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4 FEB 2025 · GAZA ORA messages from a dear friend, letture sceniche dei testi delle testimonianze dell’attore e produttore teatrale Hossam al-Madhoun della compagnia Theatre for Everybody a Gaza.
I testi sono stati letti in occasione del Festival delle Migrazioni il 18 settembre 2024 a Torino.
Costruito su resoconti diretti e testimonianze degli ultimi dieci mesi, GAZA ORA porta l'ascoltatore dentro la città assediata e lo immerge nella quotidianità di chi non ha più una vita. I messaggi, inviati tra blackout e colpi di mortaio, ci portano per mano tra gli sfollati in evacuazione forzata e le famiglie sotto l’assedio totale, narrando gli sforzi per aiutare vicini e sconosciuti, la scarsità dei rifornimenti, le code, la sofferenza di chi vive senza acqua e a contatto con la morte.
Il filo rosso è la vicenda di Hossam che, separato dalla figlia che studia a Beirut, deve affrontare l’imprevedibile quotidiano insieme alla moglie e all’anziana madre, portando il pubblico in quel lembo di terra dove, ora, si consuma la distruzione d’un popolo e si decide l’equilibrio o il disordine del mondo in cui vivremo.
28 JAN 2025 · GAZA ORA messages from a dear friend, letture sceniche dei testi delle testimonianze dell’attore e produttore teatrale Hossam al-Madhoun della compagnia Theatre for Everybody a Gaza.
I testi sono stati letti in occasione del Festival delle Migrazioni il 18 settembre 2024 a Torino.
Costruito su resoconti diretti e testimonianze degli ultimi dieci mesi, GAZA ORA porta l'ascoltatore dentro la città assediata e lo immerge nella quotidianità di chi non ha più una vita. I messaggi, inviati tra blackout e colpi di mortaio, ci portano per mano tra gli sfollati in evacuazione forzata e le famiglie sotto l’assedio totale, narrando gli sforzi per aiutare vicini e sconosciuti, la scarsità dei rifornimenti, le code, la sofferenza di chi vive senza acqua e a contatto con la morte.
Il filo rosso è la vicenda di Hossam che, separato dalla figlia che studia a Beirut, deve affrontare l’imprevedibile quotidiano insieme alla moglie e all’anziana madre, portando il pubblico in quel lembo di terra dove, ora, si consuma la distruzione d’un popolo e si decide l’equilibrio o il disordine del mondo in cui vivremo.
23 JAN 2025 · L'8 agosto 2019 Israa Ghrayeb, una ragazza palestinese di 21 anni che vive a Beit Sahour, viene brutalmente picchiata da persone della sua famiglia.Da quel momento le proteste scoppiano in tutta la Palestina storica e oltre, raggiungendo anche le donne palestinesi della diaspora.Questa protesta movimentata non solo ha segnato la rinascita di un'ondata di proteste femminili in Palestina, ma ha anche portato all'inizio di un nuovo movimento femminista e anticoloniale: Tal'at.
Federica Stagni è un’assegnista di ricerca in Scienza politica e sociologia alla Scuola Normale superiore di Pisa, da anni si occupa di diversi temi legati alla questione palestinese: dalla resistenza dei movimenti rurali nei territori occupati, al femminismo fino alle pratiche di opposizione agli sfratti dei coloni.
Tra dichiarazioni del movimento, post social, materiale disponibile nell'Archivio della Fondazione Basso, insieme ai dati di prima mano raccolti tramite interviste condotte durante il suo lavoro sul campo nella Palestina storica, in un articolo su Critical Sociology “Quando il femminismo ridefinisce la liberazione nazionale: come il movimento Tal’at ha portato il femminismo al centro della lotta di liberazione nazionale palestinese” cerca di rispondere ad alcune domande.
In che modo questo nuovo movimento di protesta femminista differisce dai precedenti?
Quali sono gli elementi di continuità con i precedenti movimenti delle donne palestinesi?
In che modo questo movimento è riuscito a inquadrare un messaggio aggregante in un territorio così frammentato?
Di femminismo palestinese Stagni ha parlato a lungo a Firenze al convegno dal titolo https://www.radiobullets.com/rubriche/firenze-convegno-violenze-utopie/ che si è tenuto il 30 novembre e il 1 dicembre 2024 al Giardino dei Ciliegi e di cui Radio Bullets è stata media partner.
Abbiamo raccolto il suo racconto.
