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La Villa settecentesca, al centro della pianura friulana, racconta la sua storia passata e il suo presente tra arte e musica, voci e letture, anticipazioni e interviste. A cura dell’Ente...
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La Villa settecentesca, al centro della pianura friulana, racconta la sua storia passata e il suo presente tra arte e musica, voci e letture, anticipazioni e interviste.
A cura dell’Ente regionale per il patrimonio culturale.
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A cura dell’Ente regionale per il patrimonio culturale.
25 AUG 2020 · Il parco di Villa Manin avvolto nella nebbia più fitta, una nebbia metaforica, che allude alle prospettive spesso incerte dell’esistenza, ma anche il ricordo dell’infanzia di un ragazzino cresciuto a Codroipo: “la materializzazione di una paura rimasta irrisolta dal tempo dei miei quindici o sedici anni, quando la villa era semi abbandonata e l’unico modo per entrarvi era quello di scavalcare la muraglia che lo circonda”.
Altra dimensione tipica di molte opere di Franco Marchetta, la “metaletteratura”, ovvero la letteratura che racconta sé stessa: qui tra i personaggi ritroviamo il protagonista di “Il giardiniere di Villa Manin”, racconto di Amedeo Giacomini, scrittore friulano molto amato da Marchetta.
Carla
Manzon, attrice,
nata
a
Pordenone,
si
è
diplomata
presso
la
Civica
Scuola
d’Arte
Drammatica
“Piccolo
Teatro”
di
Milano
studiando
con
vari
maestri
tra
cui
Tadeusz
Kantor.
Ha
debuttato
professionalmente
con Massimo
Castri. Per
due
anni
ha
fatto
parte
della
compagnia
”La
Contemporanea
83”
diretta
da
Sergio
Fantoni.
E'
stata
diretta, tra gli altri, da
Peter
Stein,
Francesco
Migliaccio, Gigi
Dall’Aglio, Serena
Sinigaglia. Per
RAI
1
ha
preso
parte
a vari tv
movies.
Ha
condotto
diversi
seminari
per
la
Civica
Accademia
d’Arte
Drammatica
”Nico
Pepe”
di
Udine.
18 AUG 2020 · “Ultime volontà di Passalenti Armida vedova Boron”: il prezioso foglietto Armida lo porta nel sottanone attraverso le acque di risorgiva della Bassa friulana, proprio sotto Passariano, per porgerlo all’attenzione della Madonna di Barbana, e per chiederle anche salute e benessere a quei sette figli sparsi per il mondo, dal Canada alla California, dall’Australia all’Argentina, ora che il suo Eusebio non c’è più.
Elio Bartolini riesce ancora una volta a restituirci un ritratto commovente e realistico di una donna friulana del Novecento, nata quando ancora era necessario passare un confine di Stato per raggiungere il santuario.
Legge Aida Talliente, una delle attrici più interessanti della scena regionale e non solo.
Aida Talliente (Udine, 1978) si diploma all' Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "S. D'Amico" di Roma. Ricercatrice di storie, autrice e interprete degli spettacoli: “Aisha (un frammento d'Africa)”, “Sospiro d'Anima (la storia di Rosa)”, “Lady Sings The Blues (l’autobiografia di Billie Holiday)”, “Miniere”, “Books Across Balkans”, “Ginsberg’s Blues (poesie cantate di Allen Ginsberg)”, “Ritratto del Leone (viaggio musicale intorno alla figura di Willie Lion Smith)”, “Il Vangelo delle Beatitudini”. Lavora da anni con diversi registi e attori italiani e stranieri. Collabora con diverse realtà teatrali italiane e internazionali. Lavora in alcuni film TV in Italia e Germania.
14 JUL 2020 · Nel 1992 a sorpresa Sergio Maldini vince il premio Campiello con il romanzo “La casa a Nord-Est” (Marsilio): è un clamoroso ritorno alla narrativa per un giornalista affermato che non pubblicava più romanzi dai lontani esordi degli anni Cinquanta e da altri tentativi negli anni Sessanta. Maldini ritorna al Friuli della sua adolescenza, che aveva abbandonato per girare il mondo, e se ne innamora in una sua personale dimensione romantica, sempre sospesa in un continuo incanto, tra vecchi amici ritrovati attorno al rito del “tajùt”, gentildonne di campagna, rustici affondati nel verde e sensazionali amori. La voce di Aida Talliente rilegge alcune delle pagine più belle, dove emerge con forza l’innamoramento per le “piccole cose” della Bassa, i paesetti silenziosi raccolti attorno al campanile, gli uccelli colorati nei campi, l’acqua fresca imbrigliata dalle ruote dei mulini.
