Utilizzo ed efficacia di antidepressivi e antipsicotici: cosa dicono le persone? Intervento di Barbara D'Avanzo
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Description
In Italia, tutti i giorni, due milioni e mezzo di persone prendono antidepressivi e 600mila persone anti-psicotici”. Barbara D’AvanzoVi proponiamo l’intervento di Barbara D’Avanzo, ricercatrice presso il Dipartimento di Ricerca...
show more“Il ricorso al farmaco non deve essere considerato in sé la prima risposta, necessaria ed inevitabile, alle forme di sofferenza psichica. Soprattutto deve essere contrastato il principio attualmente dominante che prevede di iniziare subito una terapia farmacologica e, poi forse, se disponibile, offrire un intervento “non farmacologico” (psico-sociale). In molti casi, possono essere offerti interventi non farmacologici di pari o superiore efficacia (come ad esempio nel caso dei disturbi d’ansia e depressivi).” Proposte e indicazioni di buona pratica per un uso appropriato dei farmaci nei percorsi di cura” (clicca qui per leggerlo)
In sostanza, proponiamo che:
- Il farmaco non sia considerato la prima o unica risposta, e che vadano rinforzati, e resi disponibili in ogni servizio, tutti gli altri interventi non farmacologici, da considerare indispensabili, non opzionali;
- si standardizzino gli strumenti per il controllo e la correzione di un uso inappropriato dei farmaci, quali ingiustificate politerapie, associazioni tra classi diverse, uso prolungato di benzodiazepine, prescrizioni off-label. Si chiede che questi meccanismi di controllo entrino a far parte deisistemi informativi dei Dipartimenti di Salute Mentale;
- si utilizzino progetti e contratti scritti condivisi sulla terapiafarmacologica, secondo un modello di percorsi di cura condivisi in cui tutta la rete intorno all’utente sia inclusa e possa contribuire, assumendosi una responsabilità esplicita rispetto al percorso terapeutico;
- si conducano regolarmente monitoraggi sulla salute fisica, come parte dell’attività di cura e strettamente connessa alla prescrizione farmacologica, e quindi senza delegarli al medico di medicina generale;
- si riconosca e si disincentivi l’uso del farmaco come forma di contenzione chimica;
- si introducano – e si ribadiscano periodicamente, nelle occasioni di aggiornamento – i principi per l’uso razionale: dose minima efficace, titolazione, eliminazione tendenziale delle politerapie;
- si introducano strumenti per facilitare i percorsi di ‘deprescrizione’, nelle situazioni a decorso favorevole e per le persone che lo richiedano;
- si imponga ai DSM di rendere conto dell’utilizzo di psicofarmaci e si sottragga il sostanziale monopolio della formazione alle case farmaceutiche, riducendo gli spazi di rapporto personale diretto degli informatori scientifici col singolo medico a favore di momenti pubblici di informazione e discussione;
- si costituisca una task force nazionale che produca un documento di raccomandazioni. (Nota bene: Un esempio interessante è rappresentato dalle “Raccomandazioni per l’impiego dei farmaci antipsicotici nel trattamento a lungo termine delle persone con disturbi schizofrenici” della Regione Emilia-Romagna.)
Information
Author | Ipse Lab APS |
Organization | Edgardo Reali |
Website | radio32.net |
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