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A costruire un mondo nuovo. Giovani comunisti verso Livorno (e verso Mosca). Questo podcast ricostruisce e racconta i percorsi di viaggio verso Livorno, ma anche i percorsi di vita e...
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A costruire un mondo nuovo.
Giovani comunisti verso Livorno (e verso Mosca).
Questo podcast ricostruisce e racconta i percorsi di viaggio verso Livorno, ma anche i percorsi di vita e politici, di alcuni dei giovani protagonisti del momento fondativo del Partito comunista d’Italia avvenuto con il congresso svoltosi al teatro San Marco di Livorno nel 1921.
I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes.
La direzione scientifica è di Luciano Marrocu, la ricerca e selezione dei materiali storici é di Parizia Baldino, Maurizio De Roma e Stefania Marongiu, Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione.
Le voci sono di Elio Turno Arthemalle, Michela Atzeni e Leonardo Tomasi. La realizzazione è di Quarantacinque Audiolibri & Doppiaggio di Michela Atzeni. La grafica è di Gabriele Calvisi.
Il podcast nasce da un progetto della Fondazione Enrico Berlinguer in partenariato con la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e il Centro Servizi Culturali (CSC) di Carbonia della Società Umanitaria, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali.
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Giovani comunisti verso Livorno (e verso Mosca).
Questo podcast ricostruisce e racconta i percorsi di viaggio verso Livorno, ma anche i percorsi di vita e politici, di alcuni dei giovani protagonisti del momento fondativo del Partito comunista d’Italia avvenuto con il congresso svoltosi al teatro San Marco di Livorno nel 1921.
I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes.
La direzione scientifica è di Luciano Marrocu, la ricerca e selezione dei materiali storici é di Parizia Baldino, Maurizio De Roma e Stefania Marongiu, Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione.
Le voci sono di Elio Turno Arthemalle, Michela Atzeni e Leonardo Tomasi. La realizzazione è di Quarantacinque Audiolibri & Doppiaggio di Michela Atzeni. La grafica è di Gabriele Calvisi.
Il podcast nasce da un progetto della Fondazione Enrico Berlinguer in partenariato con la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e il Centro Servizi Culturali (CSC) di Carbonia della Società Umanitaria, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali.
A costruire un mondo nuovo.
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13 SEP 2024 · Jules Humbert-Droz. Da pastore di Dio a rivoluzionario di professione
Non ha ancora trent’anni Humbert-Droz, incaricato dall’Internazionale comunista di presenziare a Livorno al XVII congresso del Partito socialista italiano, ma ha alle spalle un curriculum tanto ricco quanto variegato. Ha studiato Teololgia ed è stato per un breve periodo il pastore di una comunità del Giura. Ora è però un rivoluzionario di professione e farà di tutto per meritarsi, anche a Livorno, i’appellativo di “Occhio di Mosca”.
Nel gennaio 1921 il tempo dell’incertezza e della delusione è ancora lontano. Jules è sul treno che lo porterà a Livorno dove parteciperà al XVII congresso del PSI. Riflette sull’importanza che avrebbe l’allinearsi a Mosca di un grande partito socialista come quello italiano. Conosce bene Giacinto Menotti Serrati, il leader della frazione massimalista, che non ha problemi ad accettare i 21 punti, ma non vuole dividersi dai riformisti di Turati. Il più autorevole esponente dei cosiddetti comunisti puri, Amadeo Bordiga -sostenuto dal gruppo dei torinesi, Gramsci, Togliatti, Terracini- respinge come un’eresia l’idea di accompagnarsi a Turati. Al teatro Goldoni, dove si svolge il congresso, Humbert-Droz siede nello spazio riservato agli invitati stranieri. Fa un breve intervento di saluto ma soprattutto segue con grande attenzione i lavori. Dopo che il delegato dell’Internazionale Comunista, l’ungherese Matyas Rakosi, ha ribadito la linea di Mosca, e cioè l’espulsione dall’Internazionale Comunista per coloro che voteranno la mozione di Serrati, le posizioni si sono ulteriormente radicalizzate. A un estremo Turati, che ha pronunciato un accorato discorso in difesa della tradizione riformista del socialismo italiano, all’altro i comunisti duri e puri di Bordiga. In mezzo Serrati, che vorrebbe conciliare ciò che al momento pare inconciliabile.
