Dal congresso dell’ESMO, la società europea di oncologia medica, arriva una conferma importante della grande efficacia dell’inibitore di PARP olaparib nel setting della prima linea per le pazienti con carcinoma ovarico avanzato, BRCA-mutate. Sono stati infatti presentati nuovi risultati a lungo termine di uno studio fondamentale, lo studio SOLO-1, che dimostrano come in queste donne il mantenimento con olaparib dopo la chemioterapia di prima linea dia un beneficio di sopravvivenza libera da progressione senza precedenti e, soprattutto, mantenuto nel tempo. Ne parliamo in quest’intervista con una delle due autrici principali del trial, Nicoletta Colombo, Professore Associato di Ostetricia-Ginecologia all'Università di Milano-Bicocca e Direttore del Programma di Ginecologia Oncologica dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano.