GR/ER - 3 marzo 2025

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 3 marzo 2025. In apertura il tema del carcere. Una decisione "sciagurata", di fronte alla quale occorre assolutamente fare rispettare il...
show moreIn apertura il tema del carcere. Una decisione "sciagurata", di fronte alla quale occorre assolutamente fare rispettare il limite dei tre mesi indicati dall'amministrazione penitenziaria. Perché "se si superano i 90 giorni per quanto mi riguarda è alto tradimento", scandisce il garante dai detenuti dell'Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri. Nel giorno dell'atteso vertice del sindaco di Bologna Matteo Lepore e del governatore Michele de Pascale col sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, Cavalieri fissa i paletti sul trasferimento di una cinquantina di detenuti delle strutture minorili in una sezione del già sovraffollato carcere della Dozza. A proposito di sovraffollamento, in tre anni nelle carceri dell’Emilia-Romagna la popolazione detenuta è aumentata di 500 unità, tante quante riempirebbero un ulteriore istituto penitenziario. È proprio contro il sovraffollamento che i garanti dei detenuti di tutti i territori della regione hanno lanciato un allarme. Le parole di Cavalieri. (AUDIO)
La giornata internazionale della donna. Una seduta straordinaria del Consiglio comunale in riunione congiunta con il Consiglio metropolitano. E tre commissioni consiliari ad hoc per parlare di donne e arte, donne e carcere e donne e lavoro. Il Comune Bologna si prepara a celebrare l'8 marzo con una serie di appuntamenti politici che coinvolgeranno i consiglieri di tutti gli schieramenti fino alla seduta solenne dei Consigli comunale e metropolitano del 10 marzo, dedicato al decreto che 80 anni fa ha riconosciuto il diritto di voto alle donne: dopo i saluti della presidente dell'aula, Maria Caterina Mnaca, interverranno la docente di Diritto pubblico dell'Università di Ferrara, Giuditta Brunelli, e, per le conclusioni, il sindaco Matteo Lepore. Di pari opportunità si discuterà, invece, in tre commissioni: dopodomani alle 11 la commissione Scuola, cultura e giovani si riunirà in seduta congiunta con la commissione Pari opportunità per un'udienza conoscitiva dedicata a 'Le donne artiste per Bologna e l'arte pittorica e visuale delle donne'. Sempre mercoledì le commissioni Pari opportunità e Salute e welfare approfondiranno la situazione delle donne detenute a Bologna. Infine, giovedì la commissione Pianificazione terrà un'udienza conoscitiva sui dati statistici che fotografano la situazione femminile in città, in particolare dal punto di vista del lavoro.
Restiamo in tema. L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna celebra l'8 marzo con la mostra "Figlie dell'infinito" di Ilaria Margutti, dedicata alle donne che hanno contribuito alla costruzione della conoscenza e della visione del mondo. Taglio del nastro a Bologna il 6 marzo, ore 11, alla presenza dell'artista, della curatrice Silvia Bonomini e del vicepresidente dell'Assemblea legislativa Giancarlo Tagliaferri. La mostra, realizzata in collaborazione con l'Associazione Aidia, sarà aperta al pubblico fino al 2 aprile e vuole mettere in luce come, in ambiti diversi, il contributo delle donne abbia introdotto un modello di sapere basato sulla relazione, sulla ciclicità e sull'interdipendenza, offrendo un'alternativa alle strutture lineari e gerarchiche della tradizione dominante.