22 JAN 2025 · GAZA ORA messages from a dear friend, letture sceniche dei testi delle testimonianze dell’attore e produttore teatrale Hossam al-Madhoun della compagnia Theatre for Everybody a Gaza.
I testi sono stati letti in occasione del Festival delle Migrazioni il 18 settembre 2024 a Torino.
Costruito su resoconti diretti e testimonianze degli ultimi dieci mesi, GAZA ORA porta l'ascoltatore dentro la città assediata e lo immerge nella quotidianità di chi non ha più una vita. I messaggi, inviati tra blackout e colpi di mortaio, ci portano per mano tra gli sfollati in evacuazione forzata e le famiglie sotto l’assedio totale, narrando gli sforzi per aiutare vicini e sconosciuti, la scarsità dei rifornimenti, le code, la sofferenza di chi vive senza acqua e a contatto con la morte.
Il filo rosso è la vicenda di Hossam che, separato dalla figlia che studia a Beirut, deve affrontare l’imprevedibile quotidiano insieme alla moglie e all’anziana madre, portando il pubblico in quel lembo di terra dove, ora, si consuma la distruzione d’un popolo e si decide l’equilibrio o il disordine del mondo in cui vivremo.
16 JAN 2025 · È stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco a Gaza a partire da domenica 19 gennaio 2025."Oggi adottiamo un pacchetto di aiuti per 120 milioni di euro a Gaza per affrontare la crisi umanitaria in corso. Sappiamo che la situazione lì è catastrofica e che i palestinesi hanno urgente bisogno di cibo, forniture mediche, tende e altre protezioni", dice la portavoce della Commissione Ue https://www.linkedin.com/in/eva-hrncirova-859a91112/?originalSubdomain=be nel corso di un incontro con la stampa.Nel complesso gli aiuti umanitari dell' Ue a paesi terzi raggiungeranno quest'anno 1,9 miliardi, spiega.
Questo passo, ancora molto fragile, rappresenta un momento fondamentale della guerra su Gaza che va avanti da oltre un anno, scrive oggi l'ong italiana WeWorld.
"Chiediamo che venga rispettato il diritto umanitario internazionale in tutte le fasi di questo accordo e che il cessate il fuoco diventi effettivamente permanente".
"Per quel che riguarda la risposta umanitaria - il nostro lavoro -, ancora niente è cambiato".Per supportare le persone colpite da 15 mesi di bombardamenti, sono necessarie risorse e risposte rapide.
"Ad oggi, le condizioni della popolazione a Gaza rimangono drammatiche: lo sfollamento, le basse temperature, il mancato accesso a beni di primissima necessità e condizioni prolungate di sofferenza".
"Rimaniamo a fianco delle persone a Gaza, continuando a fornire accesso ad acqua, cibo, kit igienici e qualche momento di svago per i bambini e le bambine, e chiediamo che venga fatto il necessario per garantire adeguati aiuti umanitari alla popolazione".
"È per me impossibile tradurre in parole il dolore, la disperazione, il senso di impotenza e le paure riportate in questi ultimi 15 mesi dai nostri colleghi e colleghe di Gaza. Ci auguriamo che questo cessate il fuoco sia duraturo e che ci permetta di continuare a lavorare al miglioramento delle condizioni di vita di una popolazione alla quale in questo momento manca una casa, l’accesso alla salute, all’acqua, al cibo, all’educazione...tutto", dice https://www.linkedin.com/in/dina-taddia-/, CEO WeWorld.
Abbiamo raggiunto a Ramallah Giovanna Fotia, rappresentante della ong per la Palestina.
16 JAN 2025 · L'AWID International Forum è sia un evento comunitario globale che uno spazio di radicale trasformazione personale.
Il Forum riunisce movimenti femministi, per i diritti delle donne, per la giustizia di genere, LBTQI+ e affini, in tutta la diversità e umanità, per connettersi, guarire e prosperare.
Il team di Semia ha partecipato al 15° Forum AWID (Association for Women’s Rights in Development) a Bangkok, un evento che ha riunito oltre 3500 attivist da tutto il mondo.
Ecco il loro racconto
15 JAN 2025 · GAZA ORA messages from a dear friend, letture sceniche dei testi delle testimonianze dell’attore e produttore teatrale Hossam al-Madhoun della compagnia Theatre for Everybody a Gaza.
I testi sono stati letti in occasione del Festival delle Migrazioni il 18 settembre 2024 a Torino.
