Lettere alla redazione: ma in che mondo viviamo?
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7526 LETTERE ALLA REDAZIONE: IN CHE MONDO VIVIAMO? di Giano Colli Cari amici di BastaBugie, Vi scrivo per condividere una cosa successa in questa estate, vissuta come...
show moreLETTERE ALLA REDAZIONE: IN CHE MONDO VIVIAMO? di Giano Colli
Cari amici di BastaBugie,
Vi scrivo per condividere una cosa successa in questa estate, vissuta come spettatrice incredula.
Sono sposata, non ho figli, non ho animali che li sostituiscono. La cosa la vivo non senza sofferenze, ma non mi piango addosso e accetto la volontà di Dio, il Progetto che Lui ha per me e mio marito. Come dice Chesterton "la misura di ogni felicità, è la riconoscenza", cioè ricordare quello che già abbiamo ed io ho tanti aiuti: la Fede, il mio padre spirituale, amici "in cammino" con noi che ci sostengono e confortano con la presenza. Con loro chiacchieri, ti confronti, ti scontri, provi insieme a seguire la retta via per raggiungere la Meta, l'unica Meta per noi cristiani, il Paradiso! Ti alterni nelle difficoltà, per fare da traino gli uni agli altri. Sono convinta che gli amici vanno scelti e scelti bene. Una volta si chiamavano "le sante amicizie".
Quando arriva un annuncio di gravidanza (e in questi anni sono stati tanti) non ho mai provato invidia, lo dico sinceramente, ho sempre provato gioia per chi ce lo comunicava. Certo ci pensi, fai un bel respiro, sorridi anche se non è facilissimo, ma una nuova vita non può che essere una cosa bella, un miracolo che il Signore regala ai genitori, e questa gioia immensa supera anche la tua sofferenza!
Qualche settimana fa in chiesa mi si è avvicinata una ragazza single, che conosco di vista, e chiacchierando del più e del meno mi ha detto che era incinta e che sarebbe stata una mamma sola, era ricorsa alla inseminazione artificiale perché il suo sogno era sempre stato quello di essere madre, lei ha sempre voluto essere madre. Il mio sorriso, mentre parlava, è scomparso, mi sono retta fisicamente alla panca, meno male c'era, sono rimasta senza fiato. Non ho provato gioia, ho balbettato qualcosa, non ricordo nemmeno cosa da come stavo, avevo solo voglia di piangere.
Mi chiedo se esista al mondo una donna che non voglia essere madre. Da piccole teniamo in braccio bambolotti, li culliamo, gli diamo il biberon, li vestiamo e li svestiamo per poi ricominciare. E sono convinta che anche quelle che ti dicono, ora che ormai è troppo tardi, che va bene così, hanno in cuor loro una profonda ferita che sanguina e l'unica consolazione che hanno è solo dire che va bene così.
Ma questo che ho raccontato non è il primo episodio in tema di fecondazione perché in questi anni ne ho viste di tutti i colori.
Il primo tanto tempo fa. Erano venuti a farci dei lavori a casa e parlando di figli l'operaio disse con naturalezza che lui e sua moglie erano ricorsi alla fivet. Lo guardai pensando fosse la sigla di una federazione sportiva: Federazione Italiana... Mio marito, assistendo alla scena e vedendo la mia faccia perplessa, mi fece la triste traduzione riportandomi alla realtà. Quest'operaio ribadì che sua moglie voleva un figlio a tutti i costi e non sarebbero ricorsi all'adozione perché lei voleva un figlio suo. Anche lì rimasi muta. Cosa strana per me, ve lo garantisco.
Poi due casi di donne, di due città diverse, felicemente sposate da tanti anni con i rispettivi mariti, che hanno fatto l'inseminazione artificiale su suggerimento di sacerdoti che dicevano che si può fare: la Chiesa la fecondazione omologa la permette! Ovviamente sappiamo bene che non è così e non nego che oltre al silenzio improvviso, mi sono cascate le braccia e forse anche qualcos'altro.
Altro caso che ho visto davanti a me: una studentessa fuori sede, laureata in una nuova città, trovato lavoro in questa nuova città, e poi "sposata" con la sua "compagna" e via... inseminazione all'estero con sperma di donatore e ovulo della "compagna". Una dona l'ovulo, l'altra tiene in grembo il bambino per... essere madri entrambe!? Poi mi hanno detto che la bambina, una volta nata, non ha mai voluto attaccarsi al seno di chi l'ha partorita. L'esclamazione molto chiara di mio marito sul perché della cosa è stata che il bambino non ci capiva più un... diciamo che ha sottolineato che il neonato era "confuso" dalla situazione.
Ogni volta stessa reazione di silenzio e vuoto interiore: io, io, io... voglio, voglio, voglio... io voglio! io voglio! io voglio! Prima di tutto viene il mio benessere, la mia felicità, la croce si allontana, non si abbraccia! E anche quando fai questi discorsi sulla croce ti rispondono che il Signore ci ha fatti per essere felici e non tristi. Di sicuro, ma non si può usare ogni mezzo per raggiungere la felicità, non fosse altro perché quella raggiunta contro la morale non è la vera felicità!
