l 2 luglio 1940 nelle acque dell’Irlanda del Nord un sottomarino tedesco silura l’Arandora Star, un lussuoso transatlantico della compagnia Blue Star Line. A bordo ci sono “1500 stranieri nemici” destinati ad un campo di prigionia canadese. “Siamo spiacenti, ma deve venire con noi. Non ha sentito le notizie? Stiamo radunando gli stranieri nemici. La tratteremo per un po’, si porti poche cose”. Con queste parole gli agenti di polizia britannici avevano prelevato nei giorni precedenti circa 4000 italiani maschi, di età compresa tra i 15 e i 70 anni, residenti in Inghilterra dopo che il Primo Ministro Wiston Churchill il 10 giugno precedente aveva pronunciato la famigerata frase: “Collar the lot” ovvero “Acciuffateli tutti”. Giovedì 4 luglio 1940 “The Times” titola: “Arandora Star affondata da un sottomarino. 1500 stranieri nemici a bordo. Tedeschi e italiani combattono per le scialuppe”. 446 di loro muoiono nell’affondamento della nave.

La strage fu cancellata.Era troppo imbarazzante.

Per i nazisti, che avevano sparato quel siluro contro una nave carica anche di tedeschi e alleati italiani. Per i fascisti, che avrebbero dovuto accusare la marina nemica. Per gli inglesi che avevano inanellato uno dietro l’altro una serie di errori inimmaginabili. La storia se ne è occupata solo marginalmente: per tutti è una vergogna da dimenticare però la voce della gente può dare un grande contributo affinché si giunga alla visione generale di una storia “più personale, più vera, più sociale e più democratica”.

Podcast realizzato dagli studenti Alberetti Francesca, Biasatti Lopez Santiago, Cavalli Giorgia
e Marenghi Mattia dell' I.I.S.S. "C.E. GADDA"