Il podcast “A costruire un mondo nuovo. Giovani comunisti verso Livorno (e verso Mosca)”.ricostruisce e racconta i percorsi di viaggio verso Livorno, ma anche i percorsi di vita e politici, di alcuni dei giovani protagonisti del momento fondativo del Partito comunista d’Italia avvenuto con il congresso svoltosi al teatro San Marco di Livorno nel 1921.
Questo podcast è stato prodotto nell’ambito di un progetto della Fondazione Enrico Berlinguer in partenariato con la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e il Centro Servizi Culturali (CSC) di Carbonia della Società Umanitaria, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali.
La direzione scientifica dell’intero progetto è di Luciano Marrocu, storico dell’età contemporanea.
I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes. Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione.
Le voci sono di Elio Turno Arthemalle, Michela Atzeni e Leonardo Tomasi.
La realizzazione è di Quarantacinque Audiolibri & Doppiaggio di Michela Atzeni. La grafica è di Gabriele Calvisi.
Puntata I A Mosca, a Mosca
Puntata II Il viaggio di Umberto Terracini
Puntata III Teresa Noce
Puntata IV Luigi Polano
Puntata V Jules Humbert-Droz. Da pastore di Dio a rivoluzionario di professione
Puntata VI Giuseppe Berti
Puntata VII Rita Montagnana
Puntata VIII Luigi Longo
Puntata IX il congresso di Livorno
10 SEP 2024 · «Per la dritta via»: Luigi Polano, il massimalismo e i giovani.
Ultimo di otto figli Luigi Polano nasce a Sassari il 3 aprile 1897 in una famiglia di commercianti con orientamento repubblicano-radicale. La sua militanza socialista sarà nei primi anni incentrata sulla promozione del pacifismo e l’opposizione alla guerra, ideali per i quali verrà arrestato nel 1918. Segretario della Federazione giovanile dei socialisti italiani di Sassari, entrerà poi a far parte del Comitato esecutivo nazionale. Nel 1921, al congresso di Livorno, aderirà alla frazione scissionista e porterà nel Partito comunista d’Italia molti dei giovani della Federazione giovanile socialista. Con l’instaurazione del governo fascista verrà arrestato e sottoposto a domicilio coatto nella sua regione di nascita. Vive gli anni del regime attivandosi all’estero per contrastare la dittatura; negli anni della guerra civile sarà in Spagna e in quelli della Seconda guerra mondiale in Unione sovietica da dove condurrà trasmissioni radiofoniche per contrastare la propaganda fascista. Alla fine della Seconda guerra mondiale, nel 1945, tornato in Sardegna, ricoprirà il ruolo di segretario della Federazione sassarese del Partito comunista italiano e tra il 1948 e il 1968 verrà eletto deputato e senatore nelle fila del PCI.
Il podcast “A costruire un mondo nuovo. Giovani comunisti verso Livorno (e verso Mosca)”.ricostruisce e racconta i percorsi di viaggio verso Livorno, ma anche i percorsi di vita e politici, di alcuni dei giovani protagonisti del momento fondativo del Partito comunista d’Italia avvenuto con il congresso svoltosi al teatro San Marco di Livorno nel 1921.
Questo podcast è stato prodotto nell’ambito di un progetto della Fondazione Enrico Berlinguer in partenariato con la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e il Centro Servizi Culturali (CSC) di Carbonia della Società Umanitaria, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali.
La direzione scientifica dell’intero progetto è di Luciano Marrocu, storico dell’età contemporanea.
I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes. Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione.
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La realizzazione è di Quarantacinque Audiolibri & Doppiaggio di Michela Atzeni. La grafica è di Gabriele Calvisi.