Aida Talliente (Udine, 1978) si diploma all' Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "S. D'Amico" di Roma. Ricercatrice di storie, autrice e interprete degli spettacoli: “Aisha (un frammento d'Africa)”, “Sospiro d'Anima (la storia di Rosa)”, “Lady Sings The Blues (l’autobiografia di Billie Holiday)”, “Miniere”, “Books Across Balkans”, “Ginsberg’s Blues (poesie cantate di Allen Ginsberg)”, “Ritratto del Leone (viaggio musicale intorno alla figura di Willie Lion Smith)”, “Il Vangelo delle Beatitudini”. Lavora da anni con diversi registi e attori italiani e stranieri. Collabora con diverse realtà teatrali italiane e internazionali. Lavora in alcuni film TV in Italia e Germania.
7 JUL 2020 · Nei due “romanzi seriali” unificati dal sottotitolo “Cronichis di Saveri Sengar” (FORUM editore, 2012), lo scrittore udinese, ma codroipese di adozione, Franco Marchetta, immagina le avventure nel tempo e nello spazio di due vecchi amici molto “friulani”. Saveri Sengar, placido antiquario con bottega in piazza San Giacomo a Udine, e Arcjan Rinalt, professore in pensione, che continuamente sottopone all’amico documenti storici curiosi e indecifrabili, che si riveleranno “chiavi” magiche per entrare in una dimensione onirica che li porta a vivere avventure spesso a diretto contatto dei Grandi della Storia, in una dimensione europea ma collegata ai destini del Friuli stesso.
Giacomo Trevisan legge qui alcuni brani da “Il numar 1089”, che era poi il numero di Rico Mattia Zuzzi, personaggio storico codroipese realmente esistito, nella lista ufficiale dei partecipanti alla spedizione dei Mille nella Sicilia del 1860. Si ricorda anche una novella di Ippolito Nievo (anch’egli garibaldino col numero 690), “Il conte Pecoraio”, dove si parla di Codroipo.
Giacomo Trevisan, attore, regista, autore, organizzatore culturale, laureato a Bologna in Discipline teatrali, ha collaborato con l’Istituto della Commedia dell'Arte Internazionale, di Padova, ed è stato tra i fondatori della compagnia teatrale Ubik Teatro, di Vicenza, e dell’associazione Flabby Face, di Codroipo. Ē stato interprete di numerosi spettacoli teatrali, e cortometraggi, tra cui “Pixel”, pluripremiato. Intensa anche l’attività di scrittore e saggista. Dal 2016 collabora con il Centro Studi Pasolini di Casarsa e fa parte della redazione della rivista «Studi Pasoliniani». Negli ultimi anni è autore e regista della Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo, che si tiene a Ciconicco di Fagagna.
30 JUN 2020 · Lo scrittore Franco Marchetta, legatissimo al Medio Friuli, ha spinto la lingua friulana a rinnovare fortemente la sua capacità espressiva, creando personaggi, situazioni e linguaggi assolutamente postmoderni, molto attuali, figli del disincanto dell’intellettuale di fronte alla disgregazione delle forme tradizionali di pensiero e di espressione.
Nel romanzo “U-“ (edito da FORUM nel 2013) il protagonista è Zac Moraulis, tipico poliziotto da serie tv, sciupafemmine, sempre pronto alla scazzottata, agente del “Controllo Dimensionale”, un’ineffabile Autorità che vigila sui corretti equilibri interni al “mondo delle storie” (la letteratura), oltre le categorie conosciute di tempo e spazio. Marchetta qui gioca a riscrivere, a modo suo, le parole con cui Elio Bartolini, altro scrittore delle Terre di Mezzo del Friuli, negli anni Sessanta, aveva raccontato la grande villa. Poi, descrizioni di paesaggi, sospesi tra olle e boschetti, e, a concludere, entra in scena lo stesso Zac, che parcheggia la sua fuoriserie gialla davanti a Villa Manin, e con la collega Andrie si aggira nel parco fino a incontrare un altro affascinante personaggio della letteratura friulana…
(traduzioni dal friulano di Umberto Alberini)
Giacomo Trevisan, attore, regista, autore, organizzatore culturale, laureato a Bologna in Discipline teatrali, ha collaborato con l’Istituto della Commedia dell'Arte Internazionale, di Padova, ed è stato tra i fondatori della compagnia teatrale Ubik Teatro, di Vicenza, e dell’associazione Flabby Face, di Codroipo. Ē stato interprete di numerosi spettacoli teatrali, e cortometraggi, tra cui “Pixel”, pluripremiato. Intensa anche l’attività di scrittore e saggista. Dal 2016 collabora con il Centro Studi Pasolini di Casarsa e fa parte della redazione della rivista «Studi Pasoliniani». Negli ultimi anni è autore e regista della Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo, che si tiene a Ciconicco di Fagagna.
