"Voci Migranti" - L'uomo che sa tenere il cuore aperto
Oct 2, 2021 ·
21m 38s
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Description
I protagonisti di queste storie sono: Yacub, Takiou, Bailo, Diarra, Souleymane, Oumar, Zahir, Mohamed, Kossai, Islam, Ossama, Ahmed, Ali, Sekouba. 🤓 Le traduzioni in italiano degli interventi in francese dei...
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I protagonisti di queste storie sono: Yacub, Takiou, Bailo, Diarra, Souleymane, Oumar, Zahir, Mohamed, Kossai, Islam, Ossama, Ahmed, Ali, Sekouba.
🤓 Le traduzioni in italiano degli interventi in francese dei giovani migranti.
🌼 Bailo aveva perso la speranza e non dimenticherà mai il giorno in cui ha deciso di lasciare la Guinea, era il 20 di maggio. È passato dal Burkina Faso, poi è arrivato in Niger dove è rimasto a lavorare due settimane perché il lavoro era troppo duro e aveva solo i soldi per poter mangiare. Da lì, la traversata nel deserto fino ad arrivare a Tamanrasset, in Algeria, crocevia delle rotte migratorie. Ha viaggiato lungo tutta l'Algeria, tra la costa, la capitale e di nuovo il deserto. Non importava dove dormiva. Un giorno, al telefono con un amico ha detto "Sono diventato grande" -sicuramente per farsi coraggio e andare in Libia-. Da lì è iniziato il vero inferno, mesi e mesi di lavori forzati fino allo sfinimento per avere solo un po' d'acqua e un po' di biscotti. Si è detto "la mia vita non conta più". Poi, l'opportunità di lasciare la Libia, il salvataggio dell'Alan Kurdi che ci tiene a ringraziare tutta l'equipe. Conclude dicendo che ora la vita comincia piano piano, sta andando a scuola e sta imparando la lingua italiana. Dobbiamo continuare a sperare
⚽ Takiou viene dal Togo ed è arrivato in Italia il 26 settembre (anche lui era come Bailo sulla nave Alan Kurdi), vive a Sarroch nella comunità Su Coccu del Sicomoro. Dice che fa del suo meglio per capire e apprendere la lingua italiana. Il suo obiettivo, imparare la lingua, è trovare gli strumenti per poter vivere e avere un po' di soldi da spedire alla sua famiglia: la mamma, tre sorelle e un fratello più piccoli. Il padre invece non c'è più, era stato ucciso per questioni politiche.
Adesso è contento e, anche se non è facile vivere in comunità con persone di diversa cultura e nazionalità (Ci sono egiziani, algerini, guineani e gambiani), mangia bene, vive bene e dice "Vedremo cosa ci riserva il domani". È contento del laboratorio, non tanto perché ha parlato di sé ma per aver potuto conoscere anche le altre culture. La sua passione è il calcio.
Grazie a loro abbiamo vissuto un “luogo del pensiero, dove l'uomo del futuro sta crescendo con l'idea di sé, ma senza perdere l'idea del mondo.
Dove l'uomo più solo non è mai in un deserto se non chiude il proprio cuore, ma ogni giorno sa tenere il cuore aperto.”
I “minori stranieri” che abitano la Comunità Su Coccu di Sarroch (CA)…abbiamo condiviso un percorso di conoscenza e di scambio utilizzando come punto e linguaggio di incontro il testo di Gaber-Luporini “Il luogo del pensiero”…i ragazzi lo hanno accolto, indagato, traslato nelle loro lingue di provenienza (Gambia, Sierra Leone, Togo, Guinea, Egitto, Algeria, Kosovo) e riproposto, in poche settimane, in una sorta di racconto individuale e collettivo…
Con il contributo della Cooperativa Sicomoro
Musiche:
Radiodervish – Out of time
Raoul Moretti – Nel fluire
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🤓 Le traduzioni in italiano degli interventi in francese dei giovani migranti.
🌼 Bailo aveva perso la speranza e non dimenticherà mai il giorno in cui ha deciso di lasciare la Guinea, era il 20 di maggio. È passato dal Burkina Faso, poi è arrivato in Niger dove è rimasto a lavorare due settimane perché il lavoro era troppo duro e aveva solo i soldi per poter mangiare. Da lì, la traversata nel deserto fino ad arrivare a Tamanrasset, in Algeria, crocevia delle rotte migratorie. Ha viaggiato lungo tutta l'Algeria, tra la costa, la capitale e di nuovo il deserto. Non importava dove dormiva. Un giorno, al telefono con un amico ha detto "Sono diventato grande" -sicuramente per farsi coraggio e andare in Libia-. Da lì è iniziato il vero inferno, mesi e mesi di lavori forzati fino allo sfinimento per avere solo un po' d'acqua e un po' di biscotti. Si è detto "la mia vita non conta più". Poi, l'opportunità di lasciare la Libia, il salvataggio dell'Alan Kurdi che ci tiene a ringraziare tutta l'equipe. Conclude dicendo che ora la vita comincia piano piano, sta andando a scuola e sta imparando la lingua italiana. Dobbiamo continuare a sperare
⚽ Takiou viene dal Togo ed è arrivato in Italia il 26 settembre (anche lui era come Bailo sulla nave Alan Kurdi), vive a Sarroch nella comunità Su Coccu del Sicomoro. Dice che fa del suo meglio per capire e apprendere la lingua italiana. Il suo obiettivo, imparare la lingua, è trovare gli strumenti per poter vivere e avere un po' di soldi da spedire alla sua famiglia: la mamma, tre sorelle e un fratello più piccoli. Il padre invece non c'è più, era stato ucciso per questioni politiche.
Adesso è contento e, anche se non è facile vivere in comunità con persone di diversa cultura e nazionalità (Ci sono egiziani, algerini, guineani e gambiani), mangia bene, vive bene e dice "Vedremo cosa ci riserva il domani". È contento del laboratorio, non tanto perché ha parlato di sé ma per aver potuto conoscere anche le altre culture. La sua passione è il calcio.
Grazie a loro abbiamo vissuto un “luogo del pensiero, dove l'uomo del futuro sta crescendo con l'idea di sé, ma senza perdere l'idea del mondo.
Dove l'uomo più solo non è mai in un deserto se non chiude il proprio cuore, ma ogni giorno sa tenere il cuore aperto.”
I “minori stranieri” che abitano la Comunità Su Coccu di Sarroch (CA)…abbiamo condiviso un percorso di conoscenza e di scambio utilizzando come punto e linguaggio di incontro il testo di Gaber-Luporini “Il luogo del pensiero”…i ragazzi lo hanno accolto, indagato, traslato nelle loro lingue di provenienza (Gambia, Sierra Leone, Togo, Guinea, Egitto, Algeria, Kosovo) e riproposto, in poche settimane, in una sorta di racconto individuale e collettivo…
Con il contributo della Cooperativa Sicomoro
Musiche:
Radiodervish – Out of time
Raoul Moretti – Nel fluire
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Author | Radio Dosti |
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