LA SOCIETÀ DELLA BANANA 1° PARTE
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Musiche di Syon (Thomas Nicosia) Prelude in Em. I casi di cui ci siamo occupati collegati alla Mano Nera sono per lo accaduti a New York. Ma l’ignoranza e la...
show moreI casi di cui ci siamo occupati collegati alla Mano Nera sono per lo accaduti a New York. Ma l’ignoranza e la paura e la mancata collaborazione riguardavano tutti le località degli USA dove era presente isolamento urbanistico e una sfiducia profonda, atavica, verso l’autorità. Comunque ci furono anche delle eccezioni come quella avvenuta nel Midwest. Una di queste, oggetto della nostra narrazione odierna, riguarda la storia di un uomo che decise di non piegarsi e di non tenere la bocca chiusa. Ciò accadde a Columbus (Ohio) nel gennaio 1909. Quest’uomo fu esasperato dalle continue richieste estorsive da parte della Mano Nera. Il coraggioso e intraprendente protagonista di questa vicenda criminale, nelle vesti di vittima, fu Giuseppe Amicone. Costui era un commerciante molisano nato a Forlì del Sannio dai grandi baffi scuri. Giunse con la famiglia nel nuovo continente nel 1882, poco più che ragazzino. Dopo aver trovato un lavoro come spazzino a Chicago, seguendo il flusso dei lavoratori delle nuove linee ferroviarie, giunse in Ohio assieme al fratello maggiore Carlo. Lì aprì un’attività di distribuzione e commercio di frutta denominata “The Banana Kings”. L’attività una volta avviata fatturò diversi milioni di dollari. Già dopo la prima lettera, nonostante le insistenze della moglie e del fratello Charles di pagare i 10 mila dollari del pizzo, John aveva preso la sua decisione con risolutezza «No, non pagherò nemmeno un un decimo di dollaro. Ho guidato la mia famiglia dall'Italia, dove vivevamo in povertà, verso l’America, la terra delle opportunità. Ora sono americano. Sono libero». A riceve la sua denuncia trovò l’ispettore postale di Columbus, John Frank Oldfield. Un longilineo quarantenne, ex sceriffo in una contea, nato Maryland. Proprio a lui John Amicon consegnò le lettere e gli oggetti ricevuti, tra cui il candelotto di dinamite. Il denunciante confidò all'ispettore i nomi dei due sospetti. Si trattò di tale Salvatore Lima, inteso Sam e il cognato Sebastiano, conosciuto come Sebastian. Immigrati provenienti dalla Sicilia. I due gestivano un negozio di frutta a Marion.
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Author | Fabio Fabiano |
Organization | Fabio Fabiano |
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