Costruito su resoconti diretti e testimonianze degli ultimi dieci mesi, GAZA ORA porta l'ascoltatore dentro la città assediata e lo immerge nella quotidianità di chi non ha più una vita. I messaggi, inviati tra blackout e colpi di mortaio, ci portano per mano tra gli sfollati in evacuazione forzata e le famiglie sotto l’assedio totale, narrando gli sforzi per aiutare vicini e sconosciuti, la scarsità dei rifornimenti, le code, la sofferenza di chi vive senza acqua e a contatto con la morte.
Il filo rosso è la vicenda di Hossam che, separato dalla figlia che studia a Beirut, deve affrontare l’imprevedibile quotidiano insieme alla moglie e all’anziana madre, portando il pubblico in quel lembo di terra dove, ora, si consuma la distruzione d’un popolo e si decide l’equilibrio o il disordine del mondo in cui vivremo.
18 DEC 2024 · GAZA ORA messages from a dear friend, letture sceniche dei testi delle testimonianze dell’attore e produttore teatrale Hossam al-Madhoun della compagnia Theatre for Everybody a Gaza.
I testi sono stati letti in occasione del Festival delle Migrazioni il 18 settembre 2024 a Torino.
Costruito su resoconti diretti e testimonianze degli ultimi dieci mesi, GAZA ORA porta l'ascoltatore dentro la città assediata e lo immerge nella quotidianità di chi non ha più una vita. I messaggi, inviati tra blackout e colpi di mortaio, ci portano per mano tra gli sfollati in evacuazione forzata e le famiglie sotto l’assedio totale, narrando gli sforzi per aiutare vicini e sconosciuti, la scarsità dei rifornimenti, le code, la sofferenza di chi vive senza acqua e a contatto con la morte.
Il filo rosso è la vicenda di Hossam che, separato dalla figlia che studia a Beirut, deve affrontare l’imprevedibile quotidiano insieme alla moglie e all’anziana madre, portando il pubblico in quel lembo di terra dove, ora, si consuma la distruzione d’un popolo e si decide l’equilibrio o il disordine del mondo in cui vivremo.
15 DEC 2024 · Le équipe di Medici Senza Frontiere (https://www.radiobullets.com/tag/medici-senza-frontiere/) hanno ricevuto nell'ospedale di Idlib pazienti che erano stati detenuti e imprigionati a Damasco e in altre zone della Siria.
MSF non ha accesso a Damasco, ma questi pazienti sono stati indirizzati a MSF da un'altra organizzazione.
Le équipe mediche di MSF stanno fornendo le cure necessarie per aiutarli a riprendersi.
“Abbiamo in cura un ex detenuta che trascorso 8 anni nella prigione di Sednaya. Oggi ha 27 anni. È entrata in prigione con suo figlio che all’epoca aveva 3 mesi, oggi ne ha 8. Il bambino non sa cosa sia un biscotto, un albero o un uccello, nemmeno un giocattolo con cui giocare. Non sa leggere né scrivere. Ha visto sua madre subire abusi fisici e sessuali. È stato davvero difficile parlare con lui”, raccontano Omar al Omar, responsabile delle attività di salute mentale di MSF a Idlib, e Bilal Mahmood Alsarakibi, responsabile medico di MSF.
Ascolta le testimonianze
10 DEC 2024 · GAZA ORA messages from a dear friend, letture sceniche dei testi delle testimonianze dell’attore e produttore teatrale Hossam al-Madhoun della compagnia Theatre for Everybody a Gaza.
I testi sono stati letti in occasione del Festival delle Migrazioni il 18 settembre 2024 a Torino.
Costruito su resoconti diretti e testimonianze degli ultimi dieci mesi, GAZA ORA porta l'ascoltatore dentro la città assediata e lo immerge nella quotidianità di chi non ha più una vita. I messaggi, inviati tra blackout e colpi di mortaio, ci portano per mano tra gli sfollati in evacuazione forzata e le famiglie sotto l’assedio totale, narrando gli sforzi per aiutare vicini e sconosciuti, la scarsità dei rifornimenti, le code, la sofferenza di chi vive senza acqua e a contatto con la morte.
Il filo rosso è la vicenda di Hossam che, separato dalla figlia che studia a Beirut, deve affrontare l’imprevedibile quotidiano insieme alla moglie e all’anziana madre, portando il pubblico in quel lembo di terra dove, ora, si consuma la distruzione d’un popolo e si decide l’equilibrio o il disordine del mondo in cui vivremo.
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