Ma il Mondo dice diverso e allora si usano tutti i mezzi che "la scienza ci regala", siamo avanti noi! "Sì, ma avanti verso il baratro" diceva il mio padre spirituale. Vere e proprie scorciatoie per la felicità: una volta ottenuto il giochino lo metti da parte, lo schiaffi a scuola tutta la settimana dalle 8 alle 16, poi tutti i pomeriggi gli programmi un'attività, a casa gli accendi la tv, così è una presenza innocua e il sabato in pizzeria gli dai il cellulare in mano, se ne sta catatonico e inebetito nel suo mondo consentendo ai genitori (finalmente, poverini) di fare due chiacchiere in santa pace! Quando sarà grande, tipo sei o sette anni, glielo compri, ovvio, almeno sarà autonomo per tante cose, a cominciare dalla pornografia a portata di mano.
I bambini che frequento non hanno i cellulari, non guardano la tv. Una persona, sapendo di farmi male e per non darmi soddisfazione, li ha definiti "disadattati" perché fuori dal mondo. Le ho risposto che ce ne fossero di bambini disadattati come loro, intelligenti, svegli, reattivi, socievoli, affettuosi, vivaci, sensibili, in una parola... vivi. I nostri amici hanno creato una scuola per i loro figli, facendo tanti sacrifici, per sottrarli alla logica del mondo! Visto come vanno velocemente le cose tra aborto, inseminazione artificiale, eutanasia, penso che io e i miei amici senza figli o quelli single dovremmo seriamente pensare al nostro futuro per evitare che qualcuno ci elimini considerandoci pesi inutili.
Chiedo scusa per questa lunga lettera, infarcita di cose che mi stanno a cuore. È che sono stanca di essere quella "fuori posto" e "non al passo coi tempi"! Non mi pesa essere fuori dagli schemi altrui, è che veramente ti viene da pensare che al peggio non ci sia mai fine! Non posso ovviamente chiedervi di suggerirmi, cari amici di BastaBugie, quale debba essere la mia reazione su questi temi. Ma mi è venuto il dubbio ogni volta che sto zitta - anche se urlo dentro, ve lo garantisco, e sono cose irripetibili - che io commetta un'omissione con il mio silenzio.
Vi saluto e vi ringrazio di cuore,
LP (Lettrice Perplessa)
RISPOSTA DEL DIRETTORE DI BASTABUGIE
Cara Lettrice Perplessa,
la situazione che hai descritto è purtroppo quella che viviamo tutti noi. Siamo immersi in un mondo che sentiamo non essere più il nostro mondo, anche se mi chiedo se sia mai esistito un mondo adatto per i cristiani. Anche San Benedetto si poneva le stesse domande e per seguire Dio si allontanò dalle città che allora non davano la possibilità di vivere cristianamente. E così fondò i monasteri. Che hanno fondato l'Europa (di cui giustamente è il patrono principale). Certo il medioevo aveva almeno alcune certezze che la modernità ha spazzato via. Non per questo migliorata la situazione, anzi la realtà mette in luce, giorno dopo giorno, le nefandezze dell'animo umano quando questo abbandona Dio. Ma non un Dio generico, bensì il Dio incarnato, l'unico e vero Dio. E quando si abbandona Dio, segue sempre il tentativo di cancellare la sua Legge scritta nel nostro cuore: la legge morale naturale. La Chiesa ha garantito per secoli la sua applicazione e gridava ogni volta che questa veniva violata. L'ultimo tentativo di farla valere è stato quando Papa Benedetto XVI ha ricordato i principi non negoziabili: vita, famiglia, libertà di educazione. Il Mondo non lo ha ascoltato, ma ha anzi accelerato in senso contrario e purtroppo oggi tanti uomini di Chiesa, forse per risultare al passo coi tempi o forse per comodità, si sono accodati all'andazzo. Non tutti, certo. Forse il tuo padre spirituale è un esempio di sacerdote di oggi che non cede alla logica del Mondo.
Cosa dire? C'è molto da fare, a cominciare dall'ambito culturale. È quello che, nel nostro piccolo, tentiamo di fare con BastaBugie e tutte le iniziative analoghe. Ad esempio salutiamo con simpatia e approvazione la nascita a ottobre di una nuova rivista cartacea che si chiamerà "La Bussola mensile". Crediamo che vada sostenuta perché l'apologetica cattolica sia rilanciata e studiata. Per fare l'abbonamento, clicca qui!
Ognuno nel suo posto di combattimento, con le armi della Fede, difendiamo il punto di vista cattolico. Tu ci chiedi quale deve essere la nostra reazione di fronte al male che avanza. Parlare o tacere? San Paolo, che delle armi della Fede era esperto, dice di parlare quando è opportuno, ma anche quando non è opportuno.
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