GR/ER - 14 gennaio 2025

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 14 gennaio 2025. In apertura la politica. Sabato scorso, durante il corteo per Ramy, il 19enne morto dopo un inseguimento dei...
show moreIn apertura la politica. Sabato scorso, durante il corteo per Ramy, il 19enne morto dopo un inseguimento dei carabinieri a Milano, non è stata assaltata la sinagoga di Bologna, come invece riportano ancora oggi i quotidiani nazionali. A spiegarlo è stato il questore di Bologna Antonio Sbordone e lo conferma, ai nostri microfoni, l’avvocata Marina Prosperi, residente in zona. (AUDIO)
Mentre proseguono le indagini per identificare gli autori delle violenze durante la manifestazione di sabato scorso, ha colpito la presenza in piazza di giovani e giovanissimi non appartenenti a formazioni o collettivi della galassia antagonista. I media li definiscono “maranza”, dal gergo giovanile, e appartengono soprattutto a seconde generazioni relegate nelle periferie. Ma chi sono e come si muovono i maranza? Lo abbiamo chiesto a Amir Issaa, rapper e autore di una nota editoriale per il libro “Maranza di tutto il mondo, unitevi!”. (AUDIO)
Passiamo alla mobilità. Tra chi si oppone alla Città 30 a Bologna serpeggia la "paura di un fallimento del referendum" per fermare il progetto. E così "c'è già chi preferisce abbandonare la nave che affonda". Sono parole di Simona Larghetti, consigliera comunale di Coalizione Civica e capogruppo Avs in Regione, intervenuta ieri sul tema in aula a Palazzo D'Accursio. Larghetti certifica così la spaccatura che si starebbe consumando nel centrodestra. "Si stanno raccogliendo le firme contro la Città 30 - ricorda Larghetti - evidentemente il calo del 40% di morti non è sufficiente. Prima si è detto che tutta Bologna era contraria, ora si dice che 9.000 firme sono troppe da raggiungere. Se il referendum andrà a buon fine, vorrà dire che c'è questa richiesta. Noi ci auguriamo che ci si possa esprimere anche nell'ambito di questo strumento democratico. Ma abbiamo già visto che ci sono forze, opposte a Bologna 30, che si dissociano. C'è già chi, con la paura di un fallimento di questo referendum, preferisce abbandonare la nave che affonda".
Ora la violenza di genere. I Carabinieri hanno arrestato un 48enne, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti dell'ex compagna. La vittima, 36enne, aveva già denunciato comportamenti violenti, decidendo di interrompere la relazione e cercare rifugio presso un'amica durante le festività natalizie. E' successo a Fidenza, in provincia di Parma. Il ritorno della donna nella cittadina, all'inizio del nuovo anno, ha coinciso con il ripresentarsi delle problematiche. Nella notte del 9 gennaio, la 36enne ha chiamato il 112 per segnalare che l'ex compagno stava colpendo ripetutamente la porta del suo appartamento, inviando minacce di morte tramite messaggi vocali. Quando sono giunti sul posto, i militari hanno trovato il 48enne all'interno dell'appartamento: era riuscito ad entrare forzando la porta ed è stato colto nell'atto di aggredire fisicamente la ex, colpita con calci e pugni. Dopo l'aggressione subita, la donna è stata trasportata all'ospedale di Fidenza: le sono state diagnosticate lesioni lievi. Il Gip dopo aver convalidato l'arresto del 48enne, ha emesso a suo carico un divieto di avvicinamento e di comunicazione con l'ex compagna.
Restiamo in tema. "Come Partito democratico e Conferenza delle Donne democratiche chiederemo, insieme alle associazioni, un incontro con il procuratore capo e il presidente del Tribunale, non tanto per entrare nel merito delle singola sentenza, ma per chiedere il rispetto delle donne". E "pretendere che venga data completa attuazione alla legge Cartabia che prevede che i giudici che si occupano di queste materie abbiano una preparazione e una formazione specifica, fatto che già rappresenterebbe una forma di tutela". Lo annunciano a Modena la portavoce della Conferenza delle Donne democratiche, Patrizia Belloi, e il segretario provinciale dem Stefano Vaccari, deputato, dopo la sentenza Montefusco, che ha condannato a 30 anni invece che all'ergastolo l'autore di un doppio femminicidio, nella quale i giudici parlano di "umana comprensione". Aggiungono i dem: "Sembra che uccidere due donne a fucilate possa non essere sufficiente per comminare la massima pena prevista. Questa sentenza ci preoccupa enormemente perché sembra che il giudice riconosca, nel doppio femminicidio commesso ai danni di Gabriela Trandafir e sua figlia Renata da parte di Salvatore Montefusco, nel giugno del 2022, umana comprensione per l'uomo che vive in una situazione famigliare conflittuale".
