GR/ER - 20 gennaio 2025

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 20 gennaio 2025. In apertura la politica. È il giorno del giudizio per i circoli del Pd di Bologna. Oggi, infatti,...
show moreIn apertura la politica. È il giorno del giudizio per i circoli del Pd di Bologna. Oggi, infatti, prima la segreteria e poi la direzione del partito dovranno stilare la lista delle sezioni che chiuderanno in seguito al debito di 4 milioni di euro maturato con la Fondazione Duemila, proprietaria degli immobili. A nulla è servita la rabbia degli iscritti e gli appelli per una trattativa che salvasse i circoli del partito, tra cui anche quelli storici. Secondo le stime, i dem dovranno chiudere circa il 50% delle sezioni per rientrare dal debito contratto.
Ancora la politica. Rifondazione comunista a Bologna va a congresso e ne esce con uno 'svecchiamento': l'assise di ieri si è conclusa da una parte con un documento politico "in cui si ribadisce la linea di costruzione di una coalizione popolare che si batta contro il partito unico del cemento e delle privatizzazioni incarnato da Pd-destra" e dall'altra con l'elezione di un nuovo comitato politico federale, principale organo di direzione politica della Federazione provinciale, e con un nuovo collegio federale di garanzia. E il comitato ha visto un ricambio nelle sue figure: un terzo dei componenti è alla prima esperienza e un quarto sono ragazzi con meno di trent'anni provenienti dai Giovani comunisti. Lo stesso comitato, convocato subito dopo il congresso, ha eletto Riccardo Gandini, 30 anni, impiegato nella funzione pubblica, segretario provinciale. 'Linea verde' anche nella nuova segreteria composta da Ilaria Falossi, 20 anni, portavoce dei Giovani Comunisti e responsabile organizzazione, Tommaso Manferdini, 35 anni, tesoriere affiancati dal più esperto Stefano Grondona, 56 anni, responsabile Enti locali, e da Andrea Scagliarini, 45 anni, responsabile Lavoro. Gandini avrà le deleghe ad ambiente e tesseramento.
Passiamo al conflitto in Medio Oriente. Il coordinamento Bologna per la Palestina contesta la scelta del sindaco Matteo Lepore di esporre la bandiera israeliana accanto a quella palestinese sulla facciata di Palazzo D’Accursio e invita a continuare le pressioni affinché Israele rispetti gli accordi presi. Stefania Minghini Azzarello del coordinamento. (AUDIO)
Restiamo in tema. Una grande assemblea regionale per costruire la pace, aperta a tutti gli enti locali e i cittadini dell'Emilia-Romagna. L'appuntamento è in programma venerdì prossimo 24 gennaio ed è organizzato a Palazzo D'Accursio dal Comune di Bologna, insieme al Coordinamento nazionale degli enti locali per per la Pace e i Diritti umani. All'iniziativa, dedicata al 20esimo anniversario dalla morte del sindaco Renzo Imbeni, saranno presenti tra gli altri anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, il presidente della Regione, Michele de Pascale, e il numero uno regionale dell'Anci, Marco Panieri, sindaco di Imola. 'Artigiani di pace in Emilia-Romagna', questo il titolo dell'assemblea, vuole "discutere e co-progettare un percorso per affrontare le sfide attuali e future per la pace e la nonviolenza" e "riflettere insieme sulle responsabilità e sul ruolo delle città e delle amministrazioni locali nella difesa e costruzione di una coscienza, una cultura e una politica di pace", spiegano gli organizzatori.
Donne che si sono ribellate alla Shoah. Saranno loro le protagoniste delle iniziative che l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha organizzato per la Giornata della Memoria 2025. Mostre fotografiche, film, documentari, fumetti, teatro e dialogo interreligioso avranno tutte come filo conduttore la storia delle donne che hanno affrontato l'Olocausto. L'appuntamento è per venerdì 24 gennaio in Regione, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Maurizio Fabbri. A 80 anni dall'apertura dei cancelli di Auschwitz, infatti, il parlamentino dell'Emilia-Romagna ha deciso di ricordare le vittime della Shoah "partendo da quelle donne che provarono a opporsi alla violenza nazista". La prima è Emilia Levi, bambina assassinata al suo arrivo ad Auschwitz, di cui esiste una sola testimonianza, quella scritta da Primo Levi in apertura di 'Se questo è un uomo'. A lei è dedicata una mostra, ispirata al libro che racconta la sua storia, che sarà inaugurata in Assemblea legislativa alle 9.30 alla presenza del sindaco di Carpi, Riccardo Righi e degli studenti della cittadina modenese.
Ora il razzismo. Ha sferrato un pugno ad un avversario, accusandolo di avergli rivolto insulti razzisti. L'episodio è accaduto ieri pomeriggio a Barco di Bibbiano, nel Reggiano, durante la partita di calcio dilettanti Boca Barco-Rubierese, valida per il campionato di Prima categoria. A metà del secondo tempo, il difensore della Rubierese, Afzaz Ilyas, 25 anni, è stato espulso dall'arbitro dopo aver sferrato un pugno al volto all'attaccante avversario Simone Costa, 24 anni. Quest'ultimo è stato portato poi all'ospedale Maggiore di Parma, ricoverato nel reparto maxillo-facciale. Afzaz, italiano e nato da genitori marocchini a Pavullo nel Frignano, nel modenese, accusa: "Per tutta la partita mi ha chiamato 'scimmia' e negro di m... - ha raccontato - Io e i miei compagni lo abbiamo fatto presente all'arbitro e all'allenatore avversario. Ma nessuno ha fatto niente. Non mi sono sentito tutelato. All'ennesimo insulto, sono impazzito e l'ho colpito".
Voltiamo pagina. Restare vedovi o vedove in anzianità aumenta il rischio di mortalità. Soprattutto tra gli uomini. È la conclusione a cui è giunto uno studio, il primo nel suo genere, realizzato sulla base dei dati Inps dagli statistici dell'Alma Mater di Bologna, nell'ambito del progetto 'Age-It' finanziato con risorse Pnrr. In buona sostanza, si è visto che per i pensionati italiani maschi che subiscono la perdita del coniuge il rischio di mortalità è del 35% maggiore rispetto ai loro coetanei sposati, mentre per le donne l'incremento è del 24%. Ma questi effetti negativi variano anche a seconda della regione di residenza e dello status socio-economico. In alcune regioni del nord Italia, ad esempio, come Valle d'Aosta e Veneto, questo rischio di mortalità è più marcato, mentre è meno accentuata in altre aree del Paese come Molise e Sardegna. Rispetto al quadro socio-economico, invece, i pensionati maschi con redditi medio-alti sono più vulnerabili nel breve periodo, con un rischio maggiore di mortalità immediata dopo la perdita del coniuge. Le donne con redditi più bassi dimostrano invece una maggiore resilienza iniziale, che tende però a svanire nel lungo periodo, con un successivo peggioramento delle condizioni di salute.
Apriamo la pagina culturale. Dal 22 gennaio al 30 marzo, al Museo Morandi di Bologna, la mostra "Before" di Silvia Bachli. Nell'ambito di Art City, un'esposizione che segna una convergenza tra il linguaggio astratto e poetico di Bächli e le opere di Giorgio Morandi. Per l’occasione l’artista ha selezionato un nucleo di lavori dalla collezione permanente del museo che dialogheranno con una serie di sue opere inedite, create appositamente per l’esposizione. Lorenzo Balbi, direttore del Mambo. (AUDIO)
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