In occasione dell'uscita in libreria del suo nuovo libro, scritto insieme al giornalista Giorgio Terruzzi, dal titolo Formula 1 backstage - storie di uomini in corsa, l'ex pilota di Formula 1 Riccardo Patrese è stato intervistato nel programma Degiornalist, condotto da Fabiana e Claudio Chiari. Nell'intervista Riccardo Patrese ha anticipato diverse delle storie presenti nel suo libro. In Degiornalist ha parlato di alcuni dei retroscena della sua carriera, che comprende ben 17 anni in Formula 1. Si tratta di una carriera per cui si ritiene fortunato di essere sopravvissuto. Infatti, quando iniziò a gareggiare, la Formula 1 era molto più pericolosa: «Si correva in macchine molto meno sicure, in circuiti meno studiati per la sicurezza». Oltre alla nuove misure di sicurezza, l'avanzamento della tecnica ha anche influenzato l'esperienza di guida. Quando aveva iniziato a guidare lui, ricorda Riccardo Patrese, non aveva «neanche la radio» e doveva quindi fare gli aggiustamenti alla guida da solo. Oggi invece i piloti sono in continuo contatto con il loro box che riesce a sapere in tempo reale tutto quello che avviene sulla macchina tramite i dati telemetrici.