Neri Pozza Podcast presenta: "Amitav Ghosh. Ritratto di uno scrittore. Raccontare il passato per capire il presente".

Il grande autore indiano parla degli anni della sua formazione, delle sue esperienze e delle sue fonti di ispirazione, offrendo agli ascoltatori un viaggio nell’educazione culturale e civile di uno scrittore che ha trasformato la storia del colonialismo e la questione ambientale in una materia letteraria unica nella narrativa contemporanea.

Migrazioni, siccità, pandemia, guerre, emergenza energetica e sostenibilità, i temi propri del nostro presente, si illuminano di luce nuova nelle tre puntate di questo podcast.


"Amitav Ghosh. Ritratto di uno scrittore" è un podcast originale prodotto da Neri Pozza Editore.
I testi e la voce sono di Amitav Ghosh.
Sono intervenuti Giorgio Brizio (Fridays for Future) e Barbara Nappini (Slow Food Italia).
La sigla, le musiche originali e il sound design sono di Simone Campa.
La post produzione è di Simone Campa con Marco Cimino di Officina Sonora.
Il coordinamento di produzione di è Francesca Colletti e Daniela Pagani.


MUSICHE
Un tema portante dello sviluppo sonoro di questa collana è il canto: canto che evoca pienamente la forte spiritualità di cui è intrisa l’opera dello scrittore, canto come forma di racconto e devozione verso la Madre Terra e le sue creature, canto come espressione di gratitudine e connessione con tutto il Creato. Per esprimere al meglio questo tema, Campa ha scelto le voci evocative di Supriyo Dutta, cosmopolita cantante di Calcutta (India) - città natale dello stesso Ghosh, dove ha registrato per l’occasione i suoi interventi musicali e del virtuoso Aliou Ndiaye Taxuraan di Dakar (Senegal), già prima voce solista dell’Orchestra Nazional del Senegal e oggi componente stabile dell’Orchestra Terra Madre.

Possiamo così ascoltare le voci di Amitav Ghosh, di Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia e Giorgio Brizio, del movimento Fridays for Future, sottolineate ed intervallate dai canti che intonano ora una preghiera tratta dai Veda, un’invocazione alla Madre Terra, ora un canto in lingua wolof del Senegal, dedicata alle meraviglie del creato. I suoni naturali dell’acqua, elemento costante nelle opere di Ghosh, e della foresta acquatica del Sundarbans, nel delta del fiume Gange, sono stati realizzati con semi di mangrovie, conchiglie e tamburi oceanici.

Le musiche di questa collana sono state registrate tra Italia ed India, e vogliono celebrare tanto la bellezza e la ricchezza delle tradizioni musicali indiane, quanto il legame dello scrittore con l’Italia, intessendo un dialogo interculturale tipico dell’Orchestra Terra Madre. Sono infatti musiche suonate ed interpretate sia da musicisti indiani che da musicisti italiani, tra i maggiori esperti di musica indiana del nostro paese.
I musicisti coinvolti, oltre a Simone Campa con tamburi a cornice, tamburi africani, harmonium e flauto armonico, sono Supriyo Dutta, voce, da Calcutta; Aliou Ndiaye Taxuraan, alla voce ed ai sabar dal Senegal; Riccardo Di Gianni, sitar; Franco Rivoira, tabla; Marco Cimino, harmonium indiano.