#126- I palos del flamenco: la Siguiríya guida all'ascolto - Flamenco Chiavi in Mano
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Questo podcast è una guida all'ascolto della Siguiriya, con esempi pratici commentati. Ho scelto brani di cantaores importanti nella storia del flamenco soprattutto dal punto di vista di questo palo,...
show moreHo scelto brani di cantaores importanti nella storia del flamenco soprattutto dal punto di vista di questo palo, ma non soltanto.
Ti consiglio di ascoltare prima il n.125 di questo podcast, che è dedicato alla teoria.
La prima cosa che succede in un brano por siguiriya è che entra la chitarra che definisce la modalità musicale di riferimento. Trattandosi di modalità flamenca, forte è l'impatto della cadenza andalusa.
Nell'introduzione por Siguiriya il chitarrista deve sottolieare moltissimo le due note più gravi della cadenza, che ne definiscono l'atmosfera.
Il primo esempio è Perico El Del Lunar che accompagna il cante di Don Antonio Chacon: due giganti della storia del flamenco.
Nota come il chitarrista nella sua introduzione faccia diverse pause, nelle quali il cantaor portebbe inserire il suo cante.
E' come dire "prego, canta pure se vuoi!", anzi, "cante Usted si gusta". Ecco perché si dice "cante" e non "canto"!
La salida del cante por Siguiriya, fatta magistralmente da Antonio Chacon, sottolinea le due note più gravi della cadenza, con una escursione ad una nota più acuta, che è la più acuta della cadenza.
Chacon era non gitano, mentre nel secondo esempio ti faccio ascoltare il cante della Niña de Los Peines, accompagmnata da Ramon Montoya, figure altrettanto importanti, ma Pastora Pavon La Niña de los Peines era gitana. Il cante por Siguiriya è spesso definito dai gitanti stessi patrimonio esclusivo della loro cultura, ma Don Antonio Chacon è un esempio di quanto questo non sia una verità assoluta.
La chitarra accompagna molto gentilmente la voce del cante, rimanendo nel background, per spingere con forza il finale del quejio con dei rasgueos, momenti in cui la chitarra gratta le corde con energia.
Il quejio si fa con Tiritiri o con Ay Lele.
L'introduzione cantata dalla Niña è più breve, forse perché a quell'epoca (intorno al 1910) la lunghezza del brano era molto determinata dal supporto sul quale si poteva registrare il brano!
Quando c'è il baile, o se si fa un montaggio "creativo" di questa musica, si possono fare montaggi molto creativi. Ad esempio entrare con una letra por Martinete, palo che condivide con la Siguiriya scala musicale e frase ritmica ma che non prevede l'accompagnamento di chitarra. Su youtube trovi due bellissimi esempi di baile por Siguiriya che iniziano conun martinete, uno di Antonio Canales e l'altro di Mario Maya, e anche altri.
Alla fine della introduzione il bailaor deve offrire al cantaor la possibilità di cantare, con una llamanda.
Dopo la salida del cante il chitarrista può fare una falseta, anche molto semplificata per far entrare una strofa cantata senza portare l'attenizione lontano dal cante.
Un altro esempio che ascoltiamo è il cantaor Jerezano Manuel Agujetas, gitano, e accompagnato da Parrilla de Jerez. Un urlo soffocato, qualcuno che canta come gli esce dalle viscere, senza curarsi di piacere o di compiacere. Non fa mai l'occhiolino ad un aspetto estetico. Il suo cante era una necessità viscerale.
Il cante nella letra ruota sempre intorno alla cadenza andalusa. La letra è molto lunga e divisa in due parti da un intermezzo di chitarra anche abbastanza lungo, e ci sono parecchie pause. Il chitarrista accompagna il cante ripetendo le stesse note pronunciate dal cante. Questo ci indica quanto sia importante la voce!
Altro ascolto con una pietra miliare del cante flamenco è il cante di Antonio Mairena: Mairena ha creato una vera scuola di pensiero sul cante flamenco e il suo stile è stato studiato quasi come un libro di testo da tutti i cantaores che sono venuti dopo di lui, quindi il suo contributo è irrinunciabile. Sicurezza, forza, energia, autoaffermazione sono elementi tipici del suo cante. La sua voce viene considerata un punto di riferimento assoluto ed innegabile, soprattutto per il cante por Solea, ma anche per quello por Siguiriya.
Il baile risponderà in modo ritmico al cante, e poi sicuramente ci sarà una escobilla ritmica. Alla fine del brano ballato, ci sarà forse una letra di Macho, più difficile, più potente. Ascoltiamo una letra di macho cantata da Luis El Zambo, anche lui jerezano. Il cante por siguiriya tira fuori tutta l'emozionalità possibile, senza filtri e senza vergogna.
Altra modalità per chiudere una Siguiriya è fare un cambio in modalità maggiore e cantare letras di Cabales. Il cantaor che ascoltiamo è il sivigliano José Menese, erede artistico della tradizione Mairenista. Le Cabales hanno un'atmosfera diversa dalla Siguiriya, con la quale condividono le tematiche.
Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e musiche e danze del mondo arabo dal 1985, dal 1990 insegno baile flamenco a Milano, al Mosaico Danza, e un lavoro sulla espressione delle emozioni attraverso le danze del mondo arabo che ho chiamato Lyrical Arab Dance.
Affrontare lo studio di una siguiriya è un momento irrinunciabile e una fonte inesauribile di ispirazione per capire che cosa sia il flamenco. Nel baile è un passaggio obbligato. Significa che dovrai ad un certo punto entrare in questa atmosfera così travolgente e coinvolgente. Ci porta a confrontarci con emozioni di cui nella nostra società non si parla, la morte, la sofferenza, la perdita.
Andare nella direzione dell'esplorazione della morte e del dolore significa viverlo in prima persona e ci aiuta ad integrarlo dentro di noi, dandoci come sempre uno strumento per passare oltre: qualunque cosa succeda, la vita continua, comunque. E' un bel messagio, questo, del flamenco!
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Author | Sabina Todaro |
Organization | Sabina Todaro |
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