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MIMAlpe è una delle costole di Montagne in Movimento, nata per approfondire il tema della pastorizia e confrontarsi su tutta una serie di questioni che gravitano intorno ad essa. Essendo...
show moreEssendo la pastorizia un’attività di origini millenarie, studiarne la storia e la sua evoluzione come pratica umana ci permette di osservare, nei territori dove si presenta, o dove è stata praticata, un segno evidente dell’interconnessione tra uomo e natura; l’uomo ha, tra le altre cose, dovuto trasformare l’ambiente per le esigenze dell’attività pastorale, ad esempio rendendo vivibili zone difficili, impervie e inospitali.
Le competenze del territorio che questo ed altri mestieri tradizionali hanno radicato sono anche fonte di studio, ad esempio, per chi si occupa di toponomastica orale.
La storia della pastorizia ci permette anche di parlare di mobilità, di transumanza ed alpeggio, di relatività dei confini, di cambiamento climatico e di come quest’ultimo va a modificare in maniera sostanziale molte delle pratiche legate alla pastorizia. Praticare un mestiere itinerante significava (e significa tuttora) stabilire dei contatti tra soggetti, culture, lingue, usi che nel corso dei secoli hanno mostrato molta efficacia e capacità di resilienza, per poi subire un arresto repentino.
La pastorizia, praticata su tutte le montagne italiane, dalle Alpi agli Appennini, è anche una prospettiva privilegiata per parlare di questi contesti in chiave comparativa ed analizzarne, a partire da un’analisi diacronica, le dinamiche contemporanee.
Parlare di pastorizia al nostro tempo ci apre nuovi spunti di riflessione ancora inesplorati: la patrimonializzazione, l’heritage marketing, e i livelli di governance che intervengono in questi processi; la pastorizia oggi, in quanto attività economica, con le sue luci ed ombre. Infatti, se da una parte potrebbe essere fonte di occupazione, una soluzione ecologica al noto problema dei “boschi che si riprendono i territori”, dall’altra ad essa si legano temi molto spinosi come la mafia dei pascoli, le derive dei contributi per la monticazione, lo sfruttamento di soggetti fragili come i migranti, che vedono la loro soggettività fortemente deteriorata dalle dinamiche che il mondo pastorale - ma non solo - pone ai soggetti che migrano e che vanno ad inserirsi in contesti nuovi.
Per inoltrarci sui sentieri della pastorizia, abbiamo deciso di cominciare da quelli tracciati da chi fa o ha fatto ricerca in questo campo o su questi temi: proponiamo un ciclo di dieci podcast, in ognuno dei quali due intervistatori dialogheranno con un ospite che ci racconterà la prospettiva da cui si è approcciato alla pastorizia e gli elementi riscontrati sul campo. Come sempre, apriremo a domande più che cercare risposte.
MIMAlpe è una delle costole di Montagne in Movimento, nata per approfondire il tema della pastorizia e confrontarsi su tutta una serie di questioni che gravitano intorno ad essa. Essendo...
show moreEssendo la pastorizia un’attività di origini millenarie, studiarne la storia e la sua evoluzione come pratica umana ci permette di osservare, nei territori dove si presenta, o dove è stata praticata, un segno evidente dell’interconnessione tra uomo e natura; l’uomo ha, tra le altre cose, dovuto trasformare l’ambiente per le esigenze dell’attività pastorale, ad esempio rendendo vivibili zone difficili, impervie e inospitali.
Le competenze del territorio che questo ed altri mestieri tradizionali hanno radicato sono anche fonte di studio, ad esempio, per chi si occupa di toponomastica orale.
La storia della pastorizia ci permette anche di parlare di mobilità, di transumanza ed alpeggio, di relatività dei confini, di cambiamento climatico e di come quest’ultimo va a modificare in maniera sostanziale molte delle pratiche legate alla pastorizia. Praticare un mestiere itinerante significava (e significa tuttora) stabilire dei contatti tra soggetti, culture, lingue, usi che nel corso dei secoli hanno mostrato molta efficacia e capacità di resilienza, per poi subire un arresto repentino.
La pastorizia, praticata su tutte le montagne italiane, dalle Alpi agli Appennini, è anche una prospettiva privilegiata per parlare di questi contesti in chiave comparativa ed analizzarne, a partire da un’analisi diacronica, le dinamiche contemporanee.
Parlare di pastorizia al nostro tempo ci apre nuovi spunti di riflessione ancora inesplorati: la patrimonializzazione, l’heritage marketing, e i livelli di governance che intervengono in questi processi; la pastorizia oggi, in quanto attività economica, con le sue luci ed ombre. Infatti, se da una parte potrebbe essere fonte di occupazione, una soluzione ecologica al noto problema dei “boschi che si riprendono i territori”, dall’altra ad essa si legano temi molto spinosi come la mafia dei pascoli, le derive dei contributi per la monticazione, lo sfruttamento di soggetti fragili come i migranti, che vedono la loro soggettività fortemente deteriorata dalle dinamiche che il mondo pastorale - ma non solo - pone ai soggetti che migrano e che vanno ad inserirsi in contesti nuovi.
Per inoltrarci sui sentieri della pastorizia, abbiamo deciso di cominciare da quelli tracciati da chi fa o ha fatto ricerca in questo campo o su questi temi: proponiamo un ciclo di dieci podcast, in ognuno dei quali due intervistatori dialogheranno con un ospite che ci racconterà la prospettiva da cui si è approcciato alla pastorizia e gli elementi riscontrati sul campo. Come sempre, apriremo a domande più che cercare risposte.
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Author | MIM- Montagne in Movimento |
Organization | MIM- Montagne in Movimento |
Categories | Society & Culture |
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montagneinmovimento2021@gmail.com |
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