7 APR 2020 · Occupati dei Punti Dolenti
Oggi voglio affrontare l’argomento Punti Dolenti: chiaramente declinati in chiave Hosting cioe’ pensando alla nostra ospitalita’, alla nostra struttura.
Mi ha ispirato la carta oracolo della scorsa settimana.
Faccio un passo indietro. Forse non sai che ogni lunedi‘ spedisco una newsletter, Vita Da Host: ispirazione, consigli e link di approfondimento per la nostra Vita da Host. L’ispirazione e’ rappresentata da una carta oracolo: la scorsa settimana era questa.
Massage, Vita da Host, Cinzia Pedrani
La carta ti invita ad ascoltare ciò che il tuo corpo richiede. Puoi sperimentare l’ automassaggio, il massaggio del partner o recati in una spa locale per qualcosa di piu’ professionale. Se la cosa non ti spaventa puoi esaminare i problemi metafisici ed energetici legati alle parti del tuo corpo che si sentono a disagio o in cui hai lesioni”
Sacred Self Care Rituals
Guardando l’immagine la prima cosa che ho pensato e’ stata:
I punti evidenziati nella carta, quelli dei quali prendersi cura, corrispondono esattamente ai miei punti dolenti! La base del collo, la mano sinistra e la parte lombare.
Un caso?
Non saprei, ma utilizzando queste carte per aiutare o almeno ispirare persone che gestiscono un B&B o sognano di farlo la mia mente ( forse strana, non so ) ha subito fatto una traslazione ed e’ arrivato il secondo pensiero.
Ha senso parlare di Punti Dolenti nella gestione di un bed and breakfast?
Per rispondere a questa domanda ( sploiler, se son qui che scrivo evidentemente la riposta e’ stata si ) ho spostato l’attenzione dal mio corpo al mio business ed ho pensato:
ci sono Punti Dolenti nella mia gestione del B&B I Due Noci? Ha senso parlarne?
Ebbene si, ci sono e si, credo abbia senso parlarne.
Questo post pero’ non vuole essere un elenco dei punti dolenti del B&B I Due Noci ( magari lo faro’, chissa’ ) ma piuttosto un invito a portare l’attenzione, con occhio benevolo mi raccomando, ai Punti Dolenti della tua gestione e darti alcuni suggerimenti su come lavorarci su. Partiamo.
Prendine Coscienza
Il primo passaggio e’ sempre questo: esserne consapevoli. Proprio come fai con il corpo. Cosa ti puo’ aiutare ad identificarli? Tante cose ma volendone scegliere una direi le recensioni dei tuoi ospiti. Parti da li. Ci sono osservazioni ricorrenti? Capita che piu’ di un ospite sottolinei una problematica, una difficolta’, un disagio? Ecco, se succede quello e’ sicuramente un Punto Dolente.
Accettali
Una volta visti cosa possiamo fare? Il passaggio numero due, a mio avviso, e’ accettarli. I Punti Dolenti, per loro natura, non sono eliminabili. Non adesso. Spesso sono strutturali ( ad esempio una scala interna, magari ripida, che proprio non si puo’ modificare ) o non dipendono da noi, in alcuno modo.
Ti faccio un esempio pratico. Qualche anno fa il comune in cui vivo ha deciso di modificare la viabilita’ della strada principale che porta al mio B&B rendendola un senso unico. Questa decisione si e’ dimostrata essere un Punto Dolente per la mia struttura. Il fatto che, per raggiungermi, si debba fare il giro del quartiere non piace molto ed alcuni ospiti lo sottolineano nelle recensioni.
Accettare i propri punti dolenti e quindi smettere di recriminare sul quanto sia giusto o ingiusto essere penalizzati in fase di recensione per questo, non prendersela, non imprecare, non vivere nell’ansia per questo. E’ un passaggio non facile, lo so, ma obbligatorio. Ahime’.
Trasformali
Qui viene la parte interessante. Pensa un po’ fuori dagli schemi e cerca di capire se e’ possibile trasformarli in Punti di Forza : non fare quella faccia che ti vedo, non e’ facile, lo so, e sicuramente non e’ sempre possibile ma non arrenderti subito. In questa fase potrebbe esserti d’aiuto chiedere a parenti o amici che magari hai ospitato e vedere loro come hanno vissuto il Punto Dolente. Potrebbero stupirti.
Se trasformarli in punti di forza non e’ fattibile il mio consiglio e‘ di parlarne con i tuoi ospiti, di anticpiarli, di portare tu li’ la loro attenzione. Fin da subito. Puoi scegliere di farlo gia’ in fase di prenotazione ( se avviene via mail ) o direttamente sul tuo sito, anche con un post specifico. Perche’ no? Certo, dipende dal Punto Dolente ma metterne a conoscenza i nostri ospiti ed aiutarli a vederne il lato positivo ( o almeno un lato un pochino positivo ) credo sia una possibilita’ che valga la pena cogliere.
Tornando al mio esempio specifico, il senso unico. Durante il soggiorno dei miei ospiti faccio casualmente cadere la conversazione sulle motivazioni che ci sono alle spalle di questa ( infelice ) scelta comunale: maggior sicurezza sulle strade, limite dei 30 all’ora nel centro e potenziamento della rete di piste ciclo pedonali. Il Punto Debole rimane, lo so, ma almeno cosi’ gli do’ un senso ( al senso unico! ).
Alcuni ospiti comprendono altri no, chiaramente. Val la penna provarci.
Ricapitolando quindi:
Serve conoscere i propri Punti Dolenti?
Assolutamente si.
Tornando per un attimo alla carta oracolo ed al suo messaggio: per poterti occupare in maniera utile del tuo corpo ti serve sapere a quali parti portare maggiore attenzione quando ti muovi. Giusto?
Funziona esattamente allo stesso modo con la gestione del tuo Bed and Breakfast : conoscere i tuoi Punti Dolendi ti permettera’ di ” muoverti “ meglio, con i tuoi ospiti e nella tua comunicazione, con minor dispendio di energie e soldi, assicurandoti il risultato migliore possibile.
Prova e poi, se ti va, fammi sapere qui sotto o sul tuo canale social preferito se questa riflessione ti e’ stata utile.
Blog http://bit.ly/39sdCwb
Newsletter http://bit.ly/2DISgPX
Carte Oracolo http://bit.ly/2Unazzd
31 MAR 2020 · Non Esiste un Modo Solo
Non esiste un modo solo, un modo unico, giusto in assoluto, di portare a termine qualcosa.
Non esiste un modo solo di fare accoglienza.
