Olbia, addio alla Sardegna - Tappa 14 «Mare e Sardegna» con David Herbert Lawrence
Sep 3, 2023 ·
35m 52s
![Olbia, addio alla Sardegna - Tappa 14 «Mare e Sardegna» con David Herbert Lawrence](https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/t_square_limited_480/images.spreaker.com/original/1c806eb6fda9138c3ac6015f5517e9c0.jpg)
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Per questo viaggio ho scelto come guida il libro «Mare e Sardegna» diario dedicato al viaggio che lo scrittore inglese David Herbert Lawrence intraprese in compagnia della moglie Frieda von...
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Per questo viaggio ho scelto come guida il libro «Mare e Sardegna» diario dedicato al viaggio che lo scrittore inglese David Herbert Lawrence intraprese in compagnia della moglie Frieda von Richthofen che lui soprannominò “ape regina”, partendo da Naxos loro soggiorno in Sicilia, nei primi giorni di gennaio del 1921 all'età di 36 anni.
La strada era a livello del mare e avanti a noi vedevamo la grande massa dell’isola di Tavolara.
Non eravamo molto lontani da Terranova, l’attuale Olbia.
Eppure tutto sembrava ancora abbandonato, al di fuori della vita del mondo.
Vedemmo la strada curvare piatta sulla pianura, era l’ingresso del porto, un porto magico, circondato dalla terra, con alberi di navi e terra scura che cingeva un bacino rosseggiante.
Vedemmo un vapore che si trovava all’estremità di una lunga sottile lingua di terra nel porto poco profondo, luccicante ed ampio, come se fosse naufragato lì: era il nostro vapore, come naufragato in una solenne, misteriosa baia circondata dal blu della terra, perduta per l’umanità.
Porto di Olbia: https://goo.gl/maps/WMZ3H8j63WGqEk276
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La strada era a livello del mare e avanti a noi vedevamo la grande massa dell’isola di Tavolara.
Non eravamo molto lontani da Terranova, l’attuale Olbia.
Eppure tutto sembrava ancora abbandonato, al di fuori della vita del mondo.
Vedemmo la strada curvare piatta sulla pianura, era l’ingresso del porto, un porto magico, circondato dalla terra, con alberi di navi e terra scura che cingeva un bacino rosseggiante.
Vedemmo un vapore che si trovava all’estremità di una lunga sottile lingua di terra nel porto poco profondo, luccicante ed ampio, come se fosse naufragato lì: era il nostro vapore, come naufragato in una solenne, misteriosa baia circondata dal blu della terra, perduta per l’umanità.
Porto di Olbia: https://goo.gl/maps/WMZ3H8j63WGqEk276
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Author | Giuseppe Cocco |
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