Puntata I A Mosca, a Mosca
Puntata II Il viaggio di Umberto Terracini
Puntata III Teresa Noce
Puntata IV Luigi Polano
Puntata V Jules Humbert-Droz. Da pastore di Dio a rivoluzionario di professione
Puntata VI Giuseppe Berti
Puntata VII Rita Montagnana
Puntata VIII Luigi Longo
Puntata IX il congresso di Livorno
6 SEP 2024 · Teresa Noce. Imparare a dire di no.
Teresa Noce è una delle donne che fondarono il partito comunista d’Italia, e continuerà ad essere una figura centrale di quel partito sino al secondo dopoguerra. La puntata si apre con un flashforward rispetto alle vicende del 1921, che ne racconta l’attività antifascista durante il Ventennio mussoliniano, il ruolo nella Costituente, e l’attività parlamentare nella prima legislatura repubblicana a sostegno dei diritti delle donne, sino al ritiro dalla vita politica a seguito della presa di posizione pubblica a proposito del proprio divorzio con Luigi Longo. La puntata torna poi indietro nel tempo, per delineare il profilo umano e politico che porta quella giovane donna, classe 1900, a sostenere la fondazione del partito comunista. Si racconta quindi delle origini umili di Noce, che entra giovanissima nel mondo del lavoro, e altrettanto giovane scopre il socialismo, grazie al fratello maggiore. Proprio la morte del fratello, nel 1918, la convince ad avere un ruolo più attivo nel partito. Attraverso Noce la puntata si addentra nella Torino in cui nasce l’Ordine nuovo di Antonio Gramsci, la Torino delle occupazioni delle fabbriche, e dell’evidente divergenza tra i metodi e gli obiettivi dei riformisti rispetto a quelli dei comunisti. In chiusura vediamo Noce che si iscrive – a 21 anni non ancora compiuti – in quel partito che crede servirà ad affermare i suoi diritti come lavoratrice.
Il podcast “A costruire un mondo nuovo. Giovani comunisti verso Livorno (e verso Mosca)”.ricostruisce e racconta i percorsi di viaggio verso Livorno, ma anche i percorsi di vita e politici, di alcuni dei giovani protagonisti del momento fondativo del Partito comunista d’Italia avvenuto con il congresso svoltosi al teatro San Marco di Livorno nel 1921.
Questo podcast è stato prodotto nell’ambito di un progetto della Fondazione Enrico Berlinguer in partenariato con la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e il Centro Servizi Culturali (CSC) di Carbonia della Società Umanitaria, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali.
La direzione scientifica dell’intero progetto è di Luciano Marrocu, storico dell’età contemporanea.
I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes. Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione.
Le voci sono di Elio Turno Arthemalle, Michela Atzeni e Leonardo Tomasi.
La realizzazione è di Quarantacinque Audiolibri & Doppiaggio di Michela Atzeni. La grafica è di Gabriele Calvisi.
Puntata I A Mosca, a Mosca
Puntata II Il viaggio di Umberto Terracini
Puntata III Teresa Noce
Puntata IV Luigi Polano
Puntata V Jules Humbert-Droz. Da pastore di Dio a rivoluzionario di professione
Puntata VI Giuseppe Berti
Puntata VII Rita Montagnana
Puntata VIII Luigi Longo
Puntata IX il congresso di Livorno
3 SEP 2024 · Il viaggio di Umberto Terracini
Il giovane e brillante avvocato torinese Umberto Terracini è sul treno che lo porterà a Livorno, dove parteciperà come rappresentate della sinistra estrema al XVII congresso del Partito socialista italiano. Guarda il paesaggio e prepara mentalmente il discorso che farà a Livorno. È immerso in questi gravosi pensieri, Umberto, quando la donna che nello scompartimento sta proprio di fronte a lui lo chiama alla conversazione: un’eventualità, questa, che non aveva preso in considerazione. “Cosa legge di bello, avvocato Terracini?” Ma come si permette questa? gli verrebbe da rispondere, ma traduce il fastidio in una sorta di sorriso, sghembo quanto si vuole ma pur sempre un sorriso. “Forse si chiede come faccio a conoscerla…” “In effetti…” Madama Lisabetta la chiama ora Umberto, che finalmente l’ha ben inquadrata ricordando come sua madre gliene abbia parlato spesso. Una bravissima sarta ma anche una donna coraggiosa, che è riuscita a sopravvivere, liberandosene, a un marito ubriacone e manesco. Dopo brevi convenevoli, la conversazione si è accesa. Per Umberto si tratta - usiamo le sue parole- di “tastare il polso alle masse”: ciò che non sempre gli è possibile dal chiuso della redazione dell’Ordine Nuovo. Capita però che i discorsi di Madama Lisabetta non siano esattamente quelli che il compagno Terracini vorrebbe sentire. Si tratta di generiche accuse ai politici -socialisti compresi- “che pensano solo a sé e ingrassano sulle spalle della povera gente”. Ce l’ha, Madama Lisabetta, contro gli scioperi che colpiscono prima di tutto la gente comune : quanto agli scioperanti … “voglia di lavorare saltami addosso”.