Oggi parto da qui, da questa mia consapevolezza che devo, in gran parte, proprio al mio lavoro di Host a I Due Noci.
Ospitando gente proveniente da tutto il mondo mi sono presto resa conto che non esiste un modo “giusto” ed unico di fare colazione, di educare i figli, di vestirsi, di amarsi, di relazionarsi … esistono culture diverse, modi di pensare, agire, parlare, mangiare e viaggiare diversi che portano comunque a dei buoni o addirittura ottimi risultati.
Pur essendo, appunto, diversi.
Diversi da quello che normalmente faccio io, mangio io, penso io.
Sono rientrata da pochi giorni da un bel viaggio in India, un paese meraviglioso, ricco di contraddizioni e non certo “facile” da vivere. E’ stato il mio secondo viaggio in questa terra incredibile e questo mi ha sicuramente permesso di godermi un po’ di piu’ l’ “indian style”.
A differenza della volta precedente, ho partecipato ad un workshop di yoga residenziale, quindi un solo luogo per due intere settimane.
Un paese, Varkala, ed un Hotel o, meglio Hometel In.
Come ti raccontavo nel post Da Host A Guest
Un Host non smette mai di essere Host.
Io per prima.
da Host a Guest
In queste due settimane ho potuto vedere da vicino il lavoro di Ashrak, il proprietario e gestore della struttura. E’ la sua prima stagione da proprietario e il nostro il primo gruppo ( 10 persone, italiane, di eta’ molto diversa tra loro ) yoga ospitato con formula mezza pensione.
Non e’ stato facile per lui gestirci, molti di noi erano alla prima esperienza in india e quindi, seppur yogici nei modi, molto in difficolta’. Non voglio ora fare un trattato sull’ospitalita’ indiana ma vorrei condividere con te tre insegnamenti preziosi che ho colto nell’ospitalita’ di Ashrak.
Metterci il Cuore fa la differenza
Tu non sai quanta! Ashrak ha sicuramente questa caratteristica: non possiede una grande esperienza, non e’ un super “professionista” ma mette il cuore, e tanto, in tutto quello che fa. E ti assicuro che questa cosa arriva ai suoi ospiti, forte e chiara, tanto che, anche davanti a mancanze o disservizi, nessuno si arrabbiava o faceva scenate : tutti mostravano invece una grande disponibilita’ e comprensione.
Puoi sempre recuperare, o almeno provarci.
Dieci italiani da gestire a tavola non son certo facili, soprattutto in India ( vedi: attrezzature decisamente basiche e tempi di servizio … geologici) . E’ successo che qualche pasto non fosse all’altezza delle aspettative. Anche in questo caso Ashrak, uomo di cuore, attento agli stati d’animo dei suoi ospiti non ha perso tempo in chiacchiere ma ha trovato un modo, tutto suo, per recuperare. E devo dirti che ha colpito nel segno. Un dolce inaspettato al pasto successivo, una serata musicale nella quale si e’ messo in gioco in prima persona, una cura maggiore nell’apparecchiare … piccole grandi cose che, messe in pratica prima della partenza, gli hanno permesso di recuperare alla grande e raggiungere il suo obiettivo. Ospiti soddisfatti.
Fatto e’ meglio di Perfetto.
In questo gli indiani son dei veri maestri. Riescono comunque a risolverti un problema, qualunque esso sia, partendo da quello che hanno a disposizione in quel momento. La perfezione qui proprio non sanno cosa sia e nemmeno la rigidita’ che spesso accompagna il nostro cercare di essere perfetti. Una rigidita’ che rischia di ingabbiarci. Ashrak e i suoi collaboratori non corrono certo questo rischio ma affrontano gli imprevisti o le richieste “originali” degli ospiti senza stress ( altra cosa che in India non esiste ): trovano un modo per darti quello che chiedi pensando fuori dagli schemi e soprattutto senza una idea di come andrebbe fatto.
Ashrak ed il suo poco ortodosso gruppo di collaboratori alla fine mi hanno conquistata, ci siam salutati con un grande abbraccio e son ben felice di raccontarti di loro e della loro ospitalita’.
Poi vedi tu se seguire il loro esempio, ma credimi: se funziona in India con ospiti italiani val la pena provarci.
Blog http://bit.ly/2OaMIAx
Hometel Ill http://bit.ly/3dd5Vg1
19 MAR 2020 · NewsLetter, e tre!
Eccomi ancora qui a parlarti di NewsLetter.
Questa settimana ho messo on line due puntate di Dal Post al Podcast, entrambe a tema NewsLetter. Ho pensato che potrebbe tornarti utile ascoltarle di seguito, come capitoli di uno stesso argomento.
Newsletter si, no, forse. Episodio 21 ( iniziamo a capire se e’ uno strumento adatto a te ed alla tua struttura)
Due Quasi NewsLetter da Host. Episodio 22 ( due proposte alternative alla classica newsletter, adatte per una struttura ricettiva )
Oggi vorrei focalizzarmi su una delle due quasi newsletter. Le email automatiche.
Per capirci: le mail che inviti ad un ospite prima del suo soggiorno, in quel periodo in cui la sua attenzione e’ massima e tu poi concederti il lusso di “esagerare”. Con classe, mi raccomando.
In questo caso infatti tu ed il tuo ospite siete ancora in fase di acquisto: a te non serve alcuna autorizzazione per inviargli email, lui sara’ ben disposto nei tuoi confronti. E’ un momento quasi magico, che non capitera’ mai piu’.
Risulta piu’ facile creare il messaggio giusto se si ha la certezza che chi lo ricevera’ sara’ un utente potenzialmente interessato.
Marketing Turistico
Alex Alessandrini
Si chiamano automatiche perche’, se hai un channel manager, di solito ci pensa lui a fare tutto. Ma non preoccuparti, puoi inviarle anche senza un CM. Come semplici email.
Vediamo insieme come utilizzarlo al meglio.
Email di Avvenuta Prenotazione . E’ un atto dovuto, che rassicura l’ospite. Approfittane per aggiungere, ai contenuti di rito, una messaggio nel quale lo avviserai che, prima del check in, pensando di fargli cosa gradita, gli invierai altre email.( decidi tu quante, 1, 2, 3, … dipendera’ anche da quanto tempo prima e’ avvenuta la prenotazione ). Non strafare, una ben fatta, due se vuoi dividere i contenuti saranno piu’ che sufficienti ).