Ennesimo episodio di violenza contro il personale sanitario, questa volta al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Orsola-Malpighi. Intorno alle 22 del 13 gennaio un uomo di circa 45 anni, presumibilmente senza fissa dimora, ha aggredito un infermiere durante il suo turno di lavoro. Secondo quanto ricostruito, l’infermiere si era avvicinato all’uomo, che si era addormentato all’interno dei locali del pronto soccorso, per chiedergli le generalità necessarie alla registrazione. L’uomo ha reagito con estrema insofferenza, colpendo l’operatore sanitario con un pugno al volto. L’aggressione ha causato un trauma al viso per l’infermiere, con una prognosi di sette giorni. Subito dopo l’incidente, il personale ospedaliero ha allertato le forze dell’ordine. Due volanti della polizia si sono recate immediatamente sul posto, trovando l’uomo in evidente stato di agitazione. L'uomo ha a opposto resistenza fisica, costringendo i poliziotti a intervenire per calmarlo e accompagnarlo in Questura.
Ancora la giustizia. Maxi operazione antidroga, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna. Le indagini hanno portato a individuare e smascherare un’organizzazione, composta da 15 persone che abitavano in varie province italiane, di cui 5 a Reggio Emilia, che avevano messo in piedi una banda italo albanese dedita al traffico di stupefacenti. Dal 2020 la banda ha importato e acquistato dall’Albania, Kosovo, Ecuador, Colombia e Paesi Bassi e detenuto e venduto in tutta Italia almeno 23 chili di cocaina, 6 di eroina, 80 di hashish e 240 di marijuana per un valore stimato in 8 milioni di euro. Il gruppo aveva anche inviato parte dei proventi del traffico dall’Emilia Romagna verso la Calabria. Tra le fila dell’organizzazione, infatti, investigatori e inquirenti hanno trovato anche l’ombra della ‘ndrangheta e della criminalità laziale.
Spostiamoci a Ferrara. Un mese fa il Consiglio comunale di Ferrara aveva votato 'no' all'unanimità alla costruzione della centrale di biometano a Gaibanella. Ora, però, Arpae dà via libera alla costruzione, suscitando l'ira dell'amministrazione, con il sindaco Alan Fabbri che definisce "assurda e delegittimante una legge che permetta di andare in deroga a un parere unanime del Consiglio comunale" e annuncia che "ci stiamo già attivando per fare ricorso al Tar". Il primo cittadino ricorda infatti che "lo scorso 2 dicembre il Consiglio aveva compiuto un atto di grande responsabilità, votando contro il permesso di costruire in deroga un secondo impianto a Gaibanella", dopo che la Giunta aveva già dato parere negativo a ottobre. Il duplice 'no' di Giunta e Consiglio era stato motivato, spiega l'amministrazione, con "l'eccessiva concentrazione di impianti analoghi sul territorio comunale e provinciale, che rendeva necessario un riesame degli impatti complessivi rispetto ai benefici, come l'impatto su traffico e infrastrutture, la pressione sull'agricoltura locale e gli scarsi benefici occupazionali per il territorio".
Apriamo la pagina culturale. Giovedì 16 gennaio alle 21.00 all’Auditorium Primo Maggio di Crevalcore si apre Tre Teatri Per Te, la stagione teatrale del Comune di Crevalcore con la direzione artistica di Alex Carpani. A inagurare la stagione sarà "Chi È io?", uno spettacolo divertente e a tratti metafisico, scritto e diretto da Angelo Longoni con protagonista Francesco Pannofino. Le sue parole ai nostri microfoni. (AUDIO)
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