Sette case automobilistiche per una grande rete di ricarica per veicoli elettrici negli USA - 31 luglio | Numero 113
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Il 25 luglio la NASA ha assegnato alla società Blue Origin un contratto da 35 milioni di dollari per continuare a portare avanti la sua innovativa svolta tecnologica: produrre celle...
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Sette importanti case automobilistiche si uniranno per costruire una grande rete di stazioni di ricarica per veicoli elettrici in Nord America. Si tratta di General Motors, BMW, Honda, Hyundai, Kia, Mercedes e Stellantis. Il gruppo ha in mente di dare una spallata alla rivale Tesla, che da tempo investe nel settore ed è forte di una comunicazione e marketing ben sviluppati. Si prevede che questa alleanza porterà a un raddoppio del numero delle stazioni di ricarica veloce negli Stati Uniti e in Canada, dove attualmente ci sono poco meno di 8.700 stazioni di ricarica veloce.
https://www.rinnovabili.it/mobilita/la-tesla-trema-7-major-le-faranno-concorrenza-sulle-stazioni-di-ricarica/
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che definisce una serie di misure urgenti per i lavoratori edili e dell’agricoltura, permettendo di tutelarne la salute in caso di eventi meteo estremi, ondate di calore comprese. Fino a dicembre 2023, i settori più esposti avranno la possibilità di chiedere la cassa integrazione ad ore. Secondo la bozza si partirà con la sottoscrizione di intese tra i datori di lavoro e le sigle sindacali, per adottare dei protocolli e linee guida che tutelino le condizioni psicofisiche dei lavoratori e in un secondo momento verrà attivata la sorveglianza sanitaria.
https://www.rinnovabili.it/greenbuilding/emergenza-climatica-si-dal-cdm-cassa-integrazione-per-edilizia/
Sempre più legati ai diritti umani, sempre più diffusi in ogni angolo del pianeta. E sempre più vittoriosi in tribunale. Secondo i dati dell'UNEP, negli ultimi 5 anni, i processi per il cambiamento climatico sono raddoppiati e in crescita in tutto il mondo. Nel 2017 i contenziosi avviati da cittadini e ong contro governi e multinazionali oil&gas erano 884, l’anno scorso sono arrivati a quota 2.180. Scende la percentuale di cause avviate negli Stati Uniti e sale (al 17%) quella dei paesi in via di sviluppo e dei piccoli stati insulari, più vulnerabili al climate change.
https://www.rinnovabili.it/ambiente/politiche-ambientali/processi-cambiamento-climatico-raddoppiati/
Batterie allo zinco economiche ed efficienti in grado di essere impiegate non solo per l’accumulo elettrico ma anche per la produzione di idrogeno verde. È l’obiettivo su cui sta lavorando un gruppo di scienziati, guidato dal Fraunhofer IZM, all’interno del progetto Zn-H2. Tra i vantaggi del sistema: una densità energetica prossima a 1300 Wh/litro e un fabbisogno elettrico significativamente inferiore rispetto all’elettrolisi. Il primo prototipo realizzato fornisce 8,3 kWh di elettricità per kg di idrogeno rilasciato. Ovviamente l’acqua consumata deve essere ricaricata.
https://www.rinnovabili.it/energia/sistemi-di-accumulo/batterie-allo-zinco-economiche-producono-idrogeno-verde/
Nei primi sei mesi del 2023 l’indice della transizione energetica italiana è migliorato nonostante rimanga nel complesso molto basso. Il progresso è merito dei prezzi dell’energia, oggi lontani dai picchi di agosto 2022 seppure ancora ampiamente superiori alle medie di lungo periodo. Ma ha inciso anche la produzione delle centrali a carbone, finalmente fatta rientrare nei ranghi, e la contrazione dei consumi delle imprese energivore. Nello stesso periodo le rinnovabili sono cresciute. Le stime ENEA ritengono possibile, per la fine dell’anno, una quota complessiva di consumi finali coperta da FER superiore il massimo storico del 2020 (20,4%).
https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/transizione-energetica-italiana-ispred-migliora-poco/
Nelle zone costiere di alcune parti del mondo, i rifiuti di plastica vengono raccolti e bruciati direttamente sul posto. Un processo che produce blocchi di plastiglomerato, una sorta di rocce artificiali contenenti anche componenti naturali come frammenti di corallo e sabbia. Un nuovo studio ha dimostrato, utilizzando campioni provenienti dall’Indonesia, che il plastiglomerato rappresenta un rischio ambientale maggiore per ecosistemi costieri come praterie di alghe, mangrovie o barriere coralline. La plastica fusa, infatti, si decompone più rapidamente in microplastiche ed è anche contaminata da inquinanti organici.
https://www.rinnovabili.it/ambiente/inquinamento/i-blocchi-di-plastiglomerato-minacciano-le-coste-tropicali/
E se usassimo l’idrogeno al posto delle più convenzionali batterie per stoccare l'energia solare domestica? Nasce così il progetto pilota della Sekisui House, agenzia immobiliare giapponese che ha da tempo intrapreso un programma di decarbonizzazione e autosufficienza energetica del proprio parco alloggi. Dallo scorso mese, la società sta lavorando su un innovativo concept di casa a idrogeno solare. L'idea è quella di collegare un convenzionale impianto fotovoltaico ad un piccolo elettrolizzatore. L’idrogeno generato sarebbe immagazzinato chimicamente e in maniera sicura in una particolare lega per poi essere usato al momento del bisogno attraverso un gruppo di celle a combustibile.
https://www.rinnovabili.it/energia/idrogeno/casa-a-idrogeno-solare/
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