Un paese di circa 500 abitanti in cui si respira una profonda fede religiosa e in cui l'orologio del tempo sembra essersi fermato a quando i rustici e i fienili erano le uniche costruzioni nelle zone di montagna: questa è Vallada Agordina. Situata nella Valle del Biois, è composta da 7 diverse frazioni: Mas, Celat, Andrich, Sacchet, Toffol, Piaz e Cogul. Qui gli amanti delle escursioni possono deliziarsi delle cime del Gruppo della Marmolada, mentre i turisti interessati alla storia e alla cultura delle Dolomiti possono trovare in questo Comune agordino tante perle interessanti, passeggiando per le viuzze e le piccole e graziose piazze del paese. Vallada Agordina è attraversata da una fitta rete di sentieri escursionistici: un intrico ricchissimo di antiche mulattiere collega le frazioni del Comune, mentre molti sentieri CAI portano alla scoperta del patrimonio montano. Vallada Agordina è, inoltre, tappa dell’itinerario storico-culturale dell’“Alta Via dei Pastori”, un trekking plurigiornaliero che abbraccia i luoghi più rappresentativi della media montagna in Val Biois. In chiave turistica, il punto di forza di Vallada Agordina sta proprio nell’assenza del turismo di massa, cosa che permette al visitatore di godere dell’atmosfera più autentica delle vere Dolomiti. Le sue origini vengono fatte risalire al 720 d.C. e sono collegate alla leggenda di Celentone, dal quale discende il nome del monte sopra Vallada, che, sfuggito ai barbari, diventò capo e protettore delle genti della vallata e le convertì al cattolicesimo. Lo spiccato interesse religioso degli abitanti di Vallada, così come veniva chiamata prima della variazione toponomastica dei comuni agordini, avvenuta nel 1964, emerge dai numerosi affreschi spirituali dipinti sulle facciate delle antiche case. La Val Biois, infatti, è anche nota come “Valle con i Santi alle finestre” proprio per la presenza di queste antiche opere pittoriche murali a tema religioso, alcune fatte risalire addirittura al XVII secolo. Assieme ai Comuni di Canale d’Agordo e Falcade, Vallada Agordina condivide la grandissima presenza dei “tabià”: i tipici ed originali fienili in legno delle Dolomiti. Queste affascinanti costruzioni in legno si trovano sparse quasi uniformemente su tutto il territorio e sono molto facili da individuare. In tutte le Dolomiti non c’è una valle che ne presenti tanti quanti ne ha la Val Biois, per un totale di quasi 300 fienili tutti da ammirare. Molti sono gli edifici religiosi che caratterizzano l’area. Il più interessante è la chiesa di San Simon, dichiarata monumento nazionale nel 1894 e già citata in una bolla di Papa Lucio III, nel 1185. Al suo interno sono custodite le spoglie del poeta Valerio Da Pos, le cui gesta artistiche sono ricordate da due lapidi: una riporta un pensiero dedicatogli dai suoi compaesani e l'altra l'iscrizione tombale pensata da lui stesso prima di morire. Le pareti interne sono ornate dai numerosi affreschi dell'artista Paris Bordone e risalgono al 1549. Da non tralasciare il favoloso organo del Callido del 1800. Molto suggestiva è anche la contigua sede della Confraternita della Beata Vergine dei Battuti, antica istituzione di accoglienza e soccorso dei poveri, risalente al XIV Secolo. Piccola curiosità. Addentrandosi nei boschi di Vallada, si respira un’aria magica. Talmente magica che, secondo la leggenda, tra gli alberi si nasconda “El Ganbaretol”, un simpatico e dispettoso folletto.
show less
Comments