Il podcast “A costruire un mondo nuovo. Giovani comunisti verso Livorno (e verso Mosca)”.ricostruisce e racconta i percorsi di viaggio verso Livorno, ma anche i percorsi di vita e politici, di alcuni dei giovani protagonisti del momento fondativo del Partito comunista d’Italia avvenuto con il congresso svoltosi al teatro San Marco di Livorno nel 1921.
Questo podcast è stato prodotto nell’ambito di un progetto della Fondazione Enrico Berlinguer in partenariato con la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e il Centro Servizi Culturali (CSC) di Carbonia della Società Umanitaria, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali.
La direzione scientifica dell’intero progetto è di Luciano Marrocu, storico dell’età contemporanea.
I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes. Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione.
Le voci sono di Elio Turno Arthemalle, Michela Atzeni e Leonardo Tomasi.
La realizzazione è di Quarantacinque Audiolibri & Doppiaggio di Michela Atzeni. La grafica è di Gabriele Calvisi.
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Puntata II Il viaggio di Umberto Terracini
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Puntata V Jules Humbert-Droz. Da pastore di Dio a rivoluzionario di professione
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Puntata IX il congresso di Livorno
30 AUG 2024 · A Mosca, a Mosca.
Mentre l’Armata Rossa marcia verso Varsavia, in una guerra di conquista “rivoluzionaria”, a Mosca si riunisce il secondo congresso dell’Internazionale Comunista, che è di fatto quello di fondazione.
L’obiettivo dichiarato è quello di preparare, dopo la rivoluzione russa dell’Ottobre 1917, la rivoluzione mondiale.
Gli italiani si distinguono per la vivacità: negli ambienti del socialismo internazionale hanno fama di rissosi e, soprattutto sulle questioni teoriche, non si fanno certo sfuggire le occasioni di polemica. Alle discussioni ufficiali, ne seguono altre nei corridoi o in incontri face to face. Serrati, una sorta di capo delegazione degli italiani, nei primi giorni dei lavori incontra Lenin, il quale non tarda a porre la questione per lui più importante: “Voi socialisti italiani, vi dovete liberare di Turati.” Serrati non ci sta: considera i riformisti parte integrante della tradizione socialista italiana, e non ci pensa minimamente a liberarsi di loro. Ricevuta la strigliata da Lenin, fa pure l’offeso, rifiutandosi di andare a una riunione del Soviet di Mosca dove dovrebbe parlare. (Ma dalla tribuna congressuale si profonde in dichiarazioni d’umiltà: “Che cosa sono io in confronto al compagno Lenin? Egli è il dirigente della rivoluzione russa. Io rappresento un piccolissimo partito socialista comunista.”) Un altro dirigente bolscevico, Nicolaj Bucharin, si pronuncia sulla questione: “è colpa delle molte decine di avvocatucci italiani che formano la maggioranza del gruppo parlamentare se il PSI non si è deciso a mettere francamente e lealmente l’insegna comunista sulle porte della sua casa.”
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Questo podcast è stato prodotto nell’ambito di un progetto della Fondazione Enrico Berlinguer in partenariato con la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e il Centro Servizi Culturali (CSC) di Carbonia della Società Umanitaria, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali.
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I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes.
La direzione scientifica è di Luciano Marrocu, la ricerca e selezione dei materiali storici é di Parizia Baldino, Maurizio De Roma e Stefania Marongiu, Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione.
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I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes.
La direzione scientifica è di Luciano Marrocu, la ricerca e selezione dei materiali storici é di Parizia Baldino, Maurizio De Roma e Stefania Marongiu, Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione.
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