"L’evoluzione del Corpo Ufficiali del Regio Esercito dalla fondazione del Regno d’Italia alla Prima guerra mondiale" di Gianni Oliva
May 27, 2024 ·
20m 49s
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L’evoluzione del Corpo Ufficiali del Regio Esercito dalla fondazione del Regno d’Italia alla Prima guerra mondiale di Gianni Oliva (Storico e saggista) L’intervento ha come obiettivo chiarire il dibattito sorto...
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L’evoluzione del Corpo Ufficiali del Regio Esercito dalla fondazione del Regno d’Italia alla Prima guerra mondiale
di Gianni Oliva (Storico e saggista)
L’intervento ha come obiettivo chiarire il dibattito sorto in Italia sugli ordinamenti militari dopo il 1870 e lo scontro tra i sostenitori del modello prussiano e quelli del modello francese. Da questo scontro emerse la Riforma Ricotti che, potremmo dire, propose una soluzione ritenuta adatta alla situazione italiana. Inoltre, si cercherà di chiarire come la politica militare incise sulla politica estera e politica finanziaria del paese. Lo sviluppo delle forme armate avvenuto negli anni Ottanta sarà preso in considerazione (entro il più ampio quadro della partecipazione alla Triplice Alleanza), con l’espansione della spesa militare, le ambizioni coloniali, lo sviluppo della Marina. Allo stesso modo avranno debita attenzione le vicende degli anni Novanta (soprattutto la crisi provocata dal disastro di Adua, la politica degli stati d’assedio) e il riarmo nell’età giolittiana. Entro questo quadro si potrà meglio comprendere la trasformazione dell’ufficialità da élite aristocratica sabauda dell’esercito ‘lamarmoriano’ a compagine entro cui un ruolo importante fu assunto dalla ‘classe media’: e la figura di Pietro Gazzera apparirà un utile esempio di tale evoluzione. Del superamento del contrasto risorgimentale tra “esercito regio” e “nazione armata” si fece portavoce presso il grande pubblico Edmondo De Amicis.
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di Gianni Oliva (Storico e saggista)
L’intervento ha come obiettivo chiarire il dibattito sorto in Italia sugli ordinamenti militari dopo il 1870 e lo scontro tra i sostenitori del modello prussiano e quelli del modello francese. Da questo scontro emerse la Riforma Ricotti che, potremmo dire, propose una soluzione ritenuta adatta alla situazione italiana. Inoltre, si cercherà di chiarire come la politica militare incise sulla politica estera e politica finanziaria del paese. Lo sviluppo delle forme armate avvenuto negli anni Ottanta sarà preso in considerazione (entro il più ampio quadro della partecipazione alla Triplice Alleanza), con l’espansione della spesa militare, le ambizioni coloniali, lo sviluppo della Marina. Allo stesso modo avranno debita attenzione le vicende degli anni Novanta (soprattutto la crisi provocata dal disastro di Adua, la politica degli stati d’assedio) e il riarmo nell’età giolittiana. Entro questo quadro si potrà meglio comprendere la trasformazione dell’ufficialità da élite aristocratica sabauda dell’esercito ‘lamarmoriano’ a compagine entro cui un ruolo importante fu assunto dalla ‘classe media’: e la figura di Pietro Gazzera apparirà un utile esempio di tale evoluzione. Del superamento del contrasto risorgimentale tra “esercito regio” e “nazione armata” si fece portavoce presso il grande pubblico Edmondo De Amicis.
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Author | Fondazione Romano Gazzera |
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