GR/ER - 19 febbraio 2025

Feb 19, 2025 · 7m 14s
GR/ER - 19 febbraio 2025
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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 19 febbraio 2025.   In apertura la politica. Sconfessando il predecessore Stefano Bonaccini, che aveva distinto in autonomia differenziata buona e in...

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 19 febbraio 2025.
 
In apertura la politica. Sconfessando il predecessore Stefano Bonaccini, che aveva distinto in autonomia differenziata buona e in quella cattiva rappresentata dalla legge Calderoli, il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale ha ufficializzato oggi la rinuncia a qualunque percorso di autonomia differenziata. «Il ritiro della proposta dell’Emilia-Romagna sull’autonomia differenziata, che abbiamo annunciato in campagna elettorale ed era oggetto del programma, richiama a un ripensamento più profondo che è anche autocritico – ha affermato de Pascale in aula – Per quanto mi riguarda autonomie differenziate legislative non ne azionerò, dobbiamo invece farne una amministrativa, che deve vedere come protagonisti assoluti Comuni e province che sono i veri enti di prossimità. Ormai l’autonomia differenziata viaggia su un binario morto, un rigoroso e serio piano B è un tavolo per la riforma del titolo quinto». Esulta il comitato No Ad dell’Emilia-Romagna, che aveva incalzato a vuoto Bonaccini per ottenere il ritiro della richiesta al governo da parte della nostra Regione. Il commento di Maria Longo del comitato. (AUDIO)
 
Passiamo all’immigrazione. "Tempi di attesa inaccettabili" per rilasci e rinnovi dei permessi di soggiorno dei cittadini stranieri. È la denuncia della Cgil di Modena, insieme al sindacato edili Fillea e all'ufficio Migranti Cgil, che critica tempi più o meno di "un anno" per poter avere il documento legale "da cui dipendono tutti i principali diritti dei lavoratori immigrati". Nell'ultimo anno, spiega in particolare Roberta Orfello della segreteria Cgil modenese, "i tempi dei permessi di soggiorno si sono allungati notevolmente. Ad oggi, dal momento dell'invio della richiesta (kit postale) passano sei mesi per l'appuntamento presso la Questura per il foto-segnalamento e il rilievo delle impronte digitali. Poi bisogna attendere ancora da due a cinque mesi per il ritiro del nuovo permesso. Nel caso in cui la Questura poi richieda documentazione integrativa, i tempi si allungano ulteriormente, superando facilmente l'anno di attesa". 

Ora la repressione. Sabato 22 febbraio, alle 15.00 in piazza XX settembre a Bologna, si terrà la manifestazione regionale contro il ddl Sicurezza. La manifestazione rientra in un percorso nazionale, che vedrà mobilitate anche altre città, contro un provvedimento che attacca il diritto al dissenso. Christopher Ceresi di Làbas, uno degli organizzatori della mobilitazione emiliano-romagnola. (AUDIO)
 
Passiamo alla violenza di genere. Una dichiarazione "antistorica" e "figlia di un retaggio culturale machista che è proprio quello che dobbiamo combattere". Per questo, "sarebbe bello che anche da Fdi partissero delle prese di distanza". Così l'assessora regionale alle Pari opportunità dell'Emilia-Romagna, Gessica Allegni, censura le parole del consigliere Fdi Priamo Bocchi, che ieri in aula ha collegato la violenza sulle donne con la perdita di virilità da parte dell'uomo. Frasi che hanno scatenato una bufera sul meloniano. Proprio il fatto che queste dichiarazioni vengano dall'esponente di un partito guidato da una donna, la premier Giorgia Meloni, "rende ancora più inquietante i toni di questo intervento, peraltro anche convinto e non smentito, quindi ancora più grave - attacca Allegni, parlando con la 'Dire' a margine di una conferenza stampa oggi a Bologna- sarebbe bello che da Fdi partissero delle prese di distanza rispetto a questo tipo di atteggiamenti e di convinzioni. Ma del resto purtroppo bisogna dire che pur avendo una premier donna, lei di donne si occupa molto poco e anzi considera come elementi di poco conto quelli relativi al linguaggio".
 
Ora la cultura. Dalle mancate risposte alle carenze di organico all'incertezza dei fondi per la didattica, dal rischio di privatizzazioni ed esternalizzazioni con la gestione dei servizi museali alla fondazione Bologna Welcome fino all'affitto di spazi museali per eventi privati e matrimoni. I Cobas di Bologna bocciano la bozza del piano strategico per i Musei di Bologna presentata dall'Amministrazione e, di fronte alla mancanza di un confronto, vanno verso lo stato di agitazione. Enrico Tabellini dei Cobas. (AUDIO)
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Author Radio Città Fujiko
Organization Radio Città Fujiko
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