GR/ER - 4 marzo 2025

Mar 4, 2025 · 9m 43s
GR/ER - 4 marzo 2025
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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 4 marzo 2025.   In apertura il tema del lavoro. Prende forma l'incubo della liquidazione volontaria per l'ex Saga Coffee, oggi Gaggio...

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 4 marzo 2025.
 
In apertura il tema del lavoro. Prende forma l'incubo della liquidazione volontaria per l'ex Saga Coffee, oggi Gaggio Tech. Stamani nelle assemblee dei lavoratori sono emersi i primi dettagli di una situazione che ribalta quanto ottenuto tre anni fa con i 96 giorni di presidio dei lavoratori, quando l'azienda fu salvata e ceduta a una cordata di imprenditori lombardi, i titolari di Tecnostamp e Minifaber, il biranzolo Alessandro Triulzi e il bergamasco Raffaello Melocchi. "A seguito di contatti, non con la proprietà, ma con i legali della società, abbiamo appreso che il socio di maggioranza di Gaggio Tech, Triulzi, ha assunto la decisione, in assoluta clandestinità, di mettere l'azienda in liquidazione volontaria. Questo atto scellerato determina, di conseguenza, una situazione estremamente complessa per tutti i lavoratori e il territorio dell'Appennino", denuncia Primo Sacchetti della Fiom-Cgil di Bologna. "Immediatamente abbiamo informato l'assessore Giovanni Paglia della Regione richiedendo la convocazione urgente di un incontro con i soci e il liquidatore, a cui è stato conferito il mandato. Paglia, che ringraziamo, ha subito fissato la data dell'incontro" per venerdì 7 marzo alle 16.30, annuncia il sindacalista. Intanto, l'assemblea di stamani "si è svolta in un clima di surreale incredulità collettiva, di sbigottimento, ma anche di fortissima condanna per l'operato sleale di Triulzi, il quale ha scelto di tradire i lavoratori e le lavoratrici a soli tre anni dal suo impegno per l'acquisizione e il rilancio della Saga Coffee", riferisce Sacchetti.
 
Ancora il lavoro. La Cgil è pronta a dare vita già da domani a 307 comitati referendari in altrettante aziende bolognesi. E' solo l''avanguardia' della mobilitazione del sindacato a sostegno dell'affluenza al voto per raggiungere il quorum sui quattro referendum promossi dal sindacato in materia di lavoro e sulla consultazione sulla cittadinanza. Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna. (AUDIO)
 
Ora le questioni di genere. Sabato prossimo, 8 marzo, sarà la Giornata Internazionale della Donna e Non Una di Meno, per il nono anno consecutivo, darà vita a uno sciopero transfemminista. Le ragioni della mobilitazione di quest'anno nelle parole di Greta di Non Una di Meno Bologna. (AUDIO)
 
Restiamo in tema. Le veglie anti-aborto fuori dagli ospedali "possono essere vissute come una forma di violenza psicologica e morale dalle persone che decidono una interruzione di gravidanza". Il richiamo è dell'assessore regionale alla Sanità, Massimo Fabi, chiamato in causa oggi al question time della Regione sulle manifestazioni antiabortiste avvenute negli ultimi tempi a Modena e Bologna. Per quanto riguarda l'interruzione di gravidanza "come Regione dobbiamo tutelare l'accesso sicuro e sereno ai servizi previsti dalla legge da parte delle donne", sottolinea l'assessore, ricordando però che la Regione, per quanto riguarda le veglie che si svolgono all'esterno delle strutture sanitarie, "non ha alcun potere autorizzativo o impedivo". Però "questo è un tema sul quale vogliamo approfondire il ragionamento e anche le modalità di una reciproca libera espressione", e questo, precisa l'assessore, insieme agli enti locali che hanno competenza territoriale. "Sono infatti altre - sottolinea poi Fabi - le sedi dove anche le associazioni cosiddette pro-life possono essere coinvolte in questo percorso, nel rispetto dell'opinione e delle sensibilità e della libera espressione che non deve mai prevaricare tuttavia la libertà e, diciamo, la libera determinazione delle donne".
 
