6 MAY 2025 · Camerino, Marche
Il secondo, struggente movimento della prima sinfonia di Vasilij Kalinnikov si diffonde nella sera.
Arriva da lontano, sento nitidamente ogni singolo strumento. Violino, fagotto, basso tuba.
Tutto, intorno, è silenzio e grilli.
Spettacolo di una notte d'estate italiana che non scende dal cielo, ma scaturisce dal profondo della Terra.
Un buio liquido che zampilla da ogni avvallamento, dirama i suoi rivoli tra i monti, diventa ragnatela, poi lago, e chiama le prime stelle.
Dal pizzicato dei violini emerge l'oboe, solitario.
Descrive fiumi e pianure e betulle e notti bianche del Nord.
È la European Spirit of Youth Orchestra che prova, in cima alla collina.
I miei ragazzi, belli, felici, che si preparano al concerto.
E io, il vecchio, il narratore, in solitario che ogni tanto si apparta e va a camminare per sentieri.
È stata la terra di Benedetto a chiamarci qui, noi che abbiamo quel Santo per protettore.
L'università di Camerino ci ha aperto le porte, come un monastero che accoglie i pellegrini.
È il periplo che si chiude in musica, proprio là dove doveva. In Appennino.
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Riuscirono a salvare l'Europa con la sola forza della fede.Con l'efficacia di una formula: ora et labora.Sono i discepoli di Benedetto da Norcia, il santo protettore d'Europa. Paolo Rumiz li ha cercati nelle abbazie, dall'Atlantico fino alle sponde del Danubio.Un viaggio che è prima di tutto una navigazione interiore.