Montagna, diavolo e acquasanta
May 9, 2024 ·
20m 24s
![Montagna, diavolo e acquasanta](https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/t_square_limited_480/images.spreaker.com/original/fc600507250b8cf05350cc704c7c7cee.jpg)
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Description
I passi, le vette e i paesi di montagna sono costellati da croci, statue votive, toponomastiche e capitelli dedicati a santi e divini protettori. Altrettanti sono anche i nomi demoniaci...
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I passi, le vette e i paesi di montagna sono costellati da croci, statue votive, toponomastiche e capitelli dedicati a santi e divini protettori. Altrettanti sono anche i nomi demoniaci con cui sono battezzate guglie, massicci e valichi, come il Pizzo del Diavolo sui Sibillini, il Sass de Stria nelle Dolomiti o il Mont Maudit nel complesso del Monte Bianco.
Ma come mai nelle terre alte, da tempo immemore c’è tutto questo bisogno di trascendenza e di sacro?
C’è sempre stato bisogno di esorcizzare l’elemento naturale e atmosferico, che si contrappone al vivere e prosperare tranquillo dell’essere umano.
In letteratura l’ambiente irto e frastagliato di montagna è utilizzato per enfatizzare narrazioni d’orrore, anche nel cinema e nell'arte i cosiddetti "orridi" alpini sono un elemento scenografico che serve a scatenare forti emozioni nello spettatore.
Oggi, la ferocia della natura è diventata l'alimento di cui deve cibarsi l'anima per elevarsi: la bellezza di oggi è la bruttezza di ieri, a cui si aggiunge, nel nostro XXI secolo, il senso di fragilità degli ecosistemi.
La montagna non è mai così straordinaria come quando sconvolge le nostre categorie, e possiamo dare un nuovo significato alle cosiddette "Cattedrali della terra", trascendendo le credenze tradizionali con uno sguardo contemporaneo ma non per questo meno incantato.
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Ma come mai nelle terre alte, da tempo immemore c’è tutto questo bisogno di trascendenza e di sacro?
C’è sempre stato bisogno di esorcizzare l’elemento naturale e atmosferico, che si contrappone al vivere e prosperare tranquillo dell’essere umano.
In letteratura l’ambiente irto e frastagliato di montagna è utilizzato per enfatizzare narrazioni d’orrore, anche nel cinema e nell'arte i cosiddetti "orridi" alpini sono un elemento scenografico che serve a scatenare forti emozioni nello spettatore.
Oggi, la ferocia della natura è diventata l'alimento di cui deve cibarsi l'anima per elevarsi: la bellezza di oggi è la bruttezza di ieri, a cui si aggiunge, nel nostro XXI secolo, il senso di fragilità degli ecosistemi.
La montagna non è mai così straordinaria come quando sconvolge le nostre categorie, e possiamo dare un nuovo significato alle cosiddette "Cattedrali della terra", trascendendo le credenze tradizionali con uno sguardo contemporaneo ma non per questo meno incantato.
Information
Author | Andrea Bettega |
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