Passiamo al tema della casa. La società di investimento Ardian e il gruppo Rockfield, specializzato negli student hosue, ha comprato lo studentato di via Serlio a Bologna. Si tratta di un complesso di recente costruzione che si trova alle spalle della stazione centrale, a poca distanza dal centro. Il venditore Stonehill ha completato i lavori nel 2022: l'edificio si sviluppa su 16 piani fuori terra e un seminterrato, per una superficie totale di circa 20mila metri quadrati e ospita oltre 500 posti letto. Il tasso di occupazione è vicino al 100%, in gran parte studenti stranieri, nonostante gli affitti si aggirino sui mille euro al mese: una circostanza che aveva creato numerose polemiche in occasione della sua inaugurazione.
 
Ora le infrastrutture. "Il Passante sud? Una ipotesi fantasiosa che non vedrebbe mai la luce". Lo ribadisce l'assessora regionale a Infrastrutture e Trasporti dell'Emilia-Romagna, Irene Priolo, chiamata in causa oggi dal gruppo Pd sulla sorte dell'allargamento della tangenziale-autostrada di Bologna. L'alternativa a sud proposta dal centrodestra locale, infatti, per Priolo ha almeno due problemi insormontabili: "Non si fa carico del miglioramento della tangenziale di Bologna e non si fa carico di intercettare il traffico proveniente dalla A13". Intervenendo al question time dell'Assemblea legislativa, Priolo non ha potuto fornire aggiornamenti in positivo sullo stallo del Passante, finito in stand-by per l'aumento dei costi e la partita in corso del rinnovo delle concessioni autostradali. "Io - dice Priolo ricordando il recente incontro romano sul Passante - voglio dare fiducia al ministro Salvini, perché ho rispetto per le istituzioni. A me e al presidente de Pascale, Salvini ha detto che il Passante è per lui una delle due opere strategiche a livello nazionale. Auspico quindi che la valutazione con il Mef non porti ad espungere il Passante, perché vorrebbe dire che il ministro non e' stato coerente con quanto detto a me e al presidente".
 
Passiamo all'ambiente. Dopo una prima vittoria, il Comitato Rigenerazione No Speculazione chiede di riaprire la discussione sui Prati di Caprara, perché sul quadrante ovest insistono ancora mire urbanistiche. Il comitato, invece, sostiene che debba esistere un unico bosco urbano. Le parole dell'architetto Piergiorgio Rocchi di Rigenerazione No Speculazione. (AUDIO)
 
Ora la sanità. In Emilia-Romagna mancano 536 medici di medicina generale: è questa la stima fatta dalla fondazione Gimbe nel suo rapporto sull'assistenza sanitaria di base. Il numero deriva dal calcolo fatto sulla base del rapporto ottimale che è di un medico ogni 1.200 assistiti. In Emilia-Romagna il massimale di 1.500 assistiti viene superato dal 57,6% del totale dei medici di famiglia della regione, un dato superiore alla media nazionale, che è pari al 51,7%. Come superiore alla media nazionale è il numero medio di assistiti che è pari a 1.439. Tra il 2019 e il 2023 i medici di medicina generale in regione si sono ridotti del 9,3%. La media nazionale della riduzione è pari all'12,7%. Il dato positivo, per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, arriva dall'interesse che i giovani medici rivolgono al percorso dell'assistenza di base: nel 2024, infatti, i partecipanti al concorso nazionale per il corso di formazione specifica sono stati superiori di 21 unità rispetto ai posti disponibili, mentre in molte ragioni si fatica non poco a coprire i posti messi a bando.
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Author Radio Città Fujiko
Organization Radio Città Fujiko
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