GR/ER - 8 gennaio 2025

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna dell’8 gennaio 2025. In apertura la politica. Il circolo Galvani, dove era iscritto Romano Prodi e dove mosse i primi passi Elly...
show moreIn apertura la politica. Il circolo Galvani, dove era iscritto Romano Prodi e dove mosse i primi passi Elly Schlein, ma anche il Passepartout insieme a circa il 40% delle sedi. Il Pd a Bologna si prepara a tirare giù le serrande di quasi la metà delle proprie sedi in città e provincia, come ricostruisce il Corriere di Bologna. Il motivo affonda nella scelta fatta quasi vent'anni fa, quando il partito nacque. Tutto il patrimonio immobiliare ereditato dal Pci non passò al Pd ma fu trasferito a un ente, la Fondazione Duemilia, nato appositamente e controllato dagli ex Pci che ha affittato le sedi al Pd. Quando è stato pesantemente ridimensionato il finanziamento pubblico ai partiti, però, il Pd non ha più avuto i soldi per pagare gli affitti e ha accumulato un debito di circa 4 milioni con la Fondazione Duemila. Il 20 gennaio è prevista una direzione del partito che dovrà avallare questo maxi taglio. Ma la base degli iscritti è in rivolta e i segretari dei circoli chiedono un incontro alla Fondazione Duemila per salvare un patrimonio della politica bolognese.
Ora il lavoro. Come da programma, è stata riavviata la produzione nella sede di Borgo Panigale di Toyota Handling, teatro il 23 ottobre scorso di un incidente che provocò la morte di due operai. Sono circa 650 le persone rientrate in azienda e altre 170 proseguono da remoto. Michele Candiani, managing director di Toyota Handling, ha dichiarato: “Oggi ci ritroviamo qui, non solo per riprendere le nostre attività produttive, ma anche per celebrare la forza e la resilienza che ci uniscono. Dopo il tragico evento che ha colpito la nostra comunità, abbiamo attraversato momenti difficili, ma siamo una comunità e affrontiamo questo nuovo inizio insieme”. La linea di produzione è tornata in attività dopo il completamento dei lavori di ripristino degli spazi danneggiati, fa sapere l'azienda: sempre oggi, tutti gli impiegati hanno ripreso il lavoro, sia in presenza che da remoto, con la riapertura completa degli uffici programmata per aprile 2025.
Passiamo alla giustizia. “Ora sappiamo quasi tutto”. È così che i famigliari delle vittime della strage alla stazione di Bologna hanno commentato le motivazioni della sentenza d’appello che ha condannato all’ergastolo Paolo Bellini come esecutore materiale dell’attentato del 2 agosto 1980. La sentenza, infatti, contiene anche una parte dedicata ai mandanti e dimostra come diversi tipi di criminalità collaborassero per fini eversivi. Le parole di Antonella Beccaria, giornalista e autrice del libro “Operazione Bologna”. (AUDIO)
Ancora la giustizia. "Fermati, ma cosa stai facendo? Fermati, basta... ma vuoi proprio morire? Fermati per favore". Sarebbero queste - secondo quanto riporta oggi il Corriere Romagna - le grida disperate del maresciallo Luciano Masini che si sentono in un video girato col cellulare la sera di capodanno e che secondo gli inquirenti chiariscono quanto accaduto a Villa Verucchio. Quelle frasi Masini le urlava a squarciagola mentre indietreggiava, tentando di fermare Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, il 23enne ucciso. Il ragazzo con voce roca pronunciava invece preghiere in arabo mentre si scagliava contro le persone in strada la notte di Capodanno. Sitta ha accoltellato 4 persone, due 18enni e due anziani, prima di essere fermato e ucciso. Quel video è ora il fondamento legale della difesa del luogotenente dei carabinieri Masini, comandante della stazione di Verucchio. Chi l'ha visto, per primi Procura e investigatori, si sarebbe fatto l'idea che il carabiniere non avrebbe potuto comportarsi in altro modo, non avrebbe avuto scelta.
