56 - La soffitta di Alice - «Morimondo» di Paolo Rumiz
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Description
Ci rimettemmo nel fiume maggiore e lì, dopo tanto andare da ramingo, mi venne in mente Alice, e la sua casa, dove la mia fantasia aveva cominciato a volare -...
show moreAbitava al piano di sopra, in una di quelle mansarde con abbaini che oggi sono loft per ricchi e ieri, nei palazzi che la borghesia Triestina aveva ereditato dall'Austria-Ungheria, erano appartamenti per la servitù.
In fondo a un corridoio, sulla sinistra, c'era una soffitta piena di cianfrusaglie, di quelli che ai bambini di oggi sono negate.
Vi trovai, ricordo, un elmetto tedesco, un macinino da caffè bosniaco, una pistola scarica della grande guerra, un fez turco, cassoni pieni di vestiti usati.
Ma quando la bora soffiava forte e la soffitta tremava come un veliero in alto mare, allora scappavo nella sua cucina, dove mi attendevano altri talismani: la radio era lo scrigno di tutte le meraviglie, era enorme, e di sera la ricezione diventava più nitida e potevo sentire voci provenienti dal Giappone e dalle Isole Falkland.
Erano gli anni del mondo in bianco e nero, ma la mia fantasia era tutta a colori, viaggiava in mongolfiera a distanze sconosciute e inconcepibili.
Nella cucina di Alice lessi una magnifica edizione dei “Viaggi di Gulliver", lì aprii il mio primo Atlante e lì dalla finestra spiai i soldati anglo-americani in giardino mentre fumavano King size.
Lì imparai i profumi del mondo: zenzero, mate, tè nero, caffè, datteri e cannella.
Information
Author | Giuseppe Cocco |
Organization | Giuseppe Cocco |
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