23 JUN 2020 · Elio Bartolini è stato uno degli intellettuali di spicco del Novecento friulano, con importanti esperienze di lavoro anche a Milano e a Roma, dove fu sceneggiatore di Antonioni, Vancini e Zavattini. Fu romanziere (tra i vari premi, l’Hemingway, il Bagutta-Opera prima e il Selezione Campiello), storico, regista, drammaturgo. Dagli anni ’90 del Novecento pubblicò vari titoli di poesie in friulano, raccolte poi nelle antologie di poesia dialettale più importanti a livello nazionale.
Qui la voce di Massimo Somaglino interpreta, in friulano e in italiano, alcuni versi, scelti tra quelli più legati al borgo di Passariano e alla stessa Villa Manin, dove le trasformazioni e i restauri della villa e del parco vengono anche criticati in taluni eccessi. A chiudere, un passaggio della celebre “Tal Friul dai Coltivatori Diretti”, un amaro e poetico rimpianto del Friuli rurale destinato a scomparire per sempre, tra monocultura del mais e fette di polenta non più cucinate in casa ma comprate pronte, “fetis come modòn, blancjs sgnacajôsis”!
Massimo Somaglino è attore, autore e regista teatrale, ma anche cantante e musicista. Tra le tante collaborazioni teatrali, quelle con Elio De Capitani e il Teatro dell’Elfo, con Damiano Michieletto e il Teatro Stabile del Veneto. Fondamentale il connubio con Giuliana Musso per le regie dei suoi monologhi, nonché il lungo percorso personale di ricerca intorno ad eventi e personaggi della storia friulana, da “Zitto, Menocchio!” sul pensiero eretico del famoso mugnaio valcellinese, a “Cercivento”, “Achtung banditi!”, “Indemoniate”. Ha preso parte a molti documentari storici in qualità di conduttore in voce e in video. Dal 2018 è direttore artistico dell’associazione “Teatro Club Udine”.
16 JUN 2020 · “Il turista s’aspetta d’andare incontro al fascino corrotto, in qualche modo esaltante della decadenza”. Così Elio Bartolini descrive lo stato d’animo del coraggioso turista che, nei lunghi anni dello sfacelo della villa, prima dell’acquisto da parte dell’Amministrazione pubblica, si permetteva di suonare il campanello per chiedere se era possibile visitarla. Tra stucchi e tappezzeria in rovina si accende la curiosità del visitatore, “qui cosa c’era?”, e “il turista un po’ si meraviglia”, fino ad arrivare a quel che restava del parco, con “i grandi inutili alberi della ricchezza”. I brani sono tratti da “Chi abita la villa”, di Elio Bartolini, edito da Einaudi nel 1967.
Carla
Manzon, attrice,
nata
a
Pordenone,
si
è
diplomata
presso
la
Civica
Scuola
d’Arte
Drammatica
“Piccolo
Teatro”
di
Milano
studiando
con
vari
maestri
tra
cui
Tadeusz
Kantor.
Ha
debuttato
professionalmente
con Massimo
Castri. Per
due
anni
ha
fatto
parte
della
compagnia
”La
Contemporanea
83”
diretta
da
Sergio
Fantoni.
E'
stata
diretta, tra gli altri, da
Peter
Stein,
Francesco
Migliaccio, Gigi
Dall’Aglio, Serena
Sinigaglia. Per
RAI
1
ha
preso
parte
a vari tv
movies.
Ha
condotto
diversi
seminari
per
la
Civica
Accademia
d’Arte
Drammatica
”Nico
Pepe”
di
Udine.
9 JUN 2020 · “Poi mi ruppi la gamba. Tagliai forzatamente con Roma, tornai a Codroipo, e da un lunghissimo libro (che volevo scrivere lunghissimo) trassi ‘Chi abita la villa’: e fu davvero un terribile lavoro di officina.” Da un appunto autobiografico dello scrittore: siamo a metà anni Sessanta, Bartolini chiude la stagione delle collaborazioni come sceneggiatore con Antonioni (scrive “Il grido”, “L’avventura”, “L’eclisse”), oltre che con Vancini e Zavattini, per tornare, dopo un incidente, al suo Friuli, con la voglia di raccontarlo con occhi nuovi, quelli della Neo-avanguardia. Questo libro ne è il risultato.
