Omelia di mons. Roberto Repole alla Messa nella parrocchia di San Lorenzo Martire a Cavour, 22-01-23

Jan 22, 2023 · 10m 38s
Omelia di mons. Roberto Repole alla Messa nella parrocchia di San Lorenzo Martire a Cavour, 22-01-23
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Omelia di mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, alla Messa nella parrocchia di San Lorenzo Martire a Cavour, 22 gennaio 2023 RIFERIMENTI BIBLICI: Prima lettura: Is...

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Omelia di mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, alla Messa nella parrocchia di San Lorenzo Martire a Cavour, 22 gennaio 2023

RIFERIMENTI BIBLICI:
Prima lettura: Is 8,23b-9,3
Salmo responsoriale: Sal 26 (27)
Seconda lettura: 1 Cor 1,10-13.17
Vangelo: Mt 4,12-23
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Comments
F

Federica

1 year ago

Anche oggi il nostro Arcivescovo Roberto ci offre un preziosissimo invito alla riflessione sulla vicinanza di Dio all'umanità, che Gesù stesso è venuto a rivelarci con la Sua Persona. Grazie di cuore! Giovanni, voce potente del deserto, tace, perchè in carcere. Si leva invece un'altra voce, una voce libera che apre alla libertà. E' quella di un giovane rabbi, nientemeno che il Figlio di Dio e Dio Egli stesso. Gesù sceglie la Galilea delle genti, un crogiolo di realtà culturali e religiose, un'area di passaggio e di confusione. Dice Isaia: " Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta". La Luce è arrivata e chiede la conversione, offrendo la Sua luce, l'unica luce che può vincere l'ombra, le tenebre e la morte. Perchè questa Luce è Lui! E' Lui stesso a dircelo: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Gv8,12). E offre a tutti di volare alto, di scoprire che non siamo soli, che la felicità è possibile. Insieme a Lui e insieme agli altri. E infatti Gesù, mentre cammina lungo il mare di Galilea, chiama subito altre persone, i primi discepoli. E continua a chiamare. Anche oggi, anche noi. A diffondere la Bella Notizia, a coltivare i germogli di bene che vediamo nella nostra realtà quotidiana, a metterci in relazione con Lui e con gli altri e quindi a coltivare l'umiltà. Bellissima questa riflessione del nostro Arcivescovo contenuta in un suo studio ecclesiologico: "La Chiesa è chiamata ad essere umile: la sua umiltà si radica nell'umiltà stessa di Dio, che in Gesù Cristo si è compromesso con la terra e l'umanità, e le permette di essere il popolo di Dio animato dallo Spirito Santo. La Chiesa è umile perchè consapevole di essere "in relazione" e "dalla relazione", perchè non deve imporre una verità totalizzante, ma vuole proporre una verità che apre alla libertà". Per aiutare a far germogliare la Vita nel mondo e nel cuore di ognuno. Con il ricordo a Cristo, Via, Verità e Vita, l'augurio di una buona settimana!
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Author Arcivescovo di Torino
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