saremo assolutamente certi della sua innocuità. È questa la testi proposta anche da Maurizio Martucci, l'autore di questo libro inchiesta che, in pagine avvincenti, propone prima le testimonianze di tanti cittadini elettrosensibili, quindi le opinioni di medici e ricercatori, per poi concludere con utilissimi suggerimenti pratici su come contrastare e limitare le onde elettromagnetiche grazie a strumenti appositamente studiati. 
Martucci delinea i confini e le linee guida dell’elettrosensibilità, una nuova forma di malattia ambientale altamente invalidante, non riconosciuta da governi e organizzazioni internazionali e tipica dell’Era Elettromagnetica. Finalmente questo libro restituisce parola e profilo a un numero sempre più grande di cittadini malati e invisibili, costretti alla fuga da città e modernità". Proprio in una intervista al magazine di Terranuova Martucci ha dichiarato: "Ogni giorno in più che passa senza l’adozione di contromisure governative per la protezione della popolazione sempre più esposta alle irradiazioni, si hanno da un lato un incremento di fatturato per la lobby del wireless e dall’altro l’incontrastata avanzata del pericolo invisibile che, metro dopo metro, come una partita a Risiko sta praticamente coprendo ogni zolla di terra nel mondo occidentale con rischiose irradiazioni pulsate: con la scusa del progresso e del futuro smart, col 5G ci stanno sommergendo di campi elettromagnetici, nuove radiofrequenze, prima a solo uso militare, uno tsunami di microonde millimetriche su esseri viventi, case, scuole, ospedali, parchi giochi e persino aree naturali protette. Andranno a sommarsi a quel groviglio di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici già prodotti da elettrodotti, 60.000 antenne messe di solito sui tetti dei palazzi e 24.000 Wi-Fi pubblici, per non parlare delle utenze private e degli Smart meter, i contatori energetici in wireless. Ma non solo…”

LE RUBRICHE DI BORDER NIGHTS

Tornerà l'intervento settimanale di Federica Francesconi, l'intervista di Stefania, la ruota libera con Paolo Franceschetti, la scheda del Maestro di Dietrologia, la biblioteca di Barbara Marchand. Nel corso della puntata le tre nuove rubriche: quella di Manuele Baciarelli che ci parlerà di enneagramma biologico, Paola Iacobini e la Pnl applicata all'apprendimento delle lingue e Regina Mayer di Salus Bellatrix. Ogni settimana previsto anche un mini intervento di  Francesco di Fera Libens e di Gabriele di Vegan Assicurazioni.   
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Author Border Nights
Organization Border Nights - Wrn
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