#36 Il dolore della Soleá - Flamenco Chiavi in Mano
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Il dolore espresso dalla Soleá. La Soleá è una icona del flamenco, uno dei generi su cui si poggia l'intera struttura del cante flamenco e del flamenco in generale. La...
show moreLa Soleá è una icona del flamenco, uno dei generi su cui si poggia l'intera struttura del cante flamenco e del flamenco in generale.
La melodia è molto semplice dal punto di vista delle note: nel flamenco l'essenza, l'identità sono nella profondità espressiva, nelle varianti personali dell'espressione del canto, non nella complessità della melodia
Soleá viene da Soledad, solitudine, e questo già ci dice che si tratta di un argomento serio, profondo.
Il fraseggio continuo, circolare della musicalità della Soleá è il simbolo dell'eternità del tempo. Arriva nel profondo delle viscere l'essere umano, e coinvolge in maniera ipnotica lo spettatore: il tempo non esiste più o diventa infinito.
Il dolore della solitudine espresso nella soleá non è il dolore di essere da soli: nella società andalusa non c'è mai la solitudine fisica. In Andalusia la famiglia allargata, i vicini, gli amici, sono sempre molto presenti nella vita delle persone, ma la soleá ci parla della impossibilità di comunicare con profondità e precisione il proprio sentire.
Siccome la soleá è stata cantata tantissimo, perché parla di qualcosa di molto umano, ogni cantaor importante nella storia del flamenco ne ha fatto una interpretazione personale, e ne esistono moltissime varianti.
Il flamenco ci dice di guardare la tristezza, di accoglierla e di esprimerla, come fa con tutte le emozioni possibili. Va ad esprimere l'emozione, non a cancellarla o a negarla.
Il flamenco esprime in molti modi la tristezza. Nella soleá è il fatto che nessuno possa capire esattamente l'emozione di un altro. La soleá es-prime il dolore, lo preme fuori, lo lascia uscire. Il dolore dentro all'essere umano, legato alla vita stessa, esce. La soleá lo invita ad uscire.
La reazione è per tutti, artisti e pubblico, molto catartica.
Nella soleá, tutte le frasi musical si appoggiano sulla cadenza andalusa, e diventano molto ipnotiche, come per farci vedere l'ineluttabilità della vita.
Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e musiche e danza del mondo arabo, che insegno dal 1990. Sono molto appassionata dal cercare le relazioni fra neuroscienze, flamenco, danza, reazioni del corpo nel flamenco collegate con le reazioni della mente.
Ogni volta che si canta, si balla o si suona la soleá, è come essere di fronte ad un baratro, e dover decidere se buttarsi o no. Dal punto di vista fisico, la Soleá ci obbliga ad essere stabili e solidi come un monumento.
Scherzando dico ai miei allievi di immaginare di essere un boiler, grande, rotondo, pesante e con il fuoco in basso! E' come essere un guerriero in prima linea in una battaglia di terra. Ci obbliga a vender cara la pelle, ad essere presenti e fortissimi.
Andare a rimestare dentro il dolore, l'incomunicabilità, ci aiuta a lasciare andare il dolore, ad avere un dolore e non ad essere il dolore. Il dolore è una emozione, una condizione transitoria. La soleá lo aiuta ad uscire e quando il dolore è uscito, si è espresso, allora, la soleá diventa Buleria, termine che viene da burla, e che esprime l'allegria, la rinnovata gioia di vivere.
Il flamenco tende ad essere profondo e leggero al tempo stesso, mentre la cultura occidentale oggi molto spesso è superficiale ma pesante!
Immergiamoci nell'ascolto della soleá, lasciando che il dolore sia qualcosa che abbiamo ma che non siamo.
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Author | Sabina Todaro |
Organization | Sabina Todaro |
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