Spostiamoci in provincia di Modena. Il Consiglio comunale di Sassuolo approva in questi giorni un ordine del giorno per il salario minimo di nove euro all'ora e il Pd lo definisce "un passo avanti per la giustizia sociale". Vale per chi lavora nel Comune, nelle sue partecipate e negli appalti pubblici. L'iniziativa, portata avanti con il Movimento 5 stelle locale, secondo il Pd sassolese "è solo un primo passo: è cruciale agire sui contratti collettivi nazionali, collaborando con sindacati, associazioni di categoria e imprenditori per contrastare i contratti pirata, che in Italia rappresentano la maggioranza". In questa direzione, per i dem, "la creazione di un osservatorio sul lavoro potrebbe favorire nuove sinergie e garantire maggiore tutela a famiglie e imprese. Serve, quindi, un'alleanza per combattere lo sfruttamento e promuovere una sostenibilità sociale ed economica". Ricordando di aver chiesto che il Comune promuova, a livello dell'unione dei Comuni del distretto ceramico, "un protocollo d'intesa su appalti, legalità, trasparenza e responsabilità sociale, coinvolgendo i Comuni e i sindacati confederali Cigl, Cisl e Uil", il Pd ricorda tra l'altro che sul tema salario minimo "il Governo Meloni ha dimostrato scarso interesse nel tutelare l'economia di imprese e famiglie, tagliando fondi ai Comuni per i servizi e mantenendo una complicità con l'amministrazione Trump nonostante i dazi al 25% sulle nostre economie".
Ora i servizi pubblici. Oggi "parte ufficialmente la riorganizzazione degli Urp del Comune di Bologna che prenderanno il nome di Ucp: Uffici comunali di prossimità. Una riorganizzazione iniziata quasi un anno fa e che ha visto l'aumento dei problemi per un servizio fondamentale per i cittadini", scrive l'Usb in un comunicato. Il nuovo assetto, "con la riduzione di personale agli sportelli ex Urp e con la modifica degli orari - continua il sindacato di base - da un lato si peggiora l'accesso ai servizi, dall'altro si aumentano i carichi di lavoro per chi ogni giorno tenta di dare risposte alle richieste dei cittadini. Cambiare nome agli sportelli e riorganizzarli in questa maniera non vuol dire migliorare il servizio ma nascondere, dietro alla cosiddetta 'innovazione', i problemi strutturali che investono gli uffici della nostra città". Ci sono sedi di Quartiere "in cui lavorano meno di tre persone che devono barcamenarsi nel dare risposte immediate a richieste urgenti, rinunciando spesso all'utilizzo di ferie e permessi e svolgendo il proprio lavoro con affanno per dare risposte a tutti", segnala l'Usb.
Voltiamo pagina. Nuova ’svolta’ in Bolognina. Nel quartiere della città rossa per eccellenza, dove nel 1989 si annunciò la ‘svolta’ che portò alla fine del Pci, è sparita, un po’ in sordina, la lapide che ricordava quella vicenda. Lapide inaugurata nel 2009 – a vent’anni dall’annuncio dell’ultimo segretario comunista Achille Occhetto che trasformò il Pci in Pds – dove si metteva in correlazione la ‘Svolta’ e la battaglia partigiana del 1944. Oggi al suo posto c’è una nuova targa dove si ricorda uno degli episodi chiave della Resistenza, ma è stato cancellato ogni riferimento alla svolta di Occhetto. Come ricostruisce la testata online ‘Cantiere Bologna’, la lapide venne posta da Comune, Quartiere e Anpi nel 2009, in piazza dell’Unità, il cuore della Bolognina, in occasione del ventennale, e poi sostituita nel 2022. Ora ricorda i giovani partigiani caduti e non porta più la firma del Comune, ma solo quella di Anpi e Quartiere Navile. Anna Cocchi, presidente dell’Anpi di Bologna, racconta che la sostituzione è stata voluta dal Quartiere Navile,“ma condividiamo la decisione” che va a modificare il testo.
Apriamo la pagina culturale. Questa sera al Teatro Duse va in scena “La merda”, il monologo il monologo di Cristian Ceresoli interpretato da Silvia Gallerano. Non si tratta di un debutto, ma di un ritorno: all’epoca della sua prima rappresentazione, lo spettacolo è stato dedicato “ai 150 anni dall’unità d’Italia”. Un’Italia dei consumi, marcia, sfondo e ragione delle confessioni della sua protagonista. Le parole di Ceresoli. (AUDIO)
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Author | Radio Città Fujiko |
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