Email di Benvenuto. E’ importante iniziare a dare valore ai nostri ospiti già prima del loro arrivo. Come farlo? Per esempio con una email più specifica della mail di avvenuta prenotazione, nella quale potrai presentarti e presentare la struttura. Sara’ una buona occasione per fargli arrivare il tuo desiderio di ospitarli.
Potrai inserire all’ interno di questa email informazioni per il suo arrivo ( come raggiungere la struttura ) e la permanenza (magari con un link alla pagina FAQ presente nel tuo sito web. Se c’è ).
Nella maggior parte dei casi potrai gia’ comprendere la tipologia di ospite in arrivo e quindi personalizzare le informazioni piu’ adatte da inviare.
Il mio consiglio?
Se tra la prenotazione ed il check in c’è almeno una settimana, crea due diverse email. La prima, piu’ generale, che segua le indicazioni che ti ho appena dato. La seconda, piu’ specifica, in base alla tipologia di ospite.
Potrai inviare nella email anche dei suggerimenti con i migliori ristoranti , luoghi da visitare adatti, sconti per servizi supplementari ( se ne offri ).
Aggiungi anche liste di cose da fare, suggerimenti sui principali eventi, curiosità sulla tua zona. Potrebbero decidere di prolungare il soggiorno. Why not?
Allega sempre il link ad uno o piu’ post del tuo blog, post a tema, che gli permettano di “entrare” fin da subito in sintonia con la tua accoglienza.
Quando inviare queste email di benvenuto?
Ti consiglio di organizzarti in modo da spedire l’ultima tre giorni prima del check in. Se i tempi lo consentono, chiaramente
In conclusione.
Le email pre soggiorno rappresentano un validissimo metodo per costruire una sana relazione con i nostri ospiti e creare valore.
Ricorda che inviare solo email con offerte e last minute serve a ben poco se non ci sono, prima di tutto, dei contenuti a rafforzare il legame.
Il discorso vale per tutti i nostri ospiti, presenti, passati e futuri.
http://bit.ly/2PcLnZX
14 MAR 2020 · Ho preso un 2.9 su Booking, parliamone.
E’ successo ad agosto, pochi giorni prima di Ferragosto.
Ospite italiano, un fotografo, in viaggio di lavoro. Ha soggiornato una notte.
Se avete un auto accogliente … http://bit.ly/2nuEtoS
A volte capita, purtroppo, di trovarsi sulla linea di fuoco della rabbia, dell’insoddisfazione, del cattivo umore di qualcuno. Per fortuna e’ un evento raro, almeno per me e per il mio B&B, ma e’ comunque possibile e questa incredibile valutazione ne e’ la dimostrazione.
Ho gia’ trattato l’argomento Recensioni in un post, Recensioni, gioie e dolori e voglio proprio partire da li’, dalle due consapevolezze che condividevo con te.
La prima.
Scrivendo una recensione l’ospite di turno esprime il suo parere, il suo grado di soddisfazione, sul suo soggiorno nella tua struttura. Qualunque cosa lui scelga di scrivere o non scrivere non ha nulla a che fare con te, con il tuo valore intrinseco. Ha a che fare solo con la sua esperienza.
Tradotto: non prenderla sul personale.
La seconda.
Mi son scritta un biglietto sulla scrivania, quattro semplici parole.
E’ Sempre Colpa Tua (cioè mia)
Non mi perdo ora nel raccontare i fatti nel dettaglio, li trovi nella mia risposta alla recensione che ti riporto al termine del post. I fatti alla fine sono poco importanti, la cosa importante e’ capire come e’ potuto succedere e come evitare che capiti di nuovo. O almeno provarci.
Per questo oggi vorrei condividere con te le mie riflessioni sull’accaduto.
Non prenderla sul personale. Facile a dirsi , meno facile a farsi, ma credo sia un passaggio fondamentale. Il parere dei nostri ospiti ha piu’ a che fare con loro che con noi, con il loro stato d’animo, con la loro vita. Chiaramente essendo il loro giudizio pubblico ed avendo Booking una valutazione che si basa su una media matematica dei punteggi ottenuti tutto questo ha a che fare anche con noi, e molto. Ma non con il nostro valore come persone. Partire da qui e’ un bel partire.
E’ Sempre Colpa Tua (cioè mia) o, come dicevo qui raccontandoti le mie letture di giugno , Io sono responsabile al 100% di tutto cio’ che accade nella mia vita. La partita, se cosi’ vogliamo chiamarla, si gioca qui: evitare di recriminare su quello che ha fatto, detto, pensato lui, l’ospite, sui fatti, su eventuali sfortune o fatalita’ e prendersi un momento per capire cosa non ha funzionato con questa persona e/o cosa la vita, tramite lui o lei ci sta’ mostrando di noi.
Quando e’ arrivata la recensione ho vacillato, inutile negarlo.
La mia mente razionale e’ subito andata al mio punteggio su Booking, 9.2 e l’ho visto immediatamente tracollare con questo 2.9 .( Son speculari, lo vedo ora. ) Non credo che le persone non addette ai lavori si rendano conto di quanta fatica, di quanto impegno, di quanta costanza ci sia dietro questi numeri.
Ho poi ripensato ai fatti accaduti durante il soggiorno di questo ospite, ho recriminato anche, ma il tutto e’ durato forse qualche ora, forse meno.
E poi? Poi son passata alla fase due.
Che lezione posso imparare da tutto questo?
In cosa ho sbagliato? Quale lezione porto a casa? 4 spunti, vediamoli insieme.
Rimani vigile. Mi sono resa conto, ricostruendo i fatti, che ad un certo punto la mia attenzione non era piu’ focalizzata su di lui e sui segnali che mandava ma era sulla caldaia rotta a pochi giorni da Ferragosto, sugli aiuti che potevo mettere in campo … insomma, non ero presente. Ero altrove. Questa è una grave mancanza da parte mia. Ero sicuramente molto stanca ma cercare una giustificazione non aiuta.
Cerca di compensare. Se fossi stata presente e magari piu’ attenta avrei sicuramente capito meglio il suo disagio, avrei spostato su di lui tutte le mie attenzioni e cercato un modo per compensare in qualche modo il suo malessere. Per esempio, proporgli una soluzione alternativa per la doccia calda o magari offrirgli uno sconto ( cosa banale ma niente, non ero piu’ li’ ). Gli ho offerto un caffe’, that’s all.
