Puntata 10 - Viva L'... Estate e Le Quattro Stagioni!
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Tutti conoscono le celeberrime Quattro Stagioni di Vivaldi. Tuttavia non tutti sanno che proprio al Prete Rosso, come era soprannominato Vivaldi per il colore dei suoi capelli, sono da alcuni...
show moreTuttavia non tutti sanno che proprio al Prete Rosso, come era soprannominato Vivaldi per il colore dei suoi capelli, sono da alcuni attribuite anche le poesie che accompagnano ciascun concerto.
Oggi leggiamo la poesia dedicata all'Estate, in cui ritroviamo un altro aspetto di quell'epoca artisticamente un po' bizzarra che abbiamo già incontrato, il Barocco, e cioè la descrittività.
In “Estate” infatti il poeta ci racconta del languore, cioè della spossatezza, di uomini, piante e animali, come il cucco, cioè il cuculo.
A un certo punto ci narra come, mentre soffia dolcemente Zeffiro, vento di ponente da sempre richiamato piacevolmente come marchio della primavera nella pittura e nelle poesie, Borea lo minacci, e il pastorello pianga per questo, temendo per la sua vita, messa a rischio da un'eventuale burrasca. Il timore di lampi e tuoni potenti toglie alle sue stanche membra, al suo corpo, il riposo, e lo fa stare sveglio anche lo stuolo furioso e noioso di mosche e mosconi, evidentemente agitato per l'incipiente tempesta.
Purtroppo, con l'ultimo movimento, in tempo di Presto, il pastorello scopre che i suoi timori sono veri, e infatti arrivano la grandine, i tuoni e i fulmini, che spezzano le spighe già alte e cresciute.
E se ascoltate il terzo movimento dell'Estate, ritrovate delle note che si inseguono come una goccia dopo l'altra.
In basso, oltre al testo, Vi lascio oggi il link dei testi e delle musiche.
(Allegro non molto)
Sotto dura stagion dal sole accesa
Langue l’huom, langue ‘l gregge, ed arde ‘l pino,
Scioglie il cucco la voce, e tosto intesa
Canta la tortorella e ‘l gardellino.
Zeffiro dolce spira, ma contesa
Muove Borea improvviso al suo vicino;
E piange il Pastorel, perché sospesa
Teme fiera borasca, e ‘l suo destino;
(Adagio)
Toglie alle membra lasse il suo riposo
Il timore de’ lampi, e tuoni fieri
E de mosche, e mosconi il stuol furioso:
(Presto)
Ah che pur troppo i suoi timor son veri
Tuona e fulmina il cielo grandinoso
Tronca il capo alle spiche e a’ grani alteri.
Concerto “L'Estate”: https://www.youtube.com/watch?v=RvDt_KtOzbc
Le Quattro Stagioni: https://www.youtube.com/watch?v=1PMUf_m7JXg
Le Poesie a lui attribuite: https://www.bostro.net/poesie/poesia.asp?id=66
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Author | Mamù - Mattia Murgia |
Organization | Mamù - Mattia Murgia |
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