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da Brand a Friend

  • #326 - Chi Sa, Insegna

    23 JUN 2024 · “Chi sa fa, chi non sa insegna”. Mi ricordo che anche il mio papà lo diceva sempre, per commentare la cattiva qualità degli insegnanti del secolo scorso. Beh i miei ricordi della scuola, elementari, medie e anche una parte dell’università fatta in Italia, confermano al 100% questo detto.  Dei tanti maestri e professori che ho avuto davanti, quasi nessuno era un esperto, nel senso di persone con esperienza, nel settore che insegnava. In altre parole, chi mi insegnava cose, queste cose le aveva per lo più studiate (non so se è il termine giusto) per rimandarle ad altri, non per esercitare un mestiere pagato, una professione, un qualcosa dove sono gli altri a riconoscere e confermare le tue reali competenze e abilità. Solo quando ho avuto la fortuna di studiare in un'università americana, sono entrato per la prima volta in contatto con persone che insegnavano cose su cui avevano già costruito una loro reputazione ed esperienza.  Questi erano professori che dopo aver fatto una buona carriera in un campo specifico, decidevano di salire un gradino più su (di prestigio e di stipendio) e di insegnare agli altri ciò che avevano appreso sul campo. Questi erano veri appassionati, ricercatori, persone che anche fuori dall’aula continuavano ad interessarsi al loro campo di interesse.  Cosa è cambiato da allora ad oggi? - La prima cosa fondamentale che è cambiata è che - dal mio punto di vista - la scuola e le istituzioni accademiche non sono più ne vitali, né efficaci nel fornire ad una persona le conoscenze necessarie per potersi rendere indipendente facendo cose che sono utili ed apprezzate da altri.   Tali istituzioni possono essere diventate indispensabili per poter svolgere determinate professioni (medico, ingegnere, avvocato, etc.) e per poter essere riconosciuti da ordini e congregazioni che sbandierando l’egida di garantire la professionalità dei suoi membri, in realtà controllano e limitano in maniera forte la direzione e il perimetro del loro operato. (Attraverso Internet) chiunque può imparare qualsiasi materia e con la dovuta pratica e studio diventare un esperto, affidabile e riconosciuto, tanto quanto o più di chi ha seguito un percorso accademico tradizionale. 2) E’ possibile scegliere. Mettere a confronto insegnanti diversi e vedere come insegnano e cosa ne pensano i loro studenti (cosa che non era possibile ai miei tempi). Immagina come sarebbe stato diverso infatti se nell’era pre-internet, ogni weekend nelle piazze principali di ogni città, uno avesse avuto la possibilità di partecipare a classi insegnate dai professori e maestri delle istituzioni di quella città. Automaticamente le persone avrebbero potuto confrontare e scegliere i migliori e iscriversi ai loro corsi. 3) Adesso il concetto di insegnare e apprendere è cambiato. Se prima bastava andare su e giù fra i banchi di una classe recitando monologhi senza alcun interesse o capacità nel saper spiegare, coinvolgere e far interagire gli studenti con tali informazioni, oggi, ho hai due palle così e conosci le cose veramente a fondo, o chiunque è in grado di capire che non sei un vero esperto. C’è troppa roba buona in giro, per non saper riconoscere chi sa, conosce e sa comunicare, da chi pretende di sapere perché ha studiato sui libri e passato degli esami.  In conclusione: Se è vero che in passato, persone con poca o zero competenza/esperienza operativa sul campo, potevano ottenere diplomi e lauree che gli aprivano le porte del poter essere insegnanti e professori, contribuendo alla formazione di una classe di educatori di scarsissima qualità e spessore, oggi non è più così. Oggi tutti coloro che hanno delle conoscenze ed esperienze possono insegnare online senza dover avere alcun certificato. Le loro capacità non sono nascoste dentro un’aula, in cui gli studenti sono gli unici testimoni e giudici, ma sono visibili a tutti. Per insegnare oggi, bisogna realmente sapere le cose, perché grazie ad Internet non c’è più il monopolio su chi può insegnare qualcosa a qualcuno. Insegnare, oggi che possiamo vedere e mettere a confronto le lezioni di tanti esperti, è più difficile che fare, perché non basta saper parlare per poter trasmettere in maniera efficace ed interessante, ciò che si conosce. Per questi motivi, e soprattutto per il fatto che insegnare online, da’ la possibilità di accrescere la propria visibilità, autorevolezza e reputazione, oggi chi sa, chi conosce e chi ha esperienza, insegna. Scrivendo libri, creando corsi, costruendo guide e risorse utili. Chi non sa invece, fa consulenze private e insegna in università e scuole private. _______________ Info Utili • Sostieni questo podcast: Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online https://robingood.it/https://Patreon.com/Robin_Good •  Musica di questa puntata: "https://birocratic.bandcamp.com/track/mayhttps://uppbeat.io/track/yeti-music/homewardhttps://uppbeat.io/track/atm/dream-land" by ATM disponibile su Upbeat •  Nella foto di copertina: Mihai Bocsaru. FAO, Roma. Giugno 2004. • Dammi feedback: Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegramhttps://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend • NUOVO! Archivio completo organizzato per temi: https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodOfficial .
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  • #325 - Babbo Natale Non C'è

    15 JUN 2024 · Qualche sera fa' ero in video-conversazione con mio nipote Leo, 8 anni al quale volevo raccontare di una scoperta che sembrava rivoluzionare ciò che ci avevano insegnato a scuola. Nell'introdurre l'argomento ho fatto però un grave errore, dicendogli che praticamente ci trovavamo di fronte ad un altro "Babbo Natale" (intendendo chiaramente con ciò un qualcosa di "non vero", un qualcosa inventato). Non sono riuscito a finire questa frase introduttiva che Leo era in lacrime. Gli avevo distrutto un sogno in un attimo. Mi sono sentito una merda, e ho in un microsecondo provato a sentire tutto il suo dolore. Ma mi sono ripreso subito, riuscendo anche a fare un salvataggio in extremis.  Sono rimasto però un po' triste... soprattutto per aver sottovalutato l'impatto che le mie parole possono avere su Leo. E così ho riflettuto e cercato di ricordare la mia esperienza con la favola di Babbo Natale e con ciò che mi aveva aiutato ad apprendere. Un ricordo in particolare, quello dei regali a puntate, ha segnato in positivo il mio apprezzamento verso le cose e verso il costruire cose pian piano, un pezzetto alla volta. Così come una riflessione importante, sul come sin da piccoli siamo allenati ad affidarci ad altri (istituzioni e persone) per realizzare ciò che sogniamo. Ci piace incrociare le dita e sperare che le cose buone non cambino mai, che il lavoro cresca e che i clienti che abbiamo non vadano via, così come quando eravamo piccoli speravamo che Babbo Natale ci portasse ciò che desideravamo. Ma la realtà è diversa. Inizialmente triste e cruda apparentemente, ma tempratrice e di soddisfazione nella distanza. Non ci sono regali che piovono dal cielo. Le cose dobbiamo sognarle e costruircele da soli. Peccato non ci abbiano allenato da subito a questo fantastico gioco, perché questo è quello che necessita imparare. Sognare e provare a realizzare.   _______________ Info Utili • Sostieni questo podcast: Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online https://robingood.it/https://Patreon.com/Robin_Good •  Musica di questa puntata: "https://birocratic.bandcamp.com/track/mayhttps://uppbeat.io/track/yeti-music/homeward" by Yeti Music disponibile su Upbeat •  Nella foto di copertina: L'autore. Isola di Holbox, Messico. Dic. 2022. • Dammi feedback: Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegramhttps://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend • NUOVO! Archivio completo organizzato per temi: https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodOfficial .
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  • #324 - La Conversazione Infinita

    9 JUN 2024 · C’è una scelta importante da fare quando si usa il web per comunicare, condividere, promuovere e farsi conoscere. Il web può essere visto in due modi. Come un mercato all’aperto nel quale ognuno può mettere i suoi pensieri, idee, punti di vista, consigli e suggerimenti per gli altri, oppure come una lunga chiamata di gruppo asincrona.  Che cosa intendo? Che differenze ci sono fra le due? Nel primo caso il web è inteso ed utilizzato come un posto dove esporre, far conoscere e vendere i propri prodotti e servizi. Questo è l’utilizzo abituale che le persone e le aziende fanno del web. Espongono, insegnano, recitano, proclamano. Nel secondo caso invece il web è inteso come un veicolo di conversazione e scambio mirato a far crescere ed evolvere idee, concetti, così come prodotti e servizi. Ecco, quando il web viene utilizzato come mezzo di conversazione per portare avanti e far evolvere idee e concetti il risultato e l’output che vengono generati, assumono un sapore ed un valore profondamente diverso. Cosa voglio dire? Voglio dire quando siamo al mercato, l’esposizione di tanti prodotti sulle bancarelle è mirata solo ed esclusivamente a vendere di più, curando gli interessi e i benefici esclusivi di quella specifica azienda e delle persone che ci lavorano dentro. Quando invece siamo in una infinita conversazione l’interesse si sposta dall’interesse economico di ogni singola azienda all’interesse generale nel capire meglio l’essenza di cui ci si occupa e modi e maniere per valorizzarla al massimo delle sue potenzialità per tutti, produttori e consumatori. La cosa interessante è che siamo noi, io e te, a decidere quale atteggiamento avere per comunicare e fare marketing.  Siamo un’isola che “spara” il suo verbo, dice ciò che è giusto e cosa funziona e va fatto, oppure ci poniamo come partecipanti in una conversazione globale dove dobbiamo obbligatoriamente tenere conto e citare gli altri, cosa gli altri dicono e come spingere più in là le loro idee e proposte.  Sono troppo filosofico? In poche parole quello che voglio dire è: se scriviamo o produciamo contenuti per il web, qualunque sia l’argomento che trattiamo, abbiamo due possibili strade da poter seguire. - Scriviamo e diamo consigli e suggerimenti, spieghiamo come funziona o come si fa qualcosa, come se fossimo un’isola in mezzo all’oceano. Una radio privata che trasmette le sue canzoni. - Scriviamo, pensando di partecipare ad una conversazione (probabilmente già avviata da altri) e diamo un contributo utile, aggiungendo, rifinendo, spiegando meglio, arricchendo ciò che è stato detto, nel mentre riconosciamo, citiamo, menzioniamo e ci ricolleghiamo alle idee che altri hanno condiviso. In questo modo, non solo possiamo continuare a produrre contenuti, promuovere, a migliorare la nostra visibilità ed autorevolezza, e a vendere… ma facendo contemporaneamente qualcosa di realmente importante ed utile. Aiutare il nostro settore, ciò che ci interessa e ci sta a cuore ad evolversi in maniera armoniosa, attraverso questa infinita conversazione aperta.  Morale della favola: Il modo in cui utilizziamo il web può avere un impatto significativo non solo sulla nostra visibilità e successo individuale, ma anche sulla crescita e l'evoluzione del nostro settore e dell’umanità intera così come il valore che ne deriviamo.  Possiamo scegliere di trattare il web come un mercato dove esporre e vendere, focalizzandoci solo sui nostri interessi, oppure come una piattaforma di conversazione aperta dove contribuire al progresso comune. La seconda opzione, basata sulla partecipazione e la condivisione, contribuisce a un'evoluzione armoniosa e benefica per tutti, arricchendo il dialogo globale, riconoscendo e ampliando le idee degli altri, e creando un valore condiviso che beneficia tutti, produttori e consumatori. I curatori di contenuti sono l’esempio perfetto di persone che facilitano e permettono che le nostre idee e conversazioni possano evolversi.  _______________ Info Utili • Sostieni questo podcast: Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online https://robingood.it/https://Patreon.com/Robin_Good •  Musica di questa puntata: "https://birocratic.bandcamp.com/track/may" by Birocratic disponibile su Bandcamp •  Nella foto di copertina: Riunione di famiglia. Isola di Terceira, Portogallo. 2015. • Dammi feedback: Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegramhttps://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend • NUOVO! Archivio completo organizzato per temi: https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodOfficial .
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  • #323 - Gli Ostacoli Più Grandi

    2 JUN 2024 · Se mi dovessero intervistare e chiedere quali vedo essere gli ostacoli più grandi per i piccoli imprenditori indipendenti, risponderei con: 1) consistenza e continuità 2) relazioni - promozione - outreach 3) mettersi in discussione Se mi domandi cosa ho imparato nel mio percorso e come ho risolto questi tre ostacoli quando li ho incontrati, ti direi: 1) Consistenza e continuità Questo è l'ostacolo base. Mi sono seduto e ho pensato che non sarebbe successo nulla Infatti nulla, di rumoroso o visibile è successo, ma il mio business ha smesso di crescere ogni volta che non ho dato continuità ad un progetto. Questo è l’ostacolo più frequente e comune.  Nel mio piccolo, lo ho risolto liberando sempre più tempo nella mia vita - facendo in modo ad essere io a dettare i tempi e non le circostanze della vita. 2) Relazioni - promozione - outreach Questo è l’ostacolo più difficile da superare, e allo stesso tempo il più semplice. È il coltivare le relazioni. L’interessarsi agli altri. Il farsi sentire. Lo stringere rapporti e relazioni con altre persone interessanti nel tuo spazio. Commentare, ingaggiare, domandare.  È anche quello che da i frutti più belli e inaspettati, a volte in tempi assai brevi L’ho risolto uscendo dalla mia zona di comfort e facendo cose che mi davano la possibilità di scambiare in maniera diretta con persone.  3) Mettersi in discussione Questo è l’ostacolo invisibile. Finché è troppo tardi per poterlo affrontare. Poca disponibilità a rivedere i propri passi e le proprie scelte.  Anche se il fare errori e di conseguenza cambiare / correggere la direzione è la strada  migliore per crescere e migliorare. Continua a fare il compitino perché così qualcuno ci ha detto, pensavamo che…, abbiamo imparato così. Continuare a innaffiare la stessa pianta, anche quando fa fiori e non da frutti, è una perdita di tempo e di denaro. Di tanto in tanto è utile farsi un piccolo bagno di umiltà e chiedere (o addirittura pagare) che qualcuno esperto ed esterno a noi analizzi criticamente ciò che facciamo e suggerisca strategie e tattiche per migliorare le nostre prestazioni. Sono di natura uno a cui piace mettersi in discussione. Mi piace sperimentare e provare nuove strade e soluzioni. Può succedere però che uno si impigrisca. …che incroci le dita e speri che le cose vadano migliorando… ma no, non è saggio fare così. Bisogna costantemente mettersi in discussione e quando le cose non vanno e non migliorano, farsi domande e fare cambiamenti… non aspettare e vedere. _______________ Info Utili • Sostieni questo podcast: Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online https://robingood.it/https://Patreon.com/Robin_Good •  Musica di questa puntata: "https://joakimkarud.bandcamp.com/track/lets-go-surfing" by Joakim Karud disponibile su Bandcamp •  Nella foto di copertina: Continuità, Relazioni, Mettersi in Discussione. Immagine generata da Ideogram.ai • Dammi feedback: Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegramhttps://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend • NUOVO! Archivio completo organizzato per temi: https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodOfficial .
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  • #322 - Facebook è il Tuo Bar

    26 MAY 2024 · Chi pubblica su Facebook solo cose serie, accademiche, consigli e analisi come se fosse ad un convegno, non ha capito bene lo spirito di questo social media.  https://masternewmedia.com/relationship-building-facebook-as-a-social-bar-1c9478c0bba. Facebook è lo spazio virtuale dove condividere con i propri clienti (e potenziali tali) gli stessi racconti, storie, curiosità e pettegolezzi che racconteremmo ad un cliente allorché ci trovassimo a prendere un caffè al bar sotto il nostro ufficio. Nessuno ovviamente vieta di raccontare o condividere su FB cose serie, profonde, tristi o accademiche. Ma per quel che ho appreso negli anni, non è il posto giusto dove farlo e non porta alcun beneficio a chi lo fa. Ciò che ogni attività commerciale con una pagina Facebook dovrebbe prendere in considerazione di fare è semplicemente di condividere di più del lato umano e sociale della propria attività. Ad esempio: - Storie e aneddoti di clienti - Cose interessanti e curiose che succedono nell'ufficio - Interviste e consigli dallo staff - Nuovi prodotti e servizi interessanti (raccontati come si fa ad un amico) - Cose che succedono fuori dall'attività - nel quartiere, nella zona - Piccoli successi e riconoscimenti È molto più interessante e divertente passare il tempo in un bar dove vieni sempre accolto calorosamente e dove, semplicemente fermandoti ad ascoltare cosa dicono gli altri, puoi imparare cose nuove, piuttosto che entrare in uno dove il barista è lì solo per proporti i suoi nuovi piatti e drink. Chi vorrebbe passare il tempo lì? Per coinvolgere e sviluppare relazioni durature con i nostri potenziali clienti, la strada migliore da seguire è creare e coltivare spazi sociali dove è facile e ben accetto ascoltare, condividere e scambiare argomenti e questioni che interessano il nostro pubblico, sviluppando naturalmente un legame sociale non basato su interessi commerciali ma sul condividere passioni, emozioni, interessi e notizie che ci avvicinano umanamente, anche se apparentemente più leggeri e meno educativi di altri. _______________ Info Utili • Sostieni questo podcast: Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online https://robingood.it/https://Patreon.com/Robin_Good •  Musica di questa puntata: "https://joystock.org/royalty-free-music/track/lofi-chillout-hip-hop-beat" disponibile su Joystock •  Nella foto di copertina: Degustando un ottimo caffé. Pan y Focaccia. Holbox. MX. • Dammi feedback: Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegramhttps://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend • NUOVO! Archivio completo organizzato per temi: https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodOfficial .
    Played 12m 35s
  • #321 - Music Curation

    19 MAY 2024 · Oggi, chi è un appassionato di musica, in grado di creare e far crescere playlist tematiche su Spotify e su altre piattaforme, ha un'opportunità di lavoro e guadagno che fino a poco fa non esisteva. In sintesi: le playlist / compilation create da persone, sono l'equivalente delle stazioni radio di una volta. Così come le radio FM di una volta, le playlist tematiche consentono di scoprire nuovi brani ed artisti e - come succedeva una volta - di affezzionarsi alla radio e al DJ che le faceva conoscere. Per questo motivo, artisti, musicisti, etichette e case discografiche sono rapidamente diventate interessate a capire come "entrare" dentro queste playlist. Da questa esigenza sono nati una serie di servizi online che si dedicano specificamente a questo compito. Queste società sottopongono regolarmente ai curatori di playlist che fanno parte della loro scuderia, nuovi brani ed artisti. I curatori a loro volta vengono pagati per ascoltare la nuova musica e per fornire un feedback scritto per ciascun brano che gli viene sottoposto.   I curatori musicali non vengono quindi pagati per inserire nuovi brani nelle playlist, ma semplicemente per ascoltare, valutare e fornire ffeedback. Che poi inseriscano o no alcuni dei brani ricevuti nelle loro playlist, rimane una loro facoltà personale. P.S.: Per capire meglio come funziona questo meccanismo, scoprire quali sono le società che pagano i curatori musicali, che tipi di playlist si possono creare e dove, ti suggerisco di non perderti l'edizione n.19 della newsletter https://curationmonetized.substack.com.  _______________ Info Utili • Sostieni questo podcast: Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online •  Entra nella comunità di imprenditori indipendenti di Robin Good https://robingood.it/https://Patreon.com/Robin_Good •  Musica di questa puntata: "https://birocratic.bandcamp.com/track/solarplex" by Birocratic - disponibile su Bandcamp •  Nella foto di copertina: Il sottoscritto. Agosto '21, Holbox. MX. • Dammi feedback: Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegramhttps://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend • NUOVO! Archivio completo organizzato per temi: https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodOfficial .
    Played 14m 24s
  • #320 - Produttività: La Tecnica Nonomura

    12 MAY 2024 · Ho scoperto che per migliorare la propria performance in qualsiasi campo, un piccolo esercizio che può fare tanta differenza è il farsi un piccolo film nella testa dei passi che intendi fare, prima di farli.  La storia Nel 1980 ero uno studente della San Francisco State University. Studiavo per laurearmi in Multimedia. In America, a differenza da quello che succede in Italia, l’università offre grandissime opportunità di fare sport, anche a livello agonistico, difendendo i colori del proprio campus. Non solo. La partecipazione a corsi ed attività agonistiche con la squadra della propria università consente anche di guadagnare punti validi al conseguimento della propria laurea. E così, più per passione che per interesse, decisi di iscrivermi e poi di entrare a far parte della squadra di scherma ufficiale della mia università.  La scherma infatti, così come una multitudine di arti di combattimento, sono stati gli sport che mi hanno plasmato fisicamente e caratterialmente al posto del pallone con cui giocavano tutti i miei amici.   Così come uno studente indiano esperto di cricket può essere accolto in una città latino-americana. E’ un pezzo raro a cui prestare attenzione. Così, sentendo dentro ancora forte l’attrazione verso questa arte, ho pensato che forse avrei trovato una buona accoglienza e disponibilità, vista la mia nazionalità ed esperienza. E così fu infatti.  Ma veniamo al dunque. L’episodio che mi colpì al tempo e che recentemente mi è tornato prepotentemente in mente, è uno avvenuto in uno dei tanti weekend trascorsi facendo gare locali, piccoli campionati e sfide inter-universitarie. Mi ricordo che eravamo nella grande palestra centrale di allenamento dove si svolgeva una gara locale. Era presente fra gli altri un giovane ragazzo, di nome George Nonomura, di cui in tanti mi avevano parlato. George era al tempo uno fra i più promettenti schermidori non solo a livello locale, ma a livello nazionale.  