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Emanuele Borsotti
"Segni dei luoghi"
Vivere lo spazio, abitare il senso
Prefazione di Chandra Candiani
Edizioni Vita e Pensiero
www.vitaepensiero.it

Dal deserto alla città, dalla strada al giardino, dalla porta alla tomba, dalla casa alle cose, l’uomo è incessantemente chiamato a interpretare, insieme ai «segni dei tempi», anche i «segni dei luoghi»: gli spazi, infatti, non costituiscono un mero ‘scenario’ dell’esistere e dell’agire, ma sono una traccia eloquente e una scuola per imparare a vivere in questo mondo. I luoghi non sono un fondale neutro, sul quale si proietta la sequenza dei nostri giorni, come un film su una parete: «Lo spazio è qualcuno per me», come scriveva Pessoa. Spesso, però, i luoghi noti, familiari, quotidiani finiscono per passare inosservati, come se l’occhio – per consuetudine e assuefazione – avesse ormai perso la capacità di contemplarli e di percepire il silenzioso farsi evento dello straordinario nei confini e negli spazi dell’ordinario. Ma l’uomo diviene umano anche grazie allo spazio dell’abitare, del dimorare, del viaggiare, grazie ai luoghi che visitiamo o che scegliamo come nostra casa. In queste pagine il lettore viene preso per mano e invitato a volgere lo sguardo ad alcuni luoghi dell’esistenza, per cercare di entrare in essi in punta di piedi, ad occhi aperti e al ritmo del pulsare del cuore che batte. Un itinerario biblico, spirituale e letterario sul senso dell’abitare la vita e del vivere i luoghi dell’umano e del divino.
Come scrive Chandra Candiani nella Prefazione «questo libro fa casa interrogandosi intorno ai luoghi e ai silenziosi abitanti dei luoghi e intorno alle soglie e alle scale, un libro dei passaggi...».


Emanuele Borsotti, esperto di liturgia, attento al dialogo fra spiritualità e discipline umanistiche, attualmente collabora con la cattedra «Pensiero e forme dello spirituale» presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo (Roma).



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