Falcade è il centro più importante della Valle del Biois e sorge in un contesto d’incomparabile bellezza animato da boschi, prati e splendide cime montuose che hanno fatto della cittadina una rinomata stazione di turismo estivo e invernale. Posta al confine tra Veneto e Trentino, Falcade è circondata da alcune delle vette dolomitiche più belle: Marmolada, Civetta, Pale di San Martino, Cime del Focobon e Cime d’Auta. Divisa tra due conche, quella di Caviola, e quella di Falcade vero e proprio, la parte terminale della Val Biois regala scenari di rara suggestione. Superato Caviola, importante luogo di villeggiatura, a 1145 m, si trova l’agglomerato principale che fa da capoluogo comunale; poco sopra, sulla strada verso il passo Vallés e il passo San Pellegrino, è posta la frazione di Falcade Alto. Tutt’intorno nel territorio, vi sono le altre frazioni di: Le Fratte, Ganz, Somor, Molino, Villotta, Valt, Sappade, Tabiadon di Val, Marmolada. E poi le varie borgate come Le Coste, Canes, Caverson, Zingari Bassi, Valfredda, Cayada e Ronch. Nella stagione invernale, a Falcade si possono praticare innumerevoli sport sulla neve: lo sci nella ski area Falcade San Pellegrino, lo sci alpinismo con itinerari per tutti i livelli, lo sci di fondo al Centro Fondo Pietro Scola proprio in centro a Falcade, ma anche escursioni a piedi, pattinaggio, ciaspe. In estate sono invece i trekking, le ferrate, le pedalate e le passeggiate a farla da padrone. Con la primavera, quando la natura si risveglia, è possibile ammirare lo spettacolo dei prati ricoperti di coloratissime fioriture, come quella dei crochi in Valfredda. L’autunno regala invece la bellezza del foliage: gli alberi si vestono di colori caldi e avvolgenti. L’enrosadìra sulle Dolomiti, all’alba e al tramonto, tinge di rosa il paesaggio, regalando atmosfere straordinarie. Suggestive sono le chiese che costellano l’area, come la chiesa di Falcade Alto, risalente al XV secolo e dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano, che annovera alcune rilevanti opere d’arte tra cui un crocefisso ligneo dello scultore locale Giovanni Marchiori e una pala dell’altar maggiore attribuita al pittore fassano Valentino Rovisi. Un gioiello tutto da visitare è lo studio-museo privato dello scultore Augusto Murer in località Fornapiana di Molino. Inaugurato nel 1986, dopo la sua morte, raccoglie all’interno e all’esterno molte realizzazioni significative dell’artista falcadino. Alcune sue opere si trovano anche al Museo Ermitage di San Pietroburgo. Completano il bel colpo d’occhio a livello architettonico anche i numerosi “Tabià” ovvero i fienili in legno di larice usati fino a pochi anni fa come ricovero per gli animali, deposito di attrezzature agricole e stoccaggio di foraggio da dare agli animali durante la stagione fredda. Da non dimenticare i numerosi affreschi antichi, con motivi religiosi e non, che abbelliscono le facciate delle case, dipinti a protezione da incendi e malattie contagiose. Dal 2009 le Dolomiti sono Patrimonio Unesco e Falcade ne fa parte.
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