Passiamo alla violenza di genere. La notte della vigilia di Natale ha minacciato l'ex moglie, mostrandole una pistola per intimorirla. La donna lo ha denunciato e ora il marito, un 43enne italiano con precedenti di Polizia, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Bologna con l'accusa di detenzione di arma clandestina, detenzione illegale di munizioni e ricettazione e portato in carcere su disposizione della Procura. Dopo la denuncia dell'ex moglie, spiegano i militari, la Procura "ha emesso un decreto di perquisizione locale e personale per rintracciare e sequestrare l'arma". Il decreto è stato poi eseguito dai Carabinieri del Nucleo investigativo, che dopo aver rintracciato l'uomo hanno perquisito la sua abitazione, trovando "una pistola con matricola abrasa e 26 cartucce calibro 7.65 di provenienza illecita". A quel punto è scattato l'arresto per il 43enne, che è stato poi portato nel carcere bolognese della Dozza.
L'Emilia-Romagna prova a dare una risposta alla situazione della sanità e della psichiatria nelle carceri, rafforzando anche il contrasto a tossicodipendenze e alcoldipendenze tra i detenuti. Ci sono i 18 milioni di euro distribuiti dalla Regione alle Ausl sedi di istituti penitenziari. Si tratta di fondi per la prevenzione e l'assistenza dei detenuti, di cui 7,2 milioni provenienti dal fondo sanitario regionale e 10,8 milioni da quello nazionale. Le risorse, fa sapere oggi viale Aldo Moro, sono ripartite in base alla popolazione detenuta. Dei 18,1 milioni di euro complessivi, 16,9 milioni di euro sono destinati alla sanità penitenziaria, per finanziare servizi di cura e assistenza sanitaria per i detenuti. Altri 510.000 euro serviranno invece a sostenere gli interventi contro gli abusi di droga e alcol e 660.000 euro saranno assegnati alle Atsm di Reggio Emilia e Bologna, le Articolazioni tutela salute mentale, che operano all'interno delle case circondariali e sono deputate a garantire livelli intensivi di assistenza sanitaria e di attività terapeutica e riabilitativa ai pazienti detenuti bisognosi di assistenza psichiatrica.
Voltiamo pagina. Una "nuova tassa nemica degli animali". A Baricella, nella pianura bolognese, esplode l'indignazione per il 'prelievo' supplementare deciso dal Comune nei confronti dei proprietari di animali domestici. Da gennaio infatti, su decisione della giunta cittadina, è scattata la tariffa puntuale sui rifiuti indifferenziati, che vengono raccolti porta a porta una volta la settimana. Una decisione vissuta come una vera e propria stangata da chi ha un animale domestico, visto che i bidoncini supplementari necessari per smaltire ogni giorno la sabbietta del gatto, evitando di tenerla in casa per sette giorni, vengono pagati a parte. "I più penalizzati - raccontano le associazioni animaliste, da Animal liberation alla Lega anti-vivisezione, passando per la Lega nazionale per la difesa del cane - sono proprio i possessori di gatti e animali anziani-disabili, ed i single che hanno solo 28 conferimenti di indifferenziato per tutto il 2025 e che quindi pagheranno per i conferimenti eccedenti una maggiorazione la cui entità si conoscerà solo a giugno prossimo". La raccolta dei rifiuti urbani, ammoniscono allora le associazioni, "non può trasformarsi in una tassa nascosta a carico dei proprietari di animali d'affezione, dovrebbe al contrario facilitare i conferimenti delle deiezioni e lettiere animali, creando servizi gratuiti innovativi, come ad esempio cassonetti stradali preposti, già sperimentati in altri comuni, anche a tutela dell'ambiente".
Ora la salute. Rientra in Emilia l'allerta smog, con lo stop - da domani 9 gennaio - alle misure emergenziali che da giorni interessavano le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza e Ferrara. Cesseranno quindi le limitazioni ulteriori che impattano in particolare sui veicoli in circolazione compresi gli Euro 5 nei comuni con oltre 30mila abitanti e sugli impianti di riscaldamento.
Infine il cinema. Domani sera, giovedì 9 gennaio, al cinema teatro Galliera verrà proiettato in anteprima “Sudtirock”, il documentario di Armin Ferrari e Jadel Andreetto sulla scena musicale alto atesina scaturita in reazione alla recrudescenza del terrorismo indipendentista tra gli anni 80 e gli anni 90. Le parole di Andreetto. (AUDIO)
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