Nonostante non avesse un fisico apparentemente da campione di scherma, alto e longilineo, la sua fama e la sua abilità lo precedevano. Piccolo quanto me, ma con un fisico estremamente solido e ben allenato, George faceva della sua velocità e della sua calma e distacco delle armi micidiali nel mettere a dura prova qualsiasi avversario.  L’unica cosa che ricordo del combattere con lui, era l’ineffabilità con cui non solo era in grado di difendere, ma la rapidità e i riflessi con cui era in grado di rispondere con velocità e precisione.  Insomma combattere con lui, voleva dire perdere un incontro così rapidamente da non avere avuto neanche il tempo di rendersi conto di cosa aver sbagliato e d cosa sarebbe stato opportuno fare.  Beh, ero lì da un lato, seduto per terra a seguire gli incontri in corso, quando un'amica mi ha fatto notare qualcosa che non avevo mai visto. George era seduto da una parte con gli occhi chiusi e concentrato. Ho domandato a Terry: “Che sta facendo?” “Sta provando le mosse che farà” mi risponde la mia amica.  “Che vuoi dire?” gli domando sorpreso. “Lui si fa un film nella testa del suo prossimo incontro e guarda al rallentatore le mosse, le azioni e i passi che farà quando incontrerà il prossimo avversario.” La cosa mi colpì molto. Mai avevo sentito o letto di un qualcosa del genere. Rimasi affascinato e incuriosito, ma rimasi mero spettatore di un qualcosa, che al tempo e per le mie attitudini al tempo, mi pareva si fantastico, ma del tutto fantascientifico e fuori dalle mie possibilità.   Facciamo *avanti veloce* ai nostri giorni.  Dimentica San Francisco, dimentica la scherma, dimentica George Nonomura.  Qualche tempo fa, stavo annotando su un foglio di carta i compiti da svolgere il giorno seguente, così come faccio abitualmente.  Senza realizzarlo, ho cominciato a pensare al podcast che avrei registrato il giorno seguente, ma invece di semplicemente annotare sul foglio questa cosa da fare, ho cominciato a sognare e a immaginare ciò che avrei fatto la mattina seguente.   Mi sono immaginato i singoli passi. L’avvio della registrazione, la prima parte del racconto, cosa avrei detto per spiegare bene il problema, la chiusura e le conclusioni che avrei tratto.  Ho fatto praticamente nella mia mente, ciò che normalmente faccio fisicamente quando mi dedico a svolgere un compito.    Ho preso nota di cosa ho immaginato, e sono andato a dormire. La mattina dopo, ho registrato il podcast e ho sentito una sensazione nuova, piacevole e diversa.  - Non ho dovuto spendere tempo a “pensare” cosa avrei dovuto dire. Le idee erano già chiare. - Riuscivo a raccontare in maniera fluida e scorrevole quello che avevo pensato la sera prima. - Mi sentivo più tranquillo e fiducioso nel raccontare ciò che volevo condividere e il risultato era decisamente migliore del mio livello medio abituale. Morale della favola: Ho imparato che posso usare la mia mente per preparami e per migliorare le mie prestazioni quando devo svolgere un compito impegnativo, specialmente in ambito creativo. Scrivere un articolo, fare un racconto, intervistare qualcuno, esibirsi in una performance. La formula consiste nell’immaginare - prima di farlo - ciò che si farà. I singoli passi e la sequenza o strategia che si intende seguire. Farsi un vero e proprio mini-film del processo.  Il risultato è che, facendo ciò, la mia mente si scalda, si mette in moto ad analizzare il percorso, e prepara un “solco” da poter seguire allorché si affronterà il compito vero e proprio.  Ciò alleggerisce l’ansia, i dubbi, il blocco che ci prende quando non c’è più tempo e bisogna passare all’opera, e libera la mente per essere più tranquilla e creativa nell’eseguire il compito stabilito.  https://www.youtube.com/watch?v=8V4mDuEHqGc. Non parla della tecnica che ti ho condiviso, ma ti permette di conoscere un personaggio e una storia interessanti. _______________ Info Utili • Sostieni questo podcast: Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online •  Entra nella comunità di imprenditori indipendenti di Robin Good https://robingood.it/https://Patreon.com/Robin_Good •  Musica di questa puntata: "https://birocratic.bandcamp.com/track/misty-2" by Birocratic - disponibile su Bandcamp •  Nella foto di copertina: George Nonomura (left). Courtesy of http://westcoastfencingarchive.com/project/george-nonomura/ • Dammi feedback: Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegramhttps://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend • NUOVO! Archivio completo organizzato per temi: https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodOfficial .
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  • #319 - IA: Dove Batterla

    5 MAY 2024 · Un paio di settimane fa ho prodotto una vera e propria canzone, usando una nuova app di intelligenza artificiale che si chiama https://udio.com.  https://www.instagram.com/reel/C5txhu9uedn/ Si chiama “La Puerta Azul” e l’ho creato per l’omonimo beach club qui sull’isola di Holbox, dove suono come DJ.   Non potevo credere alle mie orecchie.  Troppo bello per essere vero. Considerando il fatto che io non sono musicista, non ho studiato musica, e non ho investito più di 5-6 ore per realizzare questo pezzo direi che c’è quasi da preoccuparsi. E così ho fatto. Mi sono domandato: ma se adesso, così come sta succedendo con le immagini, produrre canzoni diventa teoricamente alla portata di chiunque, che succederà? Come farà chi fa il fotografo, il pittore, il musicista o l’astrologo a non trovarsi improvvisamente rimpiazzato da una IA (intelligenza artificiale)? Quando c’è sovrabbondanza di qualcosa, come si fa a rimanere rilevanti? La risposta sta: a) nel saper riconoscere e distinguere - in un mare di opzioni - quelle veramente speciali. Questo da solo è un mestiere per il futuro (in qualsiasi campo). b) nel rifinire e innovare la propria “arte” in modo che esprima emozioni, capacità e idee che l’IA non potrà imitare, perché sono esclusivamente tue.  _______________ Info Utili • Sostieni questo podcast: Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online •  Entra nella comunità di imprenditori indipendenti di Robin Good https://robingood.it/https://Patreon.com/Robin_Good •  Musica di questa puntata: "https://joystock.org/royalty-free-music/track/future-is-nowhttps://soundcloud.com/baaskat-beats/bittersweet" by baskaaT - dsponibile su Soundcloud •  Nella foto di copertina: Immagine generata dall'IA. Ideogram.ai. Mag 2024 • Dammi feedback: Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegramhttps://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend • NUOVO! Archivio completo organizzato per temi: https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodOfficial .
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  • #318 - Strategia per Imprenditori Indipendenti

    28 APR 2024 · Intorno al 2008 ho buttato giù la mia prima “formula” per imprenditori indipendenti, per chi desiderava diventare “Boss di Se Stesso” usando Internet. Al tempo decisi di chiamarla la “Formula di Sharewood”.  L’idea innovativa che presentava era quella di condividere generosamente le proprie conoscenze e scoperte online, andando controcorrente rispetto alla filosofia di business mainstream del tempo dove quello che uno conosceva andava gelosamente custodito. Oggi, 16 anni dopo, l’essenza della strategia che suggerisco di seguire a tutti i piccoli imprenditori indipendenti, non è sostanzialmente cambiata. Questa strategia premia in particolare chi fa o vuole fare quello che fa perché ha una passione profonda per fare quella certa cosa. Non la considera un lavoro, ma quasi una missione.  Per chi non ha tutta questa profonda passione e vocazione ma è alla ragionevole ricerca di un modo onesto per aumentare clienti o profitti usando Internet, non credo che i suggerimenti che condivido possano essere realmente utili. Obiettivi diversi, richiedono strategie diverse. Questa, a differenza di molte altre filosofie di comunicazione e marketing online, è una strada con un cuore.   Questi che seguono i passi fondamentali per metterla in pratica: 1) Nicchia - Fuoco Preciso Intercetta un bisogno, un’esigenza, un problema specifico per uno specifico gruppo di persone. 2) Presenza - Mini-Sito di una Pagina 2b) Inserisci tutte le tue info su: Google Business Profile, Apple Connect, Bing Places 3) Comunica - Newsletter Condividere informazioni e risorse utili allo scopo di far crescere un pubblico di interessati con cui poter entrare in contatto in qualsiasi momento.   4) Aiuta - Risorse di Valore (non un altro blog / serie di articoli come ce ne sono tanti altri). Cataloghi, librerie, directory, raccolte, template, checklist, mappe, calendari e altri strumenti utili per il pubblico al quale ti rivolgi. 5) Partecipa - Outreach Non essere “isolati” - commentare, interagire, collaborare e scambiare costantemente con altri autori ed esperti nel proprio settore. Partecipare ad eventi, conferenze. Fare networking. Organizzare incontri. Fare interviste. Consultare gli esperti. Spingere più in là “la conversazione” (e cioé i temi e gli interessi di punta nella tua nicchia). 6) Monetizza - Prodotti su Misura Offri servizi e prodotti creati su misura sulle esigenze dei tuoi clienti. Ascolta, interagisci e sii presente là dove sono i tuoi clienti per capire da vicino le loro esigenze e frustrazioni. Affinché questa strategia di base possa dare dei risultati, è obbligatorio tenere da conto di queste due fattori critici: - Costanza  esserci per la lunga distanza - non mollare il colpo - non prendere pause - non interrompere - non esserci a intermittenza. - Innovazione / Mettersi in Discussione Avere il coraggio di rivedere e migliorare periodicamente la propria strategia laddove non funziona - non procedere dove i risultati sono negativi. Nella mia esperienza, la mancanza di A) e/o B) sono i fattori principali che limitano la crescita di qualsiasi progetto imprenditoriale e la causa della maggior parte degli insuccessi che incontro. _______________ Info Utili • Sostieni questo podcast: Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online •  Entra nella comunità di imprenditori indipendenti di Robin Good https://robingood.it/https://Patreon.com/Robin_Good •  Musica di questa puntata: "https://joystock.org/royalty-free-music/track/future-is-now" by Joystock •  Nella foto di copertina: El Bailes. Holbox island. Mexico. Jan 2024 • Dammi feedback: Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegramhttps://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend • NUOVO! Archivio completo organizzato per temi: https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodOfficial .
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  • #317 - Come Promuovere la Tua Newsletter a Costo Zero

    21 APR 2024 · Un lettore mi chiede: "Scrivo e pubblico una newsletter, ma non cresce e non mi porta nuovi clienti.  Che cosa sbaglio? Che dovrei fare?" Scrivere una newsletter di per sé non è garanzia di nulla.  E‘ come avere un mulino o un forno.   Dipende che ci fai, cosa ne esce e in quanti lo sanno.  Se ci fai un pane buonissimo, con ingredienti nuovi e con ricette originali, e lo porti in giro per il tuo paese, lo regali e lo fai assaggiare a tante persone, la gente avrà piacere a comprarlo e lo farà sapere ai suoi familiari e amici.  Se invece fai il pane, ma non innovi nulla, lo fai come tanti altri, e soprattutto non lo dici a nessuno, cosa pensi possa accadere? Ecco quindi 10 consigli pratici, basati sulla mia esperienza, su come promuovere / far conoscere la propria newsletter con zero budget disponibile. - https://www.spreaker.com/user/10040094/235-lascia-qualcosa-di-utile - https://www.spreaker.com/episode/posizionamento-di-nicchia-i-4-errori-piu-comuni--45177321 Dai un buon titolo, tagline e descrizione alla tua newsletter (principi SEO di posizionamento base) - https://www.spreaker.com/user/robingood/291-fatti-sentire Uno ad uno, interessandoti prima a loro.  - Promuovi la newsletter in tutti i posti dove sei presente online. - Inserisci link e descrizione della tua newsletter nella firma che appare nelle tue email. - Crea "guide esperti" - Raccomanda altri autori e newsletter - https://www.spreaker.com/user/10040094/230-mostrati-coinvolgiti  - https://xtiles.app/links/27WDc-JzDYi3dr8y4IcfsF4iovhYVITllxtHiR29mTc?v=62fd1b328b13fb027c323df7 - Crea tool - https://www.spreaker.com/user/10040094/230-mostrati-coinvolgiti Ascolta anche: - "https://www.spreaker.com/episode/204-faccio-faccio-ma-non-mi-caga-nessuno--48702963" - "https://www.spreaker.com/episode/newsletter-marketing--48079202" - "https://www.spreaker.com/episode/217-la-promozione-e-tutto--49786677" _______________ Info Utili • Sostieni questo podcast: Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online •  Entra nella comunità di imprenditori indipendenti di Robin Good https://robingood.it/https://Patreon.com/Robin_Good •  Musica di questa puntata: "https://birocratic.bandcamp.com/track/garoto" by Birocratic - disponibile su Bandcamp •  Nella foto di copertina: Kike. Morgan's Paradise. Holbox island. Mexico. 2023 • Dammi feedback: Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegramhttps://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback • Ascolta e condividi questo podcast: https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend • NUOVO! Archivio completo organizzato per temi: https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast • Seguimi su Telegram: https://t.me/RobinGoodOfficial .
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Diventare il punto di riferimento nel proprio settore attraverso la condivisione di valore e il coltivare relazioni di lunga durata. Un modo diverso di vedere la vita e di fare business online. Strategie, tattiche, strumenti per imprenditori digitali e piccole aziende.
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