Carla
Manzon, attrice,
nata
a
Pordenone,
si
è
diplomata
presso
la
Civica
Scuola
d’Arte
Drammatica
“Piccolo
Teatro”
di
Milano
studiando
con
vari
maestri
tra
cui
Tadeusz
Kantor.
Ha
debuttato
professionalmente
con Massimo
Castri. Per
due
anni
ha
fatto
parte
della
compagnia
”La
Contemporanea
83”
diretta
da
Sergio
Fantoni.
E'
stata
diretta, tra gli altri, da
Peter
Stein,
Francesco
Migliaccio, Gigi
Dall’Aglio, Serena
Sinigaglia. Per
RAI
1
ha
preso
parte
a vari tv
movies.
Ha
condotto
diversi
seminari
per
la
Civica
Accademia
d’Arte
Drammatica
”Nico
Pepe”
di
Udine.
2 JUN 2020 · A cura di Umberto Alberini
Nel 1969 lo scrittore Amedeo Giacomini, nato a Varmo e trasferitosi poi a Codroipo, fino ad allora noto come romanziere e poeta, stupisce tutti con un “trattatello”, “L’arte dell’andar per uccelli con vischio”, pubblicato a Milano dall’editore milanese Scheiwiller, dove con una scintillante prosa da Accademia della Crusca (dirà Carlo Sgorlon), racconta tutto il suo amore per la Natura, e l’“alata famiglia” in particolare, pur sotto le spoglie di appassionato uccellatore (Camilla Cederna sull’”Espresso” gli lancerà anatemi…). Ancor oggi il “trattatello” e il suo seguito (Milano, 1990) stupiscono per la perfetta padronanza della lingua e la capacità poetica di una profonda analisi del rapporto uomo/ambiente, “tra il lascito di una tradizione e le minacce del presente”, scriverà Gian Mario Villalta.
Marco Gambino è un attore e produttore italiano che vive a Londra dal 1987. È a Londra che affina la sua tecnica di recitazione prendendo parte alla Webber Douglas Academy of Dramatic Arts. Gambino ha anche lavorato con vari registi e registi internazionali su vari progetti tra cui “The Journal of a Contract Killer” di Tony Maylam, “The International” di Tom Tyckwer, “Mai più come prima” di Giacomo Campiotti e “La guerra sulle montagne” di Giuseppe Moscati. Le sue apparizioni in televisione italiana e britannica includono “Il Capo dei Capi”, “Squadra Antimafia”, “Il giovane Montalbano” ed “Emmerdale”.
26 MAY 2020 · Siamo negli anni della Resistenza: a pochi chilometri a sud di Villa Manin, un gruppo di partigiani è guidato dal giovane intellettuale Andrea, che cerca di ricomporre i dissidi tra i cattolici della banda di Toti e i comunisti del Monco. Ma l’impresa è disperata. Intanto, un loro fiancheggiatore scopre un gruppo di partigiani prigionieri dei fascisti sotto le barchesse di Villa Manin: “Avverti qualcuno…che venga a liberarci!”, dicono. Infine, una folle corsa con cavalli attraverso la pianura friulana per intercettare l’attacco dei tedeschi alla loro base, nascosta tra i ruderi della Cartiera voluta dai Manin nel ‘700 sulle rive del fiume Stella.
Marco Gambino è un attore e produttore italiano che vive a Londra dal 1987. È a Londra che affina la sua tecnica di recitazione prendendo parte alla Webber Douglas Academy of Dramatic Arts. Gambino ha anche lavorato con vari registi e registi internazionali su vari progetti tra cui “The Journal of a Contract Killer” di Tony Maylam, “The International” di Tom Tyckwer, “Mai più come prima” di Giacomo Campiotti e “La guerra sulle montagne” di Giuseppe Moscati. Le sue apparizioni in televisione italiana e britannica includono “Il Capo dei Capi”, “Squadra Antimafia”, “Il giovane Montalbano” ed “Emmerdale”.
La Villa settecentesca, al centro della pianura friulana, racconta la sua storia passata e il suo presente tra arte e musica, voci e letture, anticipazioni e interviste. A cura dell’Ente...
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La Villa settecentesca, al centro della pianura friulana, racconta la sua storia passata e il suo presente tra arte e musica, voci e letture, anticipazioni e interviste.
A cura dell’Ente regionale per il patrimonio culturale.
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Author | Villa Manin |
Organization | Villa Manin |
Categories | Arts |
Website | www.villamanin.it |
info@villamanin.it |
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