Riconosci il tuo bisogno. Non cerco scuse ma tirare troppo la corda sul lavoro non e’ mai una buona idea. Mi riferisco alla stanchezza accumulata durante il periodo estivo quando gli orari di check in e check out sembrano volersi avvicinare sempre piu’ ed in mezzo le ore dedicate al riposo si riducono drammaticamente. Io sono molto sensibile alla mancanza di sonno, lo so’ bene ma evidentemente in quel periodo avevo altre priorita’ e ho sottovalutato la situazione e le ripercussioni che avrebbe potuto avere sul mio lavoro e su di me. Ecco la vita che, tramite questo ospite, mi mi manda un bel segnale. Riposati! E’ importante capire quando e’ ora di fermarsi e concedersi un paio di giorni di pausa. O piu’.
Fai del tuo meglio. Il punteggio che abbiamo come strutture su Booking e’ frutto della media matematica tra tutte le recensioni ottenute durante l’anno. C’è poco da fare. Se voglio cercare di chiudere il 2019 con il punteggio 9.2 del 2018 devo cercare di mantenere alti i miei standard e portare ancora maggiore attenzione , ascolto e cuore nella mia ospitalita’.
Quattro piccoli suggerimenti con un grande insegnamento alla base.
“Il momento in cui accetti la totale responsabilità di TUTTO nella tua vita è il giorno in cui ottieni il potere di cambiare QUALSIASI COSA accada nella tua vita.”
Hal Elrod
Spero che questo mio breve post ti possa essere d’aiuto nell’affrontare recensioni al di sotto dei tuoi standard. Alla fine son solo numeri, che si sommano ad altri numeri, stelle, stelline e stellette perche’ in questo momento il mondo va cosi’. Tra 100 anni probabilmente i nostri nipoti rideranno di noi e di questo nostra pretesa di voler “recensire” tutto, dal libro al dentista passando per il bed and breakfast, chiaramente.
Ecco la mia risposta, regolarmente pubblicata da Booking. Ho cercato di raccontare rimanendo il piu’ neutrale possibile e credibile , per chi mi leggera’, nei panni di una Host “bocciata” in una verifica. Adesso tu sai che cosi’ non e’. Buona lettura e, se ti va, condividi qui sotto le tue esperienze. Hai preso anche tu un ” votaccio ” on line?
A volte capita, purtroppo, di trovarsi sulla linea di fuoco della rabbia, dell’insoddisfazione, del cattivo umore di qualcuno.
Per fortuna e’ un evento raro, almeno per me e per il mio B&B, ma e’ comunque possibile e questa incredibile valutazione ne e’ la dimostrazione.
Un fulmine che cade a poca distanza da casa nel tardo pomeriggio proprio prima del suo arrivo, ( e brucia i fusibili della caldaia lasciandoci quindi senza acqua calda ) un allarme di qualche vicino che suona durante la notte ed il fatto, oltremodo oltraggioso per lei, che io non lo abbia sentito, l’aver prenotato senza leggere la descrizione della camera ed i servizi offerti ( … ) ed infine una zanzara, forse l’unica sopravvissuta al temporale, che sfacciatamente decide di pungerla non appena sceso dall’ auto.
Una serie di eventi che avrebbe infastidito chiunque. Lo posso capire.
Ma nulla di tutto questo e’ successo per una mia diretta responsabilita’ o negligenza, peccato lei non lo abbia voluto vedere.
Avere un punteggio da 9.2 e’ frutto di un duro lavoro, non certo del caso.
La sua ironia e la bassa valutazione fortunatamente sono una voce fuori dal coro di belle recensioni ed altissimi punteggi che quotidianamente ricevo.
Mi abbassera’ la media, certo, ma sicuramente verra’ interpretata dai lettori per quello che e’: lo sfogo di una persona stanca.
Spero abbia fatto del bene a lei scriverla.
Grazie per il 5 in comfort, sinceramente non me lo aspettavo.
Cinzia B&B I due Noci
[ P.S. mentre scrivevo questo post ho ricevuto una mail da Airbnb, sono di nuovo SuperHost. E’ la diciottesima volta, di seguito. Portali diversi, diversi tipi di ospiti, diverse dinamiche. Sicuramente molti dei problemi che ci capitano con gli ospiti Booking dipendono anche dal fatto che per anni la piattaforma ha venduto solo camere di Hotel e quindi molte persone danno per scontato che saranno ospitati in un albergo o simile. Ci vuole pazienza, le abitudini son difficili da cambiare. ]
19 FEB 2020 · Diamoci una Regolata 2 di 2
Come promesso la scorsa settimana torno oggi a parlare di regole.
Servono delle regole per gestire un Bed and Breakfast?
Era questa la domanda alla quale tentavo di rispondere con il post Diamoci una Regolata 1 di 2.
Oggi vorrei invitarti a riflette su quelle che sono, se ci sono, le regole comportamentali alla quale siamo chiamati ad attenerci. Noi Host.
Ci avevi mai pensato?
Ne ho evidenziate quattro. I quattro pilastri dell’accoglienza, secondo me.
Rispetto.
Siamo sempre tutti prontissimi nel chiedere rispetto per noi, la nostra casa, le nostre regole. Ma siamo poi pronti a rispettarle a nostra volta? Mi riferisco, in particolare, alle regole che tu stesso hai deciso per i tuoi ospiti. Sei tu il primo a rispettarle? Eh già, sembra banale ma non lo è. L’orario di check in ne è un esempio clamoroso ma non è l’unico: colazioni “delegate” al vicino bar per impegni improvvisi, pagamenti con carta di credito regolarmente negati perchè ops, manca la connessione o, peggio ancora, prenotazioni annullate per “motivi familiari”. Tutti esempi presi dalla vita vera, ahimè.
Coerenza.
Nello scrivere i testi del tuo sito web, del blog o dei post sui social non cadere nella tentazione di edulcorare la realtà o di promettere cio’ che poi non puoi mantenere. Questo è un errore gravissimo che purtroppo ho visto fare molte volte. Creare un po’ di aspettativa va bene, dedicare cura ed attenzione a cio’ che si scrive, a come lo si fa, alle immagini che raccontano di noi, della nostra casa, dei nostri servizi … tutto questo è cosa buona e giusta ma stai attenta a non esagerare o finirai con il deluderlo.
Attenzione.
I primi minuti di interazione con l’ospite sono quelli piu’ importanti : è in questa primissima fase che lui si farà un’impressione generale di noi, della nostra accoglienza, della casa. Ci valuterà. Potremo poi recuperare dei punti o aumentare ancor di piu’una gia’ buona impressione ma non sarà possibile stravolgerla. Se lo accogli “male” sarà durissima recuperare, credimi. Ecco quindi la regola: dedicati con attenzione all’accoglienza. Come?
Sorridi, ma per davvero! Sorridi anche con gli occhi o, per citare Ketut in Mangia, Prega, Ama “con il fegato” . Ascolta quello che il tuo ospite dice, come lo dice, ascolta anche quello che non dice. Fagli sentire la tua ospitalità, digli che è il benvenuto, che lo stavi aspettando.
Cura il tuo aspetto. Il fatto di lavorare in casa non ti autorizza a presentarti in pigiama (esagero ma è per farti capire): la cura che riservi a te stessa , il modo in cui ti poni fa sempre parte dell’ attenzione che riservi al tuo ospite. Del valore che gli dai.
Gratitudine.
Questo è un sentimento che dovresti coltivare nel tuo cuore perchè è il principale nutrimento di una sincera attenzione verso il tuo ospite ( attenzione di cui parlavo sopra ). Di cosa dovresti essere grata secondo me? Del fatto che ti hanno scelta. Hanno scelto te ed il tuo B&B, la tua casa, tra decine o centinaia di altre possibilità. Non è un fatto scontato. Che sia frutto del “caso” o di una loro attenta valutazione, del fatto che il tuo fosse il prezzo piu’ conveniente quel giorno o magari del potere seduttivo della tua foto profilo non ha importanza. Hanno scelto te.
Mi fermo qui.
Un Host attento, grato, rispettoso e coerente non ha certo bisogno che io gli ricordi che :
•la casa, gli spazi esterni , le camere devono essere sempre puliti
•entrando in casa o nella camera si dovrebbe sentire un buon odore
•la colazione è fondamentale in un B&B. Stupiscili e non deluderli. Non qui. Non te lo perdoneranno.
•WiFi ed elettrodomestici eventualmente forniti devono funzionare, Senza se e senza ma.
Se dovesse capitare un imprevisto? Imprevedibile Imprevisto … leggi che poi ne parliamo.
Bene, adesso aspetto i tuoi commenti, le tue esperienze, i tuoi consigli ma soprattutto le tue regole.
Diamoci una regolata, 1/2 http://bit.ly/2GSCwbV
Imprevedibile Imprevisto http://bit.ly/2P9hz24
6 FEB 2020 · Diamoci una Regolata , 1 di 2
Oggi vorrei affrontare un argomento spinoso.
Le regole.
Mi chiedo e ti chiedo:
servono delle regole nella gestione di un Bed and Breakfast?
E’ chiaramente una domanda retorica, le regole sicuramente servono.
Servono per avere
una linea guida da seguire che valga per noi ed i nostri ospiti.
Se si vive in comunità, che sia essa familiare, scolastica, lavorativa o di qualunque tipo avere delle regole è fondamentale.
Un bed and breakfast , in un certo senso , è una famiglia allargata con una gestione piu’ o meno professionale.
Le regole base
quindi, secondo me, sono quelle del buon senso, prima di tutto, e non sono diverse da quelle di una famiglia con figli adolescenti. Ci avevi mai pensato?
•orari di arrivo e partenza
•orari per il breakfast
•norme di comportamento (fumo, animali, eventuali ospiti, rumori … qui l’elenco potrebbe essere infinito. Il mio consiglio: non esagerare)
Ci sono poi le regole legate piu’ all’aspetto business
•modalità di prenotazione
•termini di cancellazione
•modalità di pagamento
•costi e modalità di eventuali serviti a pagamento
In questo momento non me ne vengono in mente altre. Mi viene in mente pero’ un particolare che ho letto in un libro bellissimo: Vita di Siddhartha il Buddha. Lo trovi qui tra le letture di aprile 2018.
All’inizio del suo predicare il Buddha non aveva alcuna regola “di comportamento” per i suoi monaci. Spiegava il nobile ottuplice sentiero e mostrava con l’esempio. Quando mori’, quasi 40 anni dopo il suo Risveglio, le regole o precetti ,per usare il termine corretto, erano 250. Ebbene si.
I precetti impediscono di cadere in errore, sollevando da ogni preoccupazione al riguardo
Vita di Siddhatha il Buddha, T.N.Hanh
Cosi’ anche noi, nella nostra quotidianità di gestori di bed and breakfast, possiamo trovarci a dover specificare piu’ o meno nel dettaglio come comportarsi.
Appena si apre, solitamente, non si hanno tante regole ma con il passare del tempo, in base alle situazioni nelle quali ci veniamo a trovare, alle problematiche che sorgono potremmo farci prendere la mano e aumentare ( a volte anche in maniera esagerata ) regole o regolamenti pre prenotazione ma soprattutto legate al soggiorno.
Ho visto strutture che nelle camere avevano piu’ cartelli di divieto che depliant turistici.
Faccio un passo in dietro e mi fermo un attimo sul significato della parola regola
…
precetto, formula che indica e prescrive ciò che deve farsi in determinati casi: stabilire, insegnare, osservare una r.; attenersi a una r. (il termine ha sempre valore più pratico e meno assoluto di legge) …
Treccani
Regole si, leggi no.
Questo è il punto sul quale vorrei invitarti a riflettere oggi.
Se le regole sono la base di ogni forma di vita comunitaria, dalla famiglia alla grande azienda, credo sia fondamentale ricordarsi il perchè le abbiamo introdotte e non cadere nell’errore di farle diventare legge.
Le regole servono per rendere piu’ semplice la convivenza, lo svolgersi delle nostre giornate, nostre e dei nostri ospiti.
Dovrebbero essere un valore aggiunto.
Le regole sono per l’uomo e non l’uomo per le regole.
Le regole non vivono per sé stesse, ma sono parte di una relazione, in questo caso quella tra noi ed il nostro ospite.
Devono essere considerate parte di un dialogo e non la comunicazione di una verità assoluta.
Non fatevi imbrigliare da troppe regole: siamo una piccola attività non un hotel con centinaia di camere.
Poche, chiare, trasparenti fin da subito.
Non focalizziamoci solo sullo stilare dei lunghi elenchi di divieti ma entriamo in relazione con il nostro ospite, dedichiamogli qualche minuto in piu’
in fase di prenotazione
per capire le sue esigenze e fargli arrivare quelle che noi reputiamo essere le informazioni importanti e poi concediamogli la massima attenzione in fase di check in.
Mostriamo la camera, le dotazioni, il giardino ( se c’è ) e offriamogli personalmente le informazioni che pensiamo possano essere utili ad entrambi. L’angolo per i fumatori, per esempio. Invece di un grosso cartello di divieto mostrare loro l’area riservata e invitarli a non fumare in camera e’ un modo piu’ efficace, cortese ed ospitale di comunicare.
Regole si, leggi no. Questa la mia personale opinione.
La prossima settimana tornero’ sull’argomento parlando ancora di regole ma lato host: quali sono, secondo me, le regole che un host dovrebbe rispettare gestendo un bed and breakfast.
Nel frattempo mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensi, come gestisci tu, nel tuo B&B, il discorso regole e regolamenti e se hai trovato una soluzione efficace che ti va di condividere.
10 DEC 2019 · Tutto è Possibile
Qualche giorno fa mi sono incontrata con due “vecchie” amiche , di quelle speciali, che , per una incredibile coincidenza, sono anche colleghe.
Ci conosciamo da quasi 20 anni.
Siamo tre donne che, seppur diversissime, fisicamente e caratterialmente, hanno molto in comune:
siamo donne over cinquanta
siamo tre mamme presenti e ( loro ) anche super nonne
abbiamo un’attività ricettiva extra alberghiera da quasi venti anni
mandiamo avanti la nostra attività da sole
ci assumiamo le responsabilità dei nostri successi ed errori
Tutte e tre crediamo che tutto è possibile e le nostre vite lo dimostrano, ma …
C’ è un ma che ogni anno diventa più evidente.
Entrambe hanno deciso, anni fa, che la tecnologia non faceva per loro. Hanno portato avanti le loro vite e le loro attività cercando ostinatamente di ignorare i cambiamenti in corso. Nonostante le mie sollecitazioni si son sempre rifiutate non solo di formarsi ma anche di informarsi sul mondo dei social, sulle funzionalità di un sito web, su tutto quello che, nel giro di pochi anni, è diventato parte fondamentale del nostro lavoro.
Nel 2012 quando io mi son trovata ad occuparmi di bed and breakfast a tempo pieno, mi son resa conto di quanto stava succedendo e ho iniziato a condividere con loro le mie nuove conoscenze e consapevolezze.
Ancora una volta hanno deciso che non faceva per loro.
Non hanno creduto che tutto è possibile.
Invece di puntare su loro stesse hanno scelto di credere che la tecnologia non solo non fosse alla portata delle persone mature ma fosse ” cosa da uomini “.
Essere un gestore di una attività ricettiva oggi ed ignorare il mondo social ed il web in generale è pura follia. Se pensi ancora di combattere a colpi di fax contro Booking, Expedia ed Airbnb vuol dire che hai ostinatamente deciso di ignorare il fatto che c’è una rivoluzione digitale in corso.
Per come la vedo io se non sei nata in epoca digitale hai due possibilità.
O ti affidi completamente ad altri o ti formi.
Le mie amiche hanno scelto la prima strada ma hanno commesso, negli anni, alcuni errori.
Te li elenco così li eviti.
si sono affidate a figli, mariti, parenti vari che le aiutavano gratuitamente. Errore gravissimo che ho visto fare da tanti gestori. Nella maggior parte dei casi non prendono seriamente l’impegno e si finisce con il litigare ottenendo un doppio danno: il business va male ed i rapporti familiari sono tesi.
si sono affidate al professionista amico, figlio o fratello di amici solo perchè costava poco. Anche in questo caso il business non andrà bene : essendo pagato poco crederà di dover fare poco ed alla fine ed i rapporti saranno compromessi.
si sono affidate a professionisti più seri, estranei con i quali però non hanno rapporti continuativi. Avendo loro deciso che non ci capiscono nulla non chiedono, non si confrontano, non parlano. Errore gravissimo: senza sinergia tra chi comunica e chi accoglie la gestione diventa problematica. Molto.
Io ho scelto la seconda strada.
E’ oggettivamente difficile, non lo nego: ho fatto molta fatica a capire come funziona questo mondo ed ancora oggi so’ di non sapere e mi capita spesso di sbagliare. E’ un mondo che cambia velocissimamente , non è facile stargli dietro.
Richiede una formazione continua e tanto tanto tempo.
Ma ogni risultato raggiunto è un traguardo che in cuor mio festeggio.
Credete a me: la vecchiaia non è una questione di età: a fare la differenza è soltanto la testa. Sapete che in America hanno coniato un nuovo termine?
WHIP, Woman who is Hot, Intelligent and in her Prime
Donna tosta, intelligente e nel fiore degli anni
Gli esempi non mancano, in America ma anche in Italia.
Quindi amica cara, gestore navigato o in procinto d’aprire, se anche tu non sei più una ragazzina ma vuoi gestire il tuo B&B in maniera attiva e consapevole non smettere di credere che tutto è possibile.
Investi su di te, chiedi, studia, informati.
Se un giorno poi deciderai di affidarti ad altri saprai scegliere il professionista migliore per te e, cosa più importante, saprai cosa chiedergli.
L’unica cosa che non è possibile fare quando avete cinquant’anni
è fingere di averne venti.
Tutto il resto è possibile.
Lucy Kellaway, ed. Financial Time
10 DEC 2019 · Mi son persa la domenica
Ebbene si, da quando sono una Host mi sono persa la domenica, intesa come giorno festivo, diverso, scandito da ritmi ed attività diverse.
Se sei un gestore di bed and breakfast sicuramente sai già cosa sto’ per raccontare, se invece ancora non lo sei ma ci stai pensando, ti consiglio di leggere con attenzione questo post e fare le tue valutazioni.
Una premessa: come ti dicevo parlando della Casa Perfetta
Quando parlo di Bed and Breakfast in questo blog mi riferisco sempre alla sua formula “originale”: camere (con bagno) all’interno di case private in cui vive la famiglia ospitante. Gli Host!
Esistono sicuramente realtà diverse, con una gestione diversa ma in questo blog io prendo spunto dalla mia attività e dalla mia gestione. Così è.
Fatta questa doverosa premessa, vediamo di capire perchè affermo che mi sono persa la domenica. E anche tutte le giornate festive, in realtà.
L’idea di questo post mi è nata grazie alla mia amica Mirella. Ogni venerdì, prima o dopo la nostra lezione di yoga, esclama sollevata “finalmente venerdì, abbiamo due giorni di riposo “. E ha ragione. Se hai un lavoro “classico” di norma sei impegnato dal lunedì al venerdì. Sabato e domenica sono liberi, hanno orari, ritmi ed impegni diversi.
Se gestisci un Bed and Breakfast invece la tua settimana è differente.
Le tue giornate si susseguono con attività simili, i tuoi sabati e le tue domeniche hanno gli stessi ritmi, orari, impegni degli altri giorni. Non cambia nulla, anzi, a volte sono anche più complicate.
Colazioni, check out, riordino, pulizia e poi di nuovo check in si susseguono ininterrottamente o quasi, intensificandosi spesso durante i giorni ” di festa ” che finiscono per essere giornate più impegnative di quelle ” feriali “.
Principalmente per due motivi.
i tuoi ospiti, salvo eccezioni, sono in modalità relax e quindi hanno tempi lunghissimi: il breakfast diventa facilmente un brunch e l’orario del check out slitta tragicamente
i tuoi familiari ed amici sono in modalità relax , hanno aspettative da di di festa e anche se fai questo lavoro da quasi 20 anni, fanno fatica ad accettare che per te non è così
Ricordi cosa scrivevo nel primo post del blog? La Mia Casa è un bed and breakfast. Ti parlavo di eticità e ti dicevo:
… quando la tua casa diventa un bed and breakfast la tua vita non è più la stessa … Credo sia molto importante in fase decisionale portare l’attenzione alle persone che vivono con noi.Devi essere consapevole che anche la loro vita cambierà, proprio nel quotidiano.
E’ quindi molto importante che loro ne siano consapevoli e che ti appoggino completamente.
Questa è una delle cose delle quali tener conto se si ha una famiglia o una relazione.
Perchè per gli altri non è facile capire ed accettare la nostra bizzarra vita, almeno questa è la mia esperienza.
Capire cosa?
che ami il tuo lavoro e ti va bene così, domeniche comprese
che hai imparato ad approfittare delle ore libere quotidiane ( nel mio caso dalle 11 alle 16, indicativamente ) per fare le cose che ami
che non temi l’attesa , che caratterizza spesso le tue giornate e/o serate, anche festive, ma anzi, ne hai fatto un tempo prezioso per te
che non hai bisogno di organizzare ” qualcosa di particolare ” per il tuo week end perchè sai che potrai fare ” qualcosa di particolare ” ogni giorno
Mi sono persa la domenica, è vero, e con lei anche tante giornate festive, non ho una vita sociale e sono in difficoltà ogni volta che qualcuno mi invita a cena. Verissimo.
Ma amo il mio lavoro e non considero tutto questo una perdita ma semplicemente una diversità: ho una vita differente, le mie giornate sono scandite da orari e ritmi differenti da quelli della maggior parte delle persone, e, parafrasando Elisabeth Gilbert in Big Magic
… ho deciso di andare incontro a questo destino con allegria e pochi drammi perchè quel che sono come Host è solo una mia scelta …”.
La casa Perfetta https://cinziapedrani.com/la-casa-perfetta/
La mia casa e' un bed and Breakfast https://cinziapedrani.com/dal-dire-bb-al-fare-bb/
4 DEC 2019 · Due Quasi Newsletter da Host.
Oggi torno a parlare di NewsLetter o quasi.
Nel post Newsletter si, no, forse iniziavo ad introdurti l’argomento e quindi ti consiglio di dargli un’occhiata se per caso te lo sei perso o vuoi farti un’idea di come la penso io.
Oggi pero’ vorrei suggerirti due versioni particolari di NewsLetter, adattate alla nostra realta’ di Bed and Breakfast, cioe’ piccole strutture ricettive spesso dislocate in luoghi non necessariamente turistici che probabilmente farebbero fatica a mantenere viva ed interessante una NewsLetter di contenuti. Due quasi Newsletter , per l’appunto.
I Pacchetti di Contenuti
Non so come la pensi tu ma io non sono particolarmente attratta dall’idea di ricevere NewsLetter da una struttura dopo aver trascorso una vacanza o un soggiorno di lavoro. Vacanza finita = interesse finito , in linea di massima ( alcune eccezioni ci sono, ma sono, appunto, eccezioni ).
Diversa invece la situazione quando sto’ progettando un viaggio!
Se sono in fase decisionale cerco on line ogni tipo di informazione e contenuto sulla meta, raccolgo idee, stampo itinerari. Insomma, di tutto un po’. Da qui l’idea della prima Quasi NewsLetter che ti propongo.
Se hai dei buoni contenuti ma probabilmente non sufficienti per deciderti ad impegnarti in una NewsLetter regolare o se sai gia’ a priori che non avrai il tempo di scrivere con costanza nemmeno una volta al mese, una possibilita’ potrebbe essere quella di impacchettare i tuoi contenuti in un modo bello e rilevante e proporli magari con una Landing Page .
La persona interessata lo potra’ consultare piu’ volte prima del suo viaggio esattamente come una guida o del materiale ricevuto da una agenzia.
I Pacchetti di Contenuto sono una strategia di uso molto semplice che ti permette di intercettare il tuo potenziale ospite nel momento di picco massimo del suo interesse e rendere te un soggetto rilevante per lui perche’ stai rispondendo ad suo un bisogno in un momento in cui sta’ attivamente cercando ( o magari in un momento in cui sei stato bravo ad intercettare una domanda latente ).
In entrambe le situazioni c’è un bel allineamento tra i bisogni di chi ti leggera’ e la proposta che tu puoi fargli.
Questo è un ottimo modo per stabilire una relazione.
Le Email Automatiche.
La prima e piu’ semplice Email Automatica che mi viene in mente pensando a noi gestori di Bed and Breakfast o piccola struttura ricettiva e la email di Avvenuta Prenotazione, seguita poi da una di Reminder qualche giorno prima del check in e magari una mail di Satisfation qualche giorno dopo il check out. Se hai un booking engine di solito tutto questo avviene gia’ in modo automatizzato. Se non ce l’hai puoi pensarci tu.
Le Email automatizzate arrivano nella casella di posta del tuo ospite in un momento in cui la sua attenzione e’ molto alta perche’ e’ un invio collegato a qualcosa che lui ha appena scelto di fare. In questo caso specifico prenotare una camera nella tua struttura!
E’ uno spazio prezioso e val la pena approfittarne.
Piu’ curerai questi messaggi piu’ il tuo ospite si rilassera’ , si sentira’ rassicurato ed avra’ la certezza di aver fatto bene a scegliere te ed il tuo B&B, te e la tua accoglienza, te e la tua ospitalità.
Queste Email dovranno essere perfettamente coerenti in termini di branding, dovranno ricordare il prodotto acquistato, il luogo in cui ti trovi. Piu’ riuscirai a mettere la tua voce dentro gli automatismi piu’ il tuo ospite pensera’ che c’è una persona reale dietro quei contenuti, che ci sei tu e che sei interessato a lui.
Queste le mie proposte di oggi, due Quasi NewsLetter diverse per tipologia e modalita’ di realizzazione ma con un punto fondamentale in comune: rappresentano entrambe l’inizio di una vera e propria relazione tra te ed il tuo ospite o potenziale tale.
E’ un momento importante in cui hai tutta la sua attenzione: offrigli il meglio di te e lo conquisterai.
Grazie di avermi letto anche oggi, se sei un Host ed utilizzi la NewsLetter mi farebbe piacere sapere se sfrutti queste due tipologie, se ti trovi bene o se pensi di provarle. Se ancora non la usi invece prova una di queste due Quasi NewsLetter e poi fammi sapere. Buon lavoro.
L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove,
bensì nel rappresentare con novità.
Ugo Foscolo
4 DEC 2019 · NewsLetter, si, no, forse.
Partiamo dalla definizione di NewsLetter
” Un aggiornamento informativo periodico che un’ azienda , un ente o un gruppo di lavoro, invia ai propri clienti, utenti o membri, riguardo alle proprie attività”
Wikipedia
In pratica: la newsletter e’ uno strumento di marketing.
Amato da molti e odiato da tanti.
Si tratta di una email a cadenza regolare ( una a settimana, al mese, ogni 6 mesi, lo decidi tu ) inviata preferibilmente utilizzando piattaforme apposite a persone che ti hanno lasciato il loro indirizzo email in modo trasparente.
Affrontiamo subito l’argomento privacy.
Che tu chieda gli indirizzi mail attraverso il tuo sito o in forma cartacea al momento del check in il mio consiglio è vai subito a rileggere e, dove possibile, a migliorare la tua informativa, nella forma completa e nella sintesi che dobbiamo dare.
L’informativa non è (solo) un obbligo di legge, ma un’occasione a volte sottovalutata per impostare correttamente le aspettative delle persone e stabilire un rapporto trasparente e fondato sulla fiducia.
Mettiamoci quindi nei panni di chi atterra sul nostro sito ( modalità classica di iscrizione alla newsletter ) e proviamo ad osservare con i suoi occhi il modulo di iscrizione: che impressione ne ricaviamo?
Proviamo anche a iscriverci alla nostra newsletter, per esaminare, con lo stesso occhio critico, i messaggi che ci arrivano; e poi anche a cancellarci dalla newsletter, per capire come sono la prima e l’ultima impressione che diamo dietro di noi. Potresti trovare la cosa molto utile, credimi.
Avere una NewsLetter è obbligatorio ( per un Bed and Breakfast o una Casa vacanza o … )?
La mia risposta è no, non lo è.
Se mi segui da un po’ sai che l’unica cosa che reputo “obbligatoria” parlando di marketing è seguire le proprie attitudini. Magari sforzandoti un pochino … alla fine le camere le vorrai vendere, giusto? E per vendere devi necessariamente fare marketing quindi scegli tu come e quanto ma rassegnati. Dovrai farlo.
Devo però dirti, per completezza d’informazione, che la newsletter, a differenza dei canali social, è uno strumento di tua proprietà per il quale vale lo stesso discorso che facevo per il sito web.
Ricordi il post Sito Web si, sito web No?
La Newsletter è uno strumento di proprietà con una marcia in più. E’ uno strumento di Relazione.
La newsletter si basa su una mailing list ( elenco indirizzi email ) e dietro a ciascuna email c’è una persona che ci ha dato il permesso di entrare in uno spazio personale (la loro casella di posta) e ci concede, ogni volta che le scriviamo, un po’ del suo tempo e della sua attenzione, anche solo per decidere se aprire o no il messaggio. Ne cogli il potenziale?
Come in ogni progetto di marketing, la prima cosa che ti consiglio di fare è focalizzati sul tuo targhet. Più riuscirai a targhetizzare i dati in tuo possesso più le tue mail saranno utili per chi le riceve e profittevoli per te.
Come faccio io? Creo delle liste e uso anche i tag, proprio per segmentare meglio i miei ospiti o potenziali tali.
Davanti ad ogni email mi chiedo:
•è già stato mio ospite? si, no, prima grande divisione, prime due liste
•italiano o straniero? altra suddivisione importante
•attraverso quale canale è arrivato? ( Ota, Dirette, social …)
•che tipologia di viaggiatore è ? Singoli, coppie, famiglie, sportivi, business …
•qual è la relazione che ha instaurato con me? è già tornato? ha lasciato una recensione? bella? migliorabile?
•quali sono le sue aspettative? si aspetta un offerta, un saluto, una news…
Perchè tutto questo?
Negli anni ho imparato che le email mandate così, nel gruppo, tutte uguali per tutti, servono a poco o niente.
La newsletter ” personalizzata ” che risponde ad un’esigenza specifica, che risolve un problema è invece un’ottimo strumento. Certo, richiede lavoro, soprattutto all’inizio, quando si tratta di definire tipologia ed esigenze. Ma ne vale la pena.
Ti consiglio di appoggiarti ad una piattaforma che offre questo genere di servizi ( MailChimp per esempio o MailerLite ): una volta che hai capito come funzionano le potrai utilizzare per segmentare le tue mail, per programmare le campagne e tanto altro. Le caratteristiche che apprezzo maggiormente?
La Flessibilità: ogni indirizzo email potrà essere caratterizzato da uno o più Tag in base alle risposte che ti sei data in fase di targhetizzazione e questo ti permetterà di creare delle campagne assolutamente mirate per le esigenze del singolo ospite o potenziale tale.
La Scalabilità: puoi partire con una lista piccola investendo solo nella tua formazione ( utilizzando quindi le piattaforme nella versione free ) iniziare a prendere confidenza con lo strumento e poi farla crescere ed eventualmente passare alle versioni a pagamento.
Concludendo quindi, newsletter si, no o forse?
Si, sicuramente si. Se capisci che è uno strumento di marketing con un altissimo potenziale, se lo senti nelle tue corde e ti piace l’idea.
No, assolutamente no se proprio non lo senti nelle tue corde, se non sai cosa scrivere, se addirittura pensi di disturbare o se ti vergogni.
Forse, potrebbe fare per te se ne capisci l’utilità ma hai qualche remora, magari pratica, legata alla tecnologia o sei in dubbio sui contenuti.
In questo caso la mia proposta è parliamone.
Se ti va fammi sapere cosa ne pensi e come la usi, se la usi, nei commenti qui sotto o sul tuo canale social preferito.
Parliamone: https://cinziapedrani.com/prenota-una-call/
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Author | Cinzia Pedrani |
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