Cagliari di David Herbert Lawrence - Memorie del Sud
Apr 27, 2024 ·
16m 4s
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Description
David Herbert Lawrence, narratore e saggista inglese (1885-1930), autore tra l’altro di Lady Chatterly partì assieme alla moglie alla scoperta della Sardegna. Il soggiorno in quest’isola è narrato nell’opera Mare...
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David Herbert Lawrence, narratore e saggista inglese (1885-1930), autore tra l’altro di Lady Chatterly partì assieme alla moglie alla scoperta della Sardegna.
Il soggiorno in quest’isola è narrato nell’opera Mare e Sardegna.
Scendemmo fino alla stradina ma vedemmo affiorare altri panieri da un'ampia scalinata di pietra, coperta.
Perciò salimmo, e ci trovammo nel mercato della verdura.
Qui l’a-r (l'ape regina: come lui chiamava la moglie Frieda) si divertì ancora di più.
Dietro i mucchi di verdura sedevano le contadine, scalze alcune, nei rigidi corpetti, nelle voluminose sottane variopinte, e mai mi accadde di vedere più deliziosa mostra.
Pareva predominare il verde-cupo e intenso degli spinaci, da cui sorgevano monumenti di cavolfiori bianco-ricotta e viola scuro: ma cavolfiori meravigliosi, come fasci di fiori, intensi e purpurei come grandi massi di violette.
Su questa massa verde, bianca, spiccava l'acceso rosa-scarlatto e l'azzurro-cremisi dei rapanelli, grandi rapanelli a mucchi, come piccole rape.
Poi le lunghe, slanciate gemme grigio-porpora dei carciofi, e oscillanti grappoli di datteri, e mucchi di fichi bianchi coperti da una polvere zuccherina e cupi fichi neri, e lucenti fichi tostati: ceste di fichi.
E tanto altro.
«Oh!» grida l’a-r.
«Se vengo ad abitare a Cagliari e non faccio la spesa qui morirò con un desiderio insoddisfatto».
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Il soggiorno in quest’isola è narrato nell’opera Mare e Sardegna.
Scendemmo fino alla stradina ma vedemmo affiorare altri panieri da un'ampia scalinata di pietra, coperta.
Perciò salimmo, e ci trovammo nel mercato della verdura.
Qui l’a-r (l'ape regina: come lui chiamava la moglie Frieda) si divertì ancora di più.
Dietro i mucchi di verdura sedevano le contadine, scalze alcune, nei rigidi corpetti, nelle voluminose sottane variopinte, e mai mi accadde di vedere più deliziosa mostra.
Pareva predominare il verde-cupo e intenso degli spinaci, da cui sorgevano monumenti di cavolfiori bianco-ricotta e viola scuro: ma cavolfiori meravigliosi, come fasci di fiori, intensi e purpurei come grandi massi di violette.
Su questa massa verde, bianca, spiccava l'acceso rosa-scarlatto e l'azzurro-cremisi dei rapanelli, grandi rapanelli a mucchi, come piccole rape.
Poi le lunghe, slanciate gemme grigio-porpora dei carciofi, e oscillanti grappoli di datteri, e mucchi di fichi bianchi coperti da una polvere zuccherina e cupi fichi neri, e lucenti fichi tostati: ceste di fichi.
E tanto altro.
«Oh!» grida l’a-r.
«Se vengo ad abitare a Cagliari e non faccio la spesa qui morirò con un desiderio insoddisfatto».
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Author | Giuseppe Cocco |
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