Federico Ferrero "Voci Scomode"

Nov 18, 2019 · 20m 46s
Federico Ferrero "Voci Scomode"
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Federico Ferrero "Voci Scomode" VOCI SCOMODE Storie di chi sfida il potere RACCONTARE LO YEMEN Torino, 20 novembre 2019 Circolo della Stampa - Palazzo Ceriana Mayneri Corso Stati Uniti, 27...

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Federico Ferrero
"Voci Scomode"


VOCI SCOMODE
Storie di chi sfida il potere
RACCONTARE LO YEMEN
Torino, 20 novembre 2019
Circolo della Stampa - Palazzo Ceriana Mayneri
Corso Stati Uniti, 27 - Torino
ore 18:30-20


I giornalisti yemeniti esiliati a Parigi Ali Al-Muqri e Ameen Al-Safa, moderati da Laura Silvia Battaglia, sono gli ospiti della 6° edizione di Voci scomode|Storie di chi sfida il potere, appuntamento annuale dedicato alla libertà di stampa nel mondo promosso dal Caffè dei Giornalisti di Torino in collaborazione con la Maison des Journalistes di Parigi.
Lo Yemen vive una situazione drammatica. Il Paese è dilaniato da una guerra civile scoppiata nel 2015 quando gli Huthi, prevalentemente sciiti, che controllano la capitale Sana’a e sono fedeli alle forze dell’ex presidente Saleh (ucciso nel 2017) si sono scontrati con le milizie del presidente Hadi, sunnita, deposto con un golpe nel 2012 ma tuttora riconosciuto dalla comunità internazionale. Il Paese è retto da una coalizione araba che sostiene le forze governative con blocco navale, terrestre e aereo su tutto il territorio nazionale.
Scarseggiano cibo e medicinali: secondo l’Onu, all’80% dei cittadini yemeniti mancano beni di prima necessità. Anni di conflitto hanno causato migliaia di morti; attualmente, dopo la quarta tregua sancita a Stoccolma nel dicembre 2018 e la sospensione delle trattative di pace negli ultimi mesi, la situazione dello Yemen è di forte instabilità, per via della tensione tra Stati Uniti e Iran: i primi hanno approvato sanzioni economiche contro i secondi, chiedendo tra le altre cose (in cambio della sospensione del provvedimento) che l’Iran rinunci ad appoggiare i ribelli Huthi nello Yemen.
In questo contesto, le minacce e la violenza fisica rappresentano la quotidianità anche per tutti quei giornalisti che tentano di raccontare con obiettività la guerra. Lo Yemen vive nei bassifondi della classifica mondiale della libertà di stampa stilata da Reporter senza frontiere (168esimo posto su 179 Paesi); comunicazioni e telecomunicazioni sono controllate dalle fazioni in lotta ed è sufficiente esprimere un parere critico in pubblico per essere arrestati o addirittura rapiti, tanto che molti operatori dell’informazione sono stati costretti a lasciare la loro patria natale per riparare all’estero.
Ali Al-Muqri, nato nel 1966, è un romanziere e scrittore yemenita. Ha collaborato con riviste e giornali a partire dagli anni Ottanta. Ha scritto per il New York Times e suoi reportage sono stati tradotti e pubblicati anche su Libération. Dal 1997 è editore di Al-Hikma, organo di stampa ufficiale dell’associazione dei giornalisti yemeniti. Come romanziere ha scritto, tra gli altri, Il bell’ebreo (2012, Piemme).
Dopo aver ricevuto più di una fatwa e parecchie minacce di morte in ragione del suo giornalismo
indipendente, Ali Al-Muqri ha lasciato lo Yemen per rifugiarsi in Francia nell’ottobre 2015, ospitato dalla Maison des journalistes.
Ameen Al-Safa, nato nel 1979, è giornalista fin dagli anni universitari. Ottenuta la laurea in giornalismo economico a Sana’a, ha frequentato il master in scienze politiche del medesimo ateneo. Collaboratore di varie testate yemenite come Al-Wahdawi, ha scritto per il quotidiano Al-Sharaa ed è stato responsabile dei dispacci arabi e internazionali per l’agenzia di stampa Saba News. È membro del sindacato dei giornalisti yemeniti e della Federazione internazionale dei giornalisti. Minacciato di morte fin dal 2014 da parte di ribelli Huthi per i suoi reportage sul conflitto, ha lasciato lo Yemen nel 2015 e si è rifugiato in Arabia saudita. Nell’ottobre 2017 ha trovato riparo in Francia ed è in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato: nelle more della richiesta, ha sospeso l’attività giornalistica ma continua a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della libertà di espressione.
Laura Silvia Battaglia è giornalista professionista freelance e documentarista; nata a Catania, vive tra Milano e Sana’a, Paese nel quale si è stabilita nel 2013 e di cui ha una seconda cittadinanza per motivi familiari. Socio onorario e contributor del Caffè dei giornalisti, collabora con media stranieri e italiani (tra cui Avvenire, Repubblica, La Stampa, Il Fatto Quotidiano, l'Espresso). Dal 2018 è uno dei conduttori delle rassegne stampa internazionali su Radio Tre Rai e della trasmissione Radio Tre Mondo. È docente a contratto all’università Cattolica di Milano, alla Nicolò Cusano di Roma, al Vesalius College di Bruxelles e al Reuters Institute di Oxford. Con Paola Cannatella, è autrice del graphic novel La sposa yemenita (2017).
Voci scomode, nelle edizioni precedenti, ha raccontato le “storie di chi sfida il potere” in Turchia, Africa, Arzerbaigian, Cecenia, Siria, Iran e messo in mostra